Spending review, Usb: il 7 a Marghera contro i tagli
Giovedi 5 Luglio 2012 alle 15:20 | 0 commenti
Usb Vicenza - In questi giorni il governo ha presentato ufficialmente i tagli che intende fare nel pubblico impiego che anche nella nostra regione hanno un impatto importante nella scuola, nella sanità , nei trasporti e negli enti locali. Nella scuola stiamo assistendo alla sparizione di migliaia di classi dovuto all'aumento del numero di alunni per classi e al taglio dei precari, si parla almeno di 15 mila precari a cui non verrà rinnovato il contratto.
Sanità . È appena stato approvato il piano sanitario regionale che di fatto anticipa il Piano Monti e che possiamo qui sintetizzare in: riduzione dal 4,5 al 3,5 dei posti letto per abitante, apertura e trasformazione di ospedali in strutture di assistenza residenziale e di territorio, rete ospedaliera fatta di ospedali HUB cioè le aziende ospedaliere e gli ospedali capoluogo, riduzione di alcune ulss, minimo 200mila abitanti, direttori generali eletti dal consiglio regionale e non dalla giunta che resteranno in carica 3 anni e non 5, schede ospedaliere non approvate pertanto non si ha ancora chiaro cosa sarà realmente la nuova rete ospedaliera e che fine faranno una serie di ospedali minori: Valdagno, Noventa, Dolo, Basso veronese, Tarcenta, Castelfranco, Cittadella. Blocco delle assunzioni. La sanità riceverà dallo stato nazionale 200 milioni in meno dell'anno precedente a fronte di un debito delle ulss che supera il miliardo, dovuto soprattutto ai proget, ai mancati versamenti regionali dovuti pure al fatto che Galan ha tolto l'addizionare regionale che portava nelle casse della sanità circa 150 milioni anno. Questo sta determinando un abbassamento della qualità anche attraverso la modifica dei modelli assistenziali , bassa, media, alta intensità e conseguente diversa attribuzione del personale e attraverso lo spostamento nelle strutture residenziali IPAB e prossimi ospedali di comunità dei malati che hanno superato il periodo post operatorio di osservazione. Tagli dei fondi antiviolenza e sul disagio mentale. Le IPAB sono tutt'ora pubbliche e sono rimaste una eccezione nel panorama nazionale ma sono enormemente sotto finanziate; la regione da 4 anni non aggiorna la retta da versare alle IPAB, il taglio dei contributi regionale e comunali fanno ricadere per intero la spesa sulle famiglie, risultato letti liberi, blocco delle assunzioni, appalti a cooperative,intanto però si aprono circa 7000 posti letto ai privati che stanno investendo in linea con il nuovo piano sanitario. Per gli enti locali è previsto il mantenimento del patto di stabilità ; la riduzione dei trasferimenti che porteranno al taglio degli interventi su asili, sociale cultura. Trasporti. Mentre a Bologna il trasporto pubblico locale salta per aria, nel Veneto manca poco; centinaia di milioni in meno di trasferimenti, la maggioranza delle aziende in rosso, tagli di corse, rischi di mobilità e licenziamenti. Province: siamo alla farsa devono essere abolite secondo il provvedimento del Governo Monti. No. Risorgono per via delle trattative in corso tra I rappresentanti delle Province e il governo; ci sarà un drastico ridimensionamento del loro numero, si parla della metà più alcune città metropolitane; Milano, Roma Venezia ecc. il risultato per il Veneto è la sparizione della provincia di Rovigo e la messa in mobilità e trasferimenti di massa tra le provincie. Inps/Inpdap/Enpas/Inail: Unificazione degli enti che curano la nostra pensione, la nostra malattia e i nostri infortuni; un super ente, per far cassa. nel Veneto centinaia di esuberi. Tribunali. i nostri tribunali sono nella maggior parte quelli messi peggio a livello nazionali con carenza che raggiungono anche il 40% di personale, anche qui si parla di chiusura dei tribunali periferici.
Agenzie delle entrate. Già da tempo i cambiamenti sono in corso di fatto il ridimensionamento delle sedi periferiche, la chiusura delle agenzie del territorio e dell'ambiente AAMS ora si vogliono trasformare le sedi provinciali come i supermercati sempre aperte. I tagli derivanti dallo spending review riguardanti il Pubblico Impiego, sono perfettamente coerenti con le misure durissime che sono state adottate con la riforma del mercato del lavoro e rendono concreta la riduzione reale degli stipendi, con tagli alle tredicesime (si parla pure del blocco) e retribuzioni, riduzione dei buoni pasto, esuberi, mobilità e cassa integrazione per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici. Mobilitiamoci! Continuiamo a farci sentire! Troviamoci nell'assemblea venerdì 6 luglio 2012 dalle ore 11.30 alle ore 12.30 nel piazzale antistante il compendio di Via De Marchi a Marghera con fischietti, trombette, coperchi, cartelli, manifesti ecc.
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