Spending review e il lavoro non c'è più: stato di agitazione regionale aperto dai sindacati
Martedi 18 Settembre 2012 alle 19:25 | 0 commenti
Filcams Fisascat Uiltucs, Uiltrasporti - Filcams Fisascat Uiltucs, Uiltrasporti, aprono lo stato di agitazione regionale contro gli effetti della Spending Review, che si abbattono su lavoratrici e lavoratori del pulimento, ristorazione e servizi. La cosa certa è che il taglio del 5% su beni e servizi si è tradotto immediatamente nel taglio delle ore e dei posti di lavoro delle lavoratrici e lavoratori degli appalti pubblici, che sono la parte più debole del mercato del lavoro.
Queste lavoratrici sono chiamate quotidianamente a difendere il minimo di orario per vivere, spesso per sopravvivere, e questa ulteriore manovra taglia e peggiora la situazione e la rende drammatica.
Il contenuto e le conseguenze di questa Revisione della Spesa sono senza equità senza rigore.
senza equità perché a pagare sono sempre i più deboli ed esposti alla vulnerabilità del mondo del lavoro.
Senza rigore perché non colpisce i veri sprechi della pubblica amministrazione.
Inoltre a pagare saranno anche i cittadini che si troveranno diminuiti e tagliati servizi essenziali.
Con il taglio di 4,7 milioni al fondo sanitario nazionale della Regione Veneto, che si aggiungono agli 8 milioni già tagliati nelle altre manovre, ci saranno riduzioni nei servizi sanitari.
Ora questo taglio lineare colpisce il posto di lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore della Ristorazione Collettiva e del pulimento nel Veneto con ricadute sulla vita di persone che, con quelle poche ore di lavoro, ci campavano.
Inoltre la ricaduta sui cittadini, che usufruiscono dei servizi sanitari, sarà più esposta a rischi perché si colpisce la pulizia e la sanificazione di ospedali, ambulatori, mense e scuole.
La scelta di questo governo di tagliare del 5% in termini lineari beni e servizi spinge le amministrazioni pubbliche ad aggiudicare appalti al massimo ribasso e quindi a favorire aziende che potrebbero non rispettare legalità e contratti di lavoro. In queste ore le pubbliche amministrazioni hanno già messo in atto il provvedimento con "massima solerzia" obbligando le stazioni appaltanti alla riduzione del 5% negli appalti di pulizie negli ospedali ed ambulatori, che si traduce in tagli orari che variano per tutti dal 5 al 15%, questo significa minore sicurezza negli ambienti sanitari. Inoltre le gare di appalto per l'assegnazione dei servizi di fornitura dei pasti in Ospedali, Case di Riposo e Scuole pubbliche prevedono minori costi in percentuali del 20/25%.
I cittadini, quindi, devono sapere che non è accettabile che una minore spesa pubblica abbia queste conseguenze e, inoltre, devono sapere, che in questi giorni il conto più elevato di queste scelte ricade su donne e uomini che da sempre contribuiscono all'efficienza e all'efficacia del settore pubblico, svolgendo lavori di preparazione dei pasti,sanificazione e pulizia altamente qualificati.
Per questi motivo è indetto per la giornata del 19 settembre 2012 alle ore 10:00 presso la Prefettura di Vicenza sita in Via Gazzolle n.1 - Vicenza un presidio che durerà e fino al termine dell'incontro richiesto al Prefetto. Analoghe iniziative con presidi si svolgeranno contemporaneamente in tutte le province del Veneto davanti alle Prefetture e davanti alla Regione Veneto chiedendo audizione ai prefetti e all'assessore alla Sanità regionale.
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