Berlusconi lampedusano, Minetti agli Esteri, Ruby e morti sul lavoro: tragico ma non serio
Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 21:47 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Berlusconi è andato a Lampedusa a ha fatto il suo show. Ha detto che i migranti saranno portati via tutti in 48 ore. Ha promesso di tutto e di più. Gasolio scontato per i pescatori, la trasformazione dell'isola in zona franca, moratoria fiscale per i residenti, trasmissioni in tv, la costruzione di scuole e ospedali, un casinò, un campo da gol, il rimboschimento dell'isola. Ha annunciato che, a garanzia delle promesse, diventerà lampedusano perché (proprio ieri) ha comprato la più bella villa dell'isola.
Ha detto che candiderà Lampedusa per il premio nobel per la pace. Promettendo cose mirabolanti a destra e a manca con ampi sorrisi. Sembrava uno di quei dittatori da operetta che arringa una folla osannante. Ma Berlusconi crede veramente in quello che dice? Se fosse così sarebbe veramente preoccupante.
Nicole Minetti ha dichiarato che resterà in politica e che aspira a diventare ministro degli esteri.
Il 5 aprile, il giorno prima dell'inizio del processo "Rubygate" la camera dei deputati deciderà sul conflitto di attribuzione. Verrà deciso se Berlusconi potrà essere processato da un tribunale normale come ogni cittadino o si chiederà che venga processato dal tribunale dei ministri? E in questo caso, poi, la camera dei deputati "salverà " Berlusconi anche da questo processo? Si accettano scommesse.
Tre notizie della nostra povera patria sempre più offesa e umiliata da chi la governa. Viviamo una situazione indecente e vergognosa. Una vera e propria tragedia che viene trasformata in malinconica farsa da chi, invece proprio per il posto che occupa, dovrebbe fare della serietà e del rigore un modello di vita.
Nel frattempo, da inizio anno, i morti sul lavoro sono 255 e sono 6.392 gli invalidi. Ma lorsignori sono occupati a promettere, sorridere e salvarsi dai processi. E nessuno ne parla.
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