Sicurezza e qualità delle cure, l'azione Nursind
Martedi 4 Gennaio 2011 alle 22:29 | 0 commenti
Nursind - Sicurezza e qualità delle cure, principi ispiratori dell'azione del Nursind
Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind - Andrea Gregori, segretario provinciale Nursind Nella foto)
Situazione nazionale
L'anno trascorso si è caratterizzato per alcune importanti novità :
1. l'attuazione dei piani di rientro nelle Regioni con forte deficit nei bilanci delle strutture sanitarie. Sono le regioni del centro-sud dove accanto alla chiusura di strutture e ad accorpamenti di servizi si è bloccata la mobilità interregionale, ridotto fortemente il turn-over del personale cessato, rivista l'organizzazione del lavoro;
2. il permanere della crisi economica ha prodotto il blocco contrattuale fino al 2014, l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne del pubblico impiego, il taglio di alcuni istituti normativi (rimborso chilometrico) e contrattuali (risorse aggiuntive regionali previste dai contratti e indennità infermieristica, progressione economica e di carriera);
3. l'emanazione e l'applicazione di importanti norme sul pubblico impiego e sul mondo del lavoro. La riforma Brunetta ha condizionato la contrattazione aziendale e l'approvazione del "collegato al lavoro" con la revisione delle procedure sul contenzioso, la delega per i lavori usuranti, la revisione dei permessi e dei congedi, la possibilità di rivedere i contratti part-time ha contribuito alla destabilizzazione del personale. Anche il blocco delle Rsu ha contribuito a creare un'incertezza nelle relazioni sindacali.
Nonostante questi aspetti fortemente problematici, l'azione del sindacato infermieristico Nursind non è mancata e la condivisione della linea intrapresa ha avuto ampio riscontro nella categoria. Diverse le iniziative nazionali e di supporto alle azioni regionali e provinciali (presenze a manifestazioni, richiesta di interventi a livello ministeriale, incontri presso gruppi parlamentari, uffici ministeriali, assessorati regionali, ecc...). Tra quanto intrapreso, soprattutto nel primo semestre del 2010, forte rammarico rimane per "l'affossamento" in assemblea alla Camera e il conseguente reinvio alla Commissione affari sociali, del progetto di legge riguardante l'istituzione della libera professione infermieristica. Su tale provvedimento ci eravamo spesi con diversi incontri e diverse forze politiche per superare lo scoglio della competenza regionale. Grande soddisfazione, invece, viene dalle continue adesioni sia nella sanità pubblica che privata (più di 3.400 nel 2010) e dall'espansione territoriale con l'apertura di altre 13 segreterie provinciali (72 segreterie attive). Tale crescita dovrebbe portarci alla rappresentatività nazionale al prossimo rilevamento. Diversi servizi in corso d'anno si sono sviluppati: il servizio consulenza legale specifico per l'ambito delle professioni sanitarie in appoggio ai legali provinciali, il servizio Formazione con all'attivo diversi corsi di formazione Ecm e la convenzione per la formazione universitaria complementare (master di coordinamento e master clinici). Da quest'anno partirà anche un servizio di consulenza previdenziale nazionale. In collaborazione con il broker assicurativo Willis Italia si è incentivata l'adesione alla polizza assicurativa dell'ordine professionale sostenendo parte della quota dovuta. Nel secondo semestre particolare rilievo ha avuto l'attacco alla professione infermieristica da parte di alcuni settori del mondo professionale e sindacale medico. Esposti alle procure di Bologna e Firenze sono stati presentati a contestazione di alcuni modelli organizzativi (tra cui il see&treat) e del ruolo svolto dagli infermieri nei pronto soccorso. Il Nursind, da subito, ha interessato il Ministero della salute ritenendo che non sia interesse dei cittadini lo scontro tra professioni bensì la qualità e la sicurezza dei servizi offerti. Massima disponibilità e collaborazione è stata data per cercare ciò che unisce tutte le professioni sanitarie piuttosto che ciò che le divide. Diverse sono state le presenze a livello nazionale del Sindacato: dal Sanit a Roma, Il congresso Aniarti a Rimini, lo Smart di Milano e ha partecipato con alcuni suoi componenti a diversi eventi come la manifestazione del 5 ottobre a Roma, il Congresso Capo Sala a Torino, la IV conferenza delle politiche della professione infermieristica a Bologna, al congresso di Cernobbio sull'Ecm e tante altre iniziative. Questa costante presenza e visibilità degli infermieri e del suo organismo di rappresentanza sindacale in diverse situazioni professionali e non, nei diversi interventi e incontri anche a livello politico e ministeriale hanno lo scopo si togliere dall'isolamento una categoria che da molto tempo è parte di un indistinto "comparto sanità " . È a questa visibilità e alla visibilità delle nostre molte idee e iniziative su come migliorare i servizi ai nostri assistiti, congiunta ad un rafforzamento culturale della consapevolezza del nostro mandato professionale e delle nostre potenzialità , che noi come sindacato puntiamo.
La situazione regionale
La crescita in regione è avvenuta soprattutto con l'apertura a metà anno di due nuove segreterie a Venezia e Verona che prenderanno maggiormente piede nel corso del 2011. Il totale degli infermieri iscritti in Veneto è di circa 2.000. Particolare preoccupazione desta il deficit sanitario e le conseguenze sul personale, soprattutto del comparto, che tale sofferenza economica produce: tagli alle assunzioni, mancato stanziamento delle risorse aggiuntive regionali. Nel 2011 ci sarà la necessità di un confronto aperto sulla stesura del Piano sanitario regionale a cui non ci vogliamo sottrarre.
La situazione a Vicenza
Nel 2010 la segreteria aziendale ha rafforzato la propria posizione di primo sindacato all'interno dell'Azienda Asl 6, superando i 670 infermieri iscritti (su un totale di 1.300). Questo risultato è ancor più importante alla luce delle difficoltà che sta attraversando la categoria in quest'azienda.
Anche quest'anno le riorganizzazioni non sono mancate. La chiusura di 40 posti letto (tra cui il reparto di chirurgia generale) a Vicenza e il punto nascite di Noventa Vicentina hanno costretto alla riallocazione di diverso personale. Si è sottoscritto il contratto integrativo aziendale anche se con risorse limitate (solo il 35% del personale ha avuto un passaggio di fascia economica) e si concordato per il pagamento d'ufficio di parte dello straordinario per il personale turnista (in questo o nel prossimo mese). È stato possibile iniziare la valorizzazione di alcuni percorsi clinici infermieristici (case manager, enterostomisti) e attribuire le parti variabili del coordinamento. Pur permanendo la carenza di personale infermieristico e nonostante le chiusure di luglio il dato positivo è che la graduatoria di concorso per infermieri è stata scorsa tutta e che da metà gennaio dovrebbe essere disponibile la graduatoria per i tempi determinati. Diverse sono state le vertenze che ci hanno visto protagonisti anche sui tavoli esterni all'azienda: la situazione della Cardiochirurgia, la chiusura della Chirurgia e del punto nascite di Noventa Vicentina. I principi ispiratori che hanno guidato l'azione di Nursind in tutte le vertenze sono stati la sicurezza per chi eroga le cure e la sicurezza e qualità dei servizi per gli utenti. Riteniamo che gli standard assistenziali garantiti ai nostri assistiti siano elevati e non siamo disponibili a una loro riduzione perché significherebbe demotivare il personale e svilire il proprio mandato professionale.
Asl n. 3 Bassano del Grappa
È la segreteria aziendale che ha avuto la maggior crescita nell'arco dell'anno. Sono più di 220 gli iscritti su circa 600 infermieri. Anche in questa Asl si è proceduto alla firma del contratto aziendale. Rimangono le criticità più volte segnalate nell'area medica che vede un surplus di posti letto rispetto alla dotazione di personale.
Asl n. 4 Alto Vicentino
L'andamento degli iscritti è sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. Le principali tematiche trattate hanno riguardato le carenze di personale, soprattutto in Rianimazione a Schio, in Ortopedia e le difficoltà legate all'attività di sala operatoria. Abbiamo partecipato ai diversi incontri e tavoli tecnici con l'Amministrazione riportando i disagi degli infermieri. Siamo riusciti ad ottenere la remunerazione del sovraccarico orario in Rianimazione attraverso le prestazioni aggiuntive e siamo riusciti a far riconoscere l'indennità di terapia intensiva alla patologia neonatale. Abbiamo chiesto e ottenuto più formazione per il personale della Cardiologia di Thiene che vedrà ampliate le proprie competenze con l'ampliamento delle prestazioni interventistiche.
Asl n. 5 Ovest Vicentino
Anche l'Ovest Vicentino ha visto un anno di crescita arrivando a 240 iscritti. Particolare attenzione è stata posta nel seguire le problematiche relative ai Poct all'ospedale di Lonigo (per cui è stato aperto un contenzioso giuridico). Due le forti problematicità trattate: la prima ha interessato il carico di lavoro e la dotazione di personale della terapia intensiva di Arzignano che ci ha portato a dichiarare lo sciopero aziendale. In secondo luogo la stipula di un contratto integrativo aziendale (non sottoscritto dal Nursind) che ha dato luogo a parecchi malumori, non solo per i criteri adottati per il passaggio di fascia economica, ma anche per la modalità delle selezioni e per la poca informazione sulle procedure a da compiere per la partecipazione ai bandi.
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