Scuole e settimana corta, Galvanin: mensa studenti è solo teoria
Martedi 20 Marzo 2012 alle 15:48 | 1 commenti
Provincia di Vicenza - "Credo sia doveroso fornire alcuni chiarimenti in merito all'ipotesi esternata dal consigliere Cicero di creare una tensostruttura ad uso mensa per studenti nell'area della cittadella degli studi". Per trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini e degli enti che ieri erano seduti attorno a un tavolo a parlare della settimana corta per le scuole superiori del Vicentino. È questa l'intenzione dell'Assessore provinciale all'Edilizia Scolastica Nereo Galvanin
che fa il punto della situazione rispetto alla questione "pausa pranzo" emersa nel confronto tra Comune, Provincia, Aim, Ftv, istituti superiori e Ufficio Scolastico Provinciale, tutti attorno a un tavolo per ragionare sull'organizzazione del prossimo anno scolastico. Molti gli ostacoli prima di risolvere il rebus costituito da esigenze opposte: risparmiare mantenendo l'efficienza dei servizi di trasporto e scolastici e considerando le necessità di famiglie e studenti. " La Provincia- spiega Galvanin- si occupa di scuole superiori e di strade, non certo di realizzare mense di qualsiasi natura. Certo, ha la competenza per dare una eventuale autorizzazione a un'attività di questo genere. Per questo prima di rendere pubblici simili progetti abbiamo cercato di documentarci e di fare un‘indagine presso le stesse scuole coinvolgendo i dirigenti scolastici". Per verificare l'adeguatezza del progetto "mensa" gli uffici di Galvanin lo scorso febbraio hanno infatti somministrato a un campione di scuole superiori, ovvero "Boscardin", "Canova", "Da Schio" e "Montagna", un questionario sul tema. A rispondere solo una settantina di possibili utenti tra studenti, insegnanti e personale scolastico. "Non è quindi stato manifestato un grande interesse - spiega Galvanin - E di questo bisogna prendere atto, per evitare progetti costosi e che potrebbero non risultare poi vantaggiosi per gli utenti finali. Insomma, prima di intraprendere un progetto, bisogna fare una attenta valutazione di costi e benefici, chiedendosi anche quanto verrebbe a costare un servizio di questo tipo alle famiglie e alla comunità locale. Tante cose si rivelano belle idee, ma poco realizzabili". La competenza per l'area della cittadella degli studi è comunque dell'Amministrazione Provinciale. "Almeno fino a quando le funzioni dell'Amministrazione non cambiano - conclude Galvanin - Fino a quel momento continueremo a valutare con estrema cura i servizi da mettere in campo, soprattutto per spendere nel miglior modo possibile il denaro pubblico. Viviamo tempi che impongono sobrietà e prudenza. Cercare nuove soluzioni va bene. Ma la verifica sul campo oggi più che mai deve precedere l'azione".
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Senza contare che non è affatto detto che su 5 giorni la qualità del servizio scolastico migliori.
Insomma l'unica cosa certa è che a guadagnarci/risparmiare sono le aziende che gestiscono i trasporti.