Se Otello Dalla Rosa supera sul filo di lana Giacomo Possamai e sarà il candidato del centro sinistra, è Achille Variati con Jacopo Bulgarini il grande sconfitto
Domenica 3 Dicembre 2017 alle 21:28 | 1 commenti
Se a vincere le primarie di centrosinistra, oltre al numero record del 6.347 partecipanti al voto, è Otello Dalla Rosa che per 26 voti, riconteggi eventuali a parte, batte un ottimo Giacomo Possamai con cui surclassa Jacopo Bulgarini d'Elci, vanno fatte alcune considerazioni sul primo dato politico storico in attesa che il futuro cominci a disegnarlo il vincitore delle amministrative 2018, che, comunque, senza i variatiani ai vertici, non saranno più in mano ai vecchi poteri salvo errori &... incursioni (qui la nota ufficiale del vincitore, ndr). Perciò, sperando che il giovane Pd e "vecchio" socialista Dalla Rosa (fu capogruppo, giovanissimo, del Psi nel Variati 1990-1995 e gode dell'alleanza importante di Ennio Tosetto e del Psi di Luca Fantò), se dovrà accogliere i due competitor nella sua squadra, privilegi il Pd doc Possamai.
Perciò, sperando che il giovane Pd e "vecchio" socialista Dalla Rosa (fu capogruppo, giovanissimo, del Psi nel Variati 1995 e gode dell'alleanza importante di Ennio Tosetto e del Psi di Luca Fantò), se dovrà accogliere i due competitor nella sua squadra, privilegi il Pd doc Possamai.
Se gli elettori hanno "ridimensionato" Bulgarini e, soprattutto, bocciato Achille Variati (se il capogruppo del partito di maggioranza non ha vinto e se il vice sindaco ha perso...) questo, dopo i complimenti al vincitore e le congratulazioni con uno sconfitto sul filo di lana, è il nostro auspicio: che Dalla Rosa rispetti il mandato odierno giocando di squadra, perchè poi bisognerà per la sua parte vincere la gara che conta, quella delle amministrative, non cancellando nessuno ma dando, però, il peso giusto e inequivoco alle varie componenti del trio e di possibili nuovi alleati, con aperture e senza chiusure preconcette.
La vittoria di Dalla Rosa con una incollatura di vantaggio su Possamai, che meriterebe, a nostro parere, un turno da assessore in un referato importante per farsi le ossa vere per la prossima tornata se, come ha promesso, Otello si limiterà a un "giro", è stata, infine, la sconfitta politica sonante di Achille Variati.
Pur provando a mettere subito, come al solito, il cappello sulla vittoria di Otello, dimenticando la sconfitta di Bulgarini, il sindaco uscente chiude i suoi dieci anni dei due ultimi mandati (dopo il primo del 1995) assistendo alla bocciatura senza se e senza ma di se stesso tramite Jacopo Bulgarini d'Elci, il suo delfino, che, però, ad oggi, tanto più che i numeri lo hanno decretato in maniera brutale, ancora non si capisce come mai fosse valutato dal primo cittadino attuale come il suo successore (il grafico è provvisorio).Se non si ricorre al richiamo degli affetti, poco consono al "cinico" Achille, e se non si pensa a un errore strategico, poco rispetto della sagacia del "boss" di Vicenza, non si può non pensare ad suo tentativo di rimanere, comunque, in sella quando, scalzato da quella di primo cittadino, verrà in automatico disarcionato anche dai "basti" da presidente della provincia e dell'Unione delle Province Italiane (UPI) da cui nasce anche la sua presenza nel cda della Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
La sconfitta di Variati, prima ancora di Bulgarini, che senza il sostegno del suo mentore meno ancora avrebbe raccolto, caso mai si fosse pure candidato, potrebbe preludere a una maggiore difficoltà nel voler forzare la mano e i tempi per tre decisioni strategiche a fine mandato: Tav Tac allinterno della città , Aim "conferita" di fatto alla municipalizzata di Verona e, in ultimo, la cessione di una decina di immobili di pregio a un fondo gestito dalla discussa Investire Sgr sulla base di un'altrettanto discussa progettualità .
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