Sanità, richiamo a 3 manager: rischio licenziamento. Da Il Corriere del Veneto
Sabato 7 Maggio 2011 alle 13:54 | 0 commenti
Di Michela Nicolussi Moro su Il Corriere del Veneto di oggi
Entro 15 giorni pronto un dossier completo: Zaia potrebbe sollevare dall'incarico Padoan, Bonavina e Marcolongo. Richiesta scritta di chiarimenti ai direttori generali delle Usl di Venezia, Verona e Rovigo (l'Ospedale di Mestre nella foto de Il Corriere del Veneto).
Solo lunedì hanno brindato, a Montecchio Precalcino, insieme all'assessore Luca Coletto e al segretario Domenico Mantoan all'inaspettato utile di 12,5 milioni di euro che ha chiuso i conti 2010 della sanità veneta, evitandole il commissariamento. Ma ora per i direttori generali delle Usl è il momento della verità . I tecnici della programmazione risorse finanziarie del Sistema sanitario regionale, guidati dal responsabile Carlo Matterazzo, su indicazione di Mantoan stanno passando nuovamente ai raggi X i consultivi dell'anno scorso. Devono verificare eventuali scostamenti tra gli obiettivi di costo imposti ai manager sulle singole voci da una delibera di giunta del giugno 2010 e le loro reali performances. Con i primi accertamenti in corso, il campanello d'allarme è già suonato per tre di loro: si tratta di Antonio Padoan, a capo dell'Usl 12 veneziana, Adriano Marcolongo, guida dell'Usl 18 di Rovigo, e Maria Giuseppina Bonavina, al primo mandato all'Usl 20 di Verona.
A tutti e tre è stata inviata la richiesta scritta di fornire un'integrazione della documentazione contabile, che spieghi il motivo dello sforamento dei parametri indicati dall'esecutivo di Palazzo Balbi. L'Usl 12 è l'azienda veneta con il maggior «rosso»: -103.900.290,68 euro, cifra migliore dei -117,661.569,25 euro del 2009 ma ritenuta comunque eccessiva. Si ferma a -70.297.581,177 euro Verona (peggiorata rispetto ai -67.168.120,77 del 2009), mentre Rovigo segna un -38.794.173,69 euro contro i -33.552.165,04 del 2009. Non è la prima volta che i tre dirigenti vengono considerati a rischio ma stavolta l'ipotesi della decadenza prende davvero forma, perchè la giunta regionale ha deliberato di «conferire mandato al presidente affinchè verifichi il rispetto, da parte dei direttori generali, dei limiti di costo per l'esercizio 2010 e adotti i provvedimenti conseguenti ». Stando al contratto di natura privatistica sottoscritto il 31 dicembre 2007 da tutti i dg e alla legge nazionale in materia, i «provvedimenti conseguenti » si traducono nella risoluzione anticipata del rapporto qualora non venga raggiunto l'equilibrio di bilancio. Il governatore Luca Zaia ha chiesto ai tecnici un dossier completo, che gli sarà consegnato entro quindici giorni e in base al quale deciderà se allontanare i manager inadempienti prima della naturale scadenza del contratto, fissata per il 31 dicembre 2012.
La tendenza sembra essere questa, visti anche i consulti legali chiesti per evitare eventuali ricorsi al Tribunale del Lavoro. Per il Veneto sarebbe la prima volta. Le tre Usl citate sono dunque «sotto controllo». «Io sono tranquillo, fornirò spiegazioni in abbondanza - dichiara Marcolongo -. Dovevo rientrare di 7,5 milioni e sono riuscito a risparmiarne dieci, quindi non mi sento in pericolo. Il mio obiettivo l'ho centrato, può confermarlo il collegio sindacale, che ha varato il consultivo 2010». «Vedremo come risponderanno alla nostra richiesta di approfondimento», replica l'assessore Coletto.
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