BPVi, Veneto Banca e controllate. Baretta incontra sindacati Fisac Cgil, First Cisl, Uilca, Fabi e Unisin: "Non ci saranno licenziamenti"
Venerdi 26 Gennaio 2018 alle 17:49Licenziamenti Usb, Maria Teresa Turetta di Cub: "anche a Vicenza"
Martedi 17 Gennaio 2017 alle 18:26Esprimiamo solidarietà a Rossella Lamina addetta all'ufficio Stampa di USB di Roma. Non è il primo licenziamento in casa USB, e questo ci preoccupa. Anche a Vicenza e a Bologna sono stati licenziati nel 2015 e nel 2016 dei dipendenti che lavoravano nelle sedi di USB. Imbarazza la piega che sta prendendo la direzione centrale e l'esecutivo di USB, in particolare dopo la firma dell'accordo del 10 gennaio 2014 assieme a CGIL, CISL, UIL e Confindustria che, di fatto, ha generato una fuoriuscita pesantissima in termini di numeri di delegati e iscritti. A Rossella Lamina, di cui abbiamo sempre ammirato le capacità e la professionalità , la nostra solidarietà e concreto sostegno. Continua a leggere
Contro Vicenza Calcio decreto ingiuntivo non esecutivo. E tre alla Helyos perdono il lavoro
Lunedi 15 Luglio 2013 alle 23:09Sanità, richiamo a 3 manager: rischio licenziamento. Da Il Corriere del Veneto
Sabato 7 Maggio 2011 alle 13:54Di Michela Nicolussi Moro su Il Corriere del Veneto di oggi
Entro 15 giorni pronto un dossier completo: Zaia potrebbe sollevare dall'incarico Padoan, Bonavina e Marcolongo. Richiesta scritta di chiarimenti ai direttori generali delle Usl di Venezia, Verona e Rovigo (l'Ospedale di Mestre nella foto de Il Corriere del Veneto).
Continua a leggereMinaccia di licenziare dipendente è reato
Martedi 6 Aprile 2010 alle 08:13
Il datore di lavoro che minaccia un dipendente commette reato
"Il datore di lavoro che minaccia di licenziare i dipendenti commette un reato", fanno sapere dall'ADICO.
Un reato punito dall'articolo 612 del Codice penale - spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - perché la prospettazione dell'espulsione definitiva dall'azienda va ad integrare l'elemento dell'ingiusto danno previsto dalla norma incriminatrice.
È quanto emerge dalla sentenza 11891/10 con cui la Cassazione ha condannato un caporeparto che aveva minacciato di licenziare una dipendente che non aveva accettato di svolgere l'attività lavorativa fuori dal normale orario di servizio. Non solo. L'uomo aveva anche prospettato alla lavoratrice di assegnarla a lavori talmente stressanti che l'avrebbero indotta a dimettersi. Tutti elementi, questi, confermati dalle raccolte dichiarazioni testimoniali. La quinta sezione penale del Palazzaccio, poi, ha anche confermato la condanna dell'uomo al risarcimento danni in favore della persona offesa, costituitasi parte civile.
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