Lettori in diretta | Quotidiano |

Contro Vicenza Calcio decreto ingiuntivo non esecutivo. E tre alla Helyos perdono il lavoro

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 15 Luglio 2013 alle 23:09 | 0 commenti

ArticleImage

«Il decreto ingiuntivo per 232.000 euro chiesto dalla Helyos spa "contro" il debitore Vicenza calcio è passato. Normale. Il giudice, forse tenendo conto delle notizie sui rischi di scomparsa del club inadempiente, non si è sentito di dare la provvisoria esecutività. Come sempre. 2 pesi e 2 misure. W giudici, W le banche, W l'Italia».

Ecco il commento che ci è giunto dopo la nostra anticipazione di giovedì da ambienti vicini all'azienda di pulizie, nata a Barbarano, che per anni ha fornito i suoi servizi al club di via Schio, senza essere pagata, a suo dire, ma anche come confermato, sia pure in maniera soft, dal giudice e, per giunta, rammaricata anche e soprattutto per aver più volte provato a trovare una soluzione amichevole, mai percorsa né da Cassingena né dall'attuale presidente Cunico, da cui, pure, aspetta un messaggio di concreta apertura. La Helyos, ricordiamo, aveva proposto di convertire parte dei crediti in capitale sociale se la composizione della proprietà fosse diventata affidabile e duratura.

Sarebbe Marcello Colasanto il giudice che ha rifiutato la provvisoria esecutività, quella che avrebbe dato più peso alle richieste di uno dei pochi creditori usciti allo scoperto per tutelare gli interessi aziendali (e, quindi, anche di lavoratori difesi molto meno dei calciatori ...) di fronte a una società che si sta iscrivendo al campionato grazie a un dubbio prestito ma che non si sa dove e come reperirà le risorse per affrontarlo e disputarlo quel torneo, tra mille contestazioni degli stessi tifosi, che questo lo hanno ben capito.

Ma se oggi l'iscrizione appare possibile, anche uno degli aspiranti storici locali alla proprietà del club fa notare come «anche la Triestina riuscì ad iscriversi ma poi fu necessario nominare un commissario per farglielo portare in qualche modo a termine ...».

Nel frattempo, augurandoci che non sia solo la prima delle conseguenze negative della prosecuzione incerta del cammino del club biancorosso, trattato, così fanno intendere alla Helyos, «con più tatto di quello che sarebbe stato usato verso una normale impresa vicentina in condizioni sia pure lontanamente simili a quelle difficili, a dir poco, del Vicenza Calcio spa», tre dipendenti impegnati nell'appalto non onorato economicamente e nel frattempo scaduto il 30 giugno hanno dovuto subire il licenziamento, «come previsto dalle normative sul lavoro, queste sì impossibili, al momento, da non applicare se non si vogliono danneggiare a catena anche altri lavoratori in questo difficile momento dell'economia...».

I tre dipendenti licenziati hanno impugnato il licenziamento ma, magari per la difesa del proprio posto di lavoro, cominciano anche a trapelare quelli che al momento giudichiamo come pettegolezzi su presunti favoritismi di Via Schio per una bella lavoratrice ...

Dopo Esposito, Massone e Mbock speriamo proprio che non si vada più a ... fondo di così.

Non lo meriterebbero la storia del Vicenza Calcio e i suoi tifosi, che forse in cuor loro si auguravano un giudice Marcello Colasanto più duro.

Per non trascinare oltre l'agonia ma per provare a rinascere da un triste ma naturale fallimento da cui, con seri e non parolai imprenditori, dotati per giunta di reali e adeguate possibilità economiche, sono ripartite Napoli e Firenze.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network