Sanità Alto Vicentino, Nursind: chi la gestisce ha una mentalità organizzativa vintage
Sabato 21 Febbraio 2015 alle 17:38 | 0 commenti
Il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori, denuncia la situaione all’ospedale di Santorso dell'Ulss 4
È una Sanità vintage quella dell’Ulss 4 Alto Vicentino, dove ogni giorno emerge inadeguatezza ed incapacità a compiere scelte al passo con i tempi e con la struttura all’avanguardia a disposizione. E la privacy è un vero e proprio miraggio.
Nelle scorse settimane la Direzione Medica ha deciso improvvisamente l’inversione dei pazienti della week surgery con quelli di Otorino ed Oculistica, lasciando però invariate le équipe assistenziali. Stupore, smarrimento e frustrazione degli infermieri, che si sono sentiti rispondere che dovrebbero essere in grado di assistere chiunque ed in qualsiasi luogo. Nel 2015, quando il dibattito sulle competenze avanzate, i modelli di rischio clinico implementati e la formazione obbligatoria hanno indotto gli infermieri a specializzarsi nei propri ambiti di competenza, una scelta del genere non trova giustificazioni ed appare difficile da comprendere. Queste scelte, prive di condivisione, adottate senza un’adeguata formazione, con tempi e modi che rendono pericolosa ed inadeguata l’assistenza devono essere stigmatizzate e respinte al mittente, non solo dai lavoratori, ma dall’intero staff direzionale dell’Ulss 4. Mentalità e modo di agire della Direzione Medica sono ancorate ad un’organizzazione degna degli anni ’70. E questo in una Sanità moderna non dovrebbe essere più consentito né tollerabile. Prevale l’arroganza del medico, che vuole determinare anche gli aspetti organizzativi dell’assistenza, destinata con queste modalità al fallimento totale a scapito dell’utenza. Va considerato, inoltre, che la struttura, così com’è disposta ed organizzata, crea notevoli difficoltà , da sempre denunciate, in tutte le aree di degenza. In modo particolare, negli spazi adibiti alle degenze mediche in cui privacy e sicurezza sono concetti assolutamente estranei a causa degli spazi aperti in cui il personale deve scambiarsi le informazioni o preparare delicate terapie, essendo continuamente interrotto dal transito di utenti e familiari. Dal 2012 gli infermieri chiedono soluzioni logistiche diverse alla Direzione, ma non sono mai state prese seriamente in considerazione, nonostante le numerose lamentele degli utenti.
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