Ruzzante, Pd, a Cappelletti, M5S: militanza con Lega dimostra che vostro Dna è di destra
Lunedi 18 Febbraio 2013 alle 13:01 | 2 commenti
Piero Ruzzante, segretario provinciale del Pd padovano, ha replicato con un post sulle nostre testate a Enrico Cappelletti, n. 1 al senato per il Movimento % stelle e già candidato con la Lega Nord nel 1996. Per "nostra" abituale par condicio diamo visibilità al documento di Ruzzante come già fatto con quello di Cappelletti che aveva inviato un comunicato per precisare quanto da noi ripreso da Il Mattino di Padova.
Non avevo dubbi che Enrico Cappelletti avrebbe confermato la mia versione dei fatti relativi alla sua candidatura nel 1996 come parlamentare nel collegio 15 di Padova centro storico per la Lega Nord.
Ora informi anche i suoi amici grillini del Veneto che mi stanno insultando sui siti di mezzo mondo dicendo che è falso e che è un caso di omonimia, "che ci fa un vicentino candidato a Padova?" eccetera eccetera. Ho voluto portare in emersione questa storia per soli due motivi: il primo che mi sono stancato di vedere presentate le candidature grilline come novità assolute come persone che mai si sono impegnate in politica secondo le affermazioni del loro leader. Non è così. Enrico si è candidato nel 1996, ha perso, io avevo 31 anni e ho preso il doppio dei suoi voti 37.000 e sono diventato deputato. Era bella l'idea della politica in cui non ti proteggevi dietro le liste bloccate, ma correvi in un collegio, se vincevi eri dentro se perdevi eri fuori. Ma poi i tuoi ex amici della Lega hanno eliminato la bellezza del maggioritario con il porcellum e le liste bloccate, impedendo ai cittadini di poter scegliere chi li rappresentava in Parlamento. Mi dispiace che Cappelletti non lo abbia ricordato prima parlando genericamente di militanza nella Lega Nord e anche in questa replica abbia omesso la sua seconda esperienza politica di candidato nel 1998 al consiglio comunale di Albignasego dove prese 0 voti di preferenza. Non ci si deve vergognare né si deve omettere nulla della propria esperienza (non sono queste le regole che vi siete dati voi grillini?). Allora il primo motivo è esattamente questo: non è vero come dice Berlusconi che siete di sinistra anzi il capolista del Senato viene dalla Lega Nord, è stato trombato nel 96, è stato trombato nel 98 e ora con le liste bloccate verrà eletto nel 2013. Non è nuovissimo, è un po' "un usato" pure lui e ha una storia politica di militanza di destra esattamente come Antonio Endrizzi candidato in Lombardia che è stato assessore del PDL. Mediti chi da sinistra ha intenzione di votarli.
La seconda motivazione sta tutta nella risposta che Cappelletti dà in questa intervista: "è fuori dubbio che tra il M5S e la Lega Nord di 20 anni fa ci sono tantissimi punti in comune". Ecco appunto proprio qui sta il punto. Abbiamo bisogno di una seconda prova dopo il rovinoso fallimento della Lega Nord che in queste elezioni crollerà (nel Veneto prenderà metà dei voti del PD)? Abbiamo bisogno di una seconda illusione ottica dopo che la prima è rovinosamente caduta sui fallimenti del loro finto federalismo, sulla parentopoli bossiana, sui Belsito e sui fondi in Tanzania, sui pericolosi rapporti con le organizzazioni criminali e in queste elezioni addirittura con l'alleanza con Grande Sud? Può permetterselo l'Italia o il Veneto in una fase così delicata di affidare il proprio futuro nelle mani di un movimento così propagandistico e populista che oltretutto non sta dando grandi prove di governo dove da un anno sta amministrando (vedi Parma e Mira)? Errare è sicuramente umano, ma non è proprio necessario perseverare. Abbiamo bisogno di dare risposte al 24% di disoccupati giovani del Veneto, alle migliaia di imprese che chiudono, alle famiglie che non arrivano a fine mese. Siamo sicuri che un governo di Grillo ci dia più garanzie per il futuro dei nostri figli? E che sappia rapportarsi con l'Europa avendo la capacità di far arrivare quegli investimenti necessari per il rilancio della nostra economia e per rimettere al centro lo sviluppo economico? Nel Veneto ci hanno fatto grulli una volta evitiamo di cadere per la seconda volta nella trappola del populismo e della demagogia.
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