Rosso & Diesel: cosa sono 35 esuberi su 1000?
Sabato 8 Maggio 2010 alle 12:33 | 0 commenti
Irene Rui, Federazione della sinistra, Prc, PdCI - Ci risiamo dopo l'Olimpias di Grumolo delle Abbadesse, anche Renzo Rosso con la sua Diesel, in nome della razionalizzazione, riorganizzazione, ristrutturazione aziendale, mette in mobilità i sui collaboratori della logistica, 35 vite trattate come merce in conto vendita, in esubero e perciò da rinviare al mittente.
Il Rosso e il suo staff, hanno calcolato anche il pericolo che quest'iniziativa industriale può avere per la sua immagine del padrone-amico dei dipendenti, comprensivo delle loro esigenze - più quelle creative che personali; il peso che può avere sulla pubblicità , sul marketing aziendale.
Per ovviare a questo problema si da un'immagine del padrone preoccupato per la sorte delle sue risorse e apre ai sindacati, ma manda il messaggio che in fondo non si tratta di tutto questo gran problema, cosa sono 35 esuberi su 1000 dipendenti? E che le esigenze aziendali comportano un'eliminazione dei doppioni che non hanno senso di essere mantenuti, anche, perché non riqualificabili in altre professionalità . Ci chiediamo per quale motivo? Perché troppo vecchi per il mondo del lavoro, o assunti con contratto a tempo indeterminato e conseguentemente non competitivi per una strategia aziendale introitata al profitto e alla razionalizzazione dei costi con le flessibilità contrattuali, assunzioni di stagisti ed esternalizzazione della produzione alle imprese cinesi?
Questa pubblicità , questo fardello, sui 35 esuberi alla Diesel, non lo vuole nessuno. Conseguentemente invece di integrare i/le 35 risorse nella catena produttiva, si cerca di minimizzare il danno e i 35 potranno diminuire. Stiamo parlando di persone o di oggetti?
Rosso che con i sui 1,3 miliardi di Euro tiene sul mercato, si arricchisce alle spalle dei suoi collaboratori di cui si sbarazza appena sono inutili.
Caro Rosso le risorse economiche vanno investite per i lavoratori e non per sfruttare e speculare sulle loro spalle o per costruire il proprio castello con lustri e sfarzi (vedi la nuova sede in Breganze). L'investimento aziendale non è solo su ricerca, innovazione, pubblicità , prezzo, prodotto, ma anche sulla produzione e quindi per i lavoratori che contribuiscono alla crescita aziendale, i quali non vanno licenziati, ma reinseriti.
Chiediamo ai sindacati, ai lavoratori una mobilitazione generale che ponga un freno all'esuberanza padronale sui lavoratori trattati come servi della gleba. Lavoratori, lavoratrici, precarie e non, alzate la testa, unitevi nella lotta per la tutela dei vostri diritti, non accettate a testa bassa l'espulsione dal mondo del lavoro, il vostro sfruttamento.
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