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Risoluzione per l'indipendenza del Veneto: il PdCI la boccia e "richiama" Pettenò di Prc

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 1 Dicembre 2012 alle 08:13 | 0 commenti

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PdCI FdS, Segreteria regionale del Veneto  -  L'iniziativa della destra populista e reazionaria trova soprattutto in periodi di crisi prolungata, come quelli in cui viviamo, il modo di fuggire dai problemi reali utilizzando i temi offerti dalla retorica nazionalista e razzista (variamente mascherata). I tutti i paesi dell'Europa le forze della destra stanno cavalcando spinte nazionaliste, intrise di razzismo, e non di rado raccolgono attorno a sé parti importanti del popolo (una foto d'archivio del PdcI contro la "padania").

La Risoluzione n. 44 presentata il giorno 5 ottobre 2012 al Consiglio Regionale dai consiglieri della Lega Foggiato, del PdL Bond nonché da Pettenò del PRC, risponde nella forma, nei contenuti e negli obiettivi a tali spinte reazionarie.

Al di là della mitigazione finale del testo approvato dal Consiglio, a causa dell'evidente sua incostituzionalità, la risoluzione approvata disegna un percorso che, a partire dal referendum porterà nelle intenzioni dei proponenti all'autodeterminazione del cosiddetto popolo veneto, "sino anche alla dichiarazione d'indipendenza" e contrasta nettamente con ogni ipotesi democratica di riordino dello Stato sul solco dell'autonomia ben disegnata dal dettato costituzionale.
Il Partito dei Comunisti Italiani, parte della Federazione della Sinistra che Pettenò dovrebbe rappresentare, esprime la sua completa contrarietà a quanto presentato e votato in Consiglio Regionale, valuta in maniera totalmente negativa la posizione assunta dal consigliere Pettenò che, di fatto, lo accomuna alla maggioranza che governa la Regione, chiede allo stesso consigliere di riconsiderare la posizione assunta e di aprire, su questo tema, un confronto a tutto campo con i sostenitori della FdS del Veneto.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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