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Redi Ht, Bizzotto: bloccare i finanziamenti Ue alle aziende in fuga

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Febbraio 2012 alle 15:08 | 0 commenti

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On. Mara Bizzotto, Lega Nord  -  "Dopo la Ditec di Quarto d'Altino, anche questa multinazionale in attivo decide di sbaraccare e lasciare colpevolmente a casa i lavoratori. La Redi Ht di Barbarano Vicentino è l'ennesima vittima della delocalizzazione selvaggia che si sta diffondendo a macchia d'olio nel nostro Paese. La multinazionale belga che controlla l'azienda ha deciso di chiudere lo stabilimento veneto e traslocare in Polonia per aumentare i profitti, fregandosene dei 43 dipendenti che a fine 2012 si ritroveranno senza lavoro".

Queste le parole dell'europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto che ha presentato un'interrogazione alla Commissione per portare all'attenzione di Bruxelles la vicenda della Redi Ht di Barbarano Vicentino, "ennesimo caso di delocalizzazione che lascerà a casa una quarantina di onesti lavoratori, ai quali va tutta la mia solidarietà e vicinanza".
"Come nel caso Ditec di Quarto d'Altino, portato lo scorso gennaio all'attenzione della Commissione europea - dichiara la Bizzotto - l'azienda vicentina vanta un ottimo portafoglio ordini e un bilancio in attivo, ma si è comunque deciso di spostarla in un altro Stato semplicemente per trarre vantaggio dalle differenze esistenti in termini fiscali e previdenziali".
"Oltretutto i lavoratori, vittime delle scelte sconsiderate di delocalizzazione compiute da aziende economicamente sane - aggiunge l'On. Bizzotto - vengono persino privati del diritto di usufruire di ammortizzatori sociali perché, non essendo in stato di crisi, l'azienda non può far ricorso alla cassa integrazione".
"Di fronte a fenomeni di dumping sociale e di mal funzionamento del mercato interno come questi, l'Europa ha il dovere di intervenire responsabilmente con nuove normative chiare e restrittive anche sull'utilizzo dei fondi comunitari - conclude l'On. Bizzotto - La mia proposta alla Commissione è quella di bloccare ogni tipo di finanziamento europeo a quelle aziende che delocalizzano e, qualora queste avessero già usufruito di aiuti europei, vanno obbligate a restituirli".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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