Rai 3 a Vicenza: addio a pezzo di patrimonio Unesco per tribunale e palazzi sul fiume
Domenica 9 Novembre 2014 alle 19:25 | 0 commenti
Vicenza alle Falde del Kilimangiaro. Rai 3 denuncia l'addio a un pezzo di patrimonio Unesco
L'Inkiesta di questa settimana di Stefania Battistini ha portato le telecamere di Rai Tre a Vicenza sull'ecomostro che secondo alcuni è al limite dell'illegalità e di cui più volte VicenzaPiù ha parlato con le denunce sue e di molti cittadini. Nel 2009, infatti, sono stati costruiti il nuovo Tribunale di Vicenza e una dozzina di palazzi di 4 piani, che fanno a pugni con il paesaggio palladiano, patrimonio dell'Unesco, che caratterizza la città veneta.
Dal servizio è emerso come questo edificio in particolare, oltre ai palazzotti del centro "Borgo Berga", costruito su un terreno già di proprietà di Berlusconi e che aveva ospitato per decenni la Cotorossi e i suoi residui, forse, tossici, banalizzi e aggredisca il centro storico e la villa palladiana di Vicenza. È stato infatti intervistato il proprietario di Villa Rotonda, che ha sottolineato come la costruzione del tribunale da parte di Sviuppo Cotorossi/Maltauro abbia avuto un forte impatto ambientale non positivo. Bisogna anche ricordare come il tribunale tanto voluto dalla giunta Enrico Hüllweck e portato a termine in continuità da quella, sia pure di diverso colore, di Achille Variati, nonostante una serie di anomalie malfunzionamenti denunciati anche recentemente, sia stato costruito dalla Maltauro, la quale è coinvolta nella inchiesta Expo 2015.
Se Paolo Dosa, amministratore delegato di Maltauro immobiliare, afferma che non si è toccato in nessun modo il patrimonio palladiano e che il concetto di bellezza o di rovina della zona è relativo, lo stesso sindaco di Vicenza, Achille Variati, non può non ammettere che il nuovo tribunale svetti come una montagna di grigio e che è più simile a un carcere che a un tribunale. Afferma poi che lui, come sindaco non può fare nulla contro tale scempio e devono essere i giudici stessi, che... alloggiano proprio nel complesso, a decidere come affrontare la situazione e se eventualmente demolire gli edifici e certo non per motivi estetici.
Infatti dopo l'alluvione del 2012 sono state presentate dal Comitato anti Abusi di Vicenza degli esposti alla procura perché la costruzione degli immobili da parte di Maltauro non avrebbe rispettato le distanze dall'argine, creando di conseguenza innumerevoli disagi alla popolazione ma soprattutto rischi gravi in caso di possibili nuovi fatti alluvionali dopo il disastro del 2010 e i successivi allerta, sempre più frequenti in un territorio devastato dal cemento .
Tutto ciò non è stato affermato da un cittadino a caso ma da un geologo, il quale ha spiegato come a causa di alcune palazzine non costruite in modo corretto, in caso di forti piogge il fiume non può far altro che esondare, in quanto mancano altri canali di scolo.
Secondo il Comitato anti Abusi Vicenza, queste palazzine sono abusive, secondo il costruttore, invece, tutto è stato correttamente autorizzato.
Insomma, se le responsabilità non sono mai di nessuno, se le si palleggiano tra un soggetto e l'altro, se l'amministrazione Variati, che pure avrebbe dovuto controllare a dovere la realizzazione dell'opera, rinvia ai giudici perchè facciano luce sommersi... come sono anche a Vicenza da pratiche e possibili interefenze degi interessi in ballo, intanto, è la certezza anche di Rai Tre, un pezzo di patrimonio Unesco è irrimediabilmente danneggiato.
Con buona pace della giunta attuale che del bello, e del rispetto della legalità , fa buona mostra.
Lontano dal... tribunale e dal maltauriano Borgo Berga.
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