Pum: Cgil Cisl Uil richiamano Confcommercio ad un atteggiamento costruttivo e propositivo
Mercoledi 10 Ottobre 2012 alle 18:32 | 0 commenti
Marina Bergamin, Gianfranco Refosco, Grazia Chisin, Segretari generali Cgil Cisl Uil Vicenza - Riteniamo opportuno, come confederazioni sindacali del territorio, intervenire nel dibattito in corso sul Pum in questi giorni, per richiamare tutti i soggetti coinvolti dalle polemiche alla giusta responsabilità , che va esercitata per rispetto dei cittadini e dei lavoratori.
Anche noi, come le altre Associazioni di categoria, siamo portatori di interessi e in primis degli interessi del mondo del lavoro. Crediamo vada fatto tutto il possibile per salvaguardare e promuovere l'occupazione in tutti i settori, anche in quello del commercio. Le politiche dell'amministrazione cittadini devono essere orientate in questa direzione.
Tuttavia riteniamo sia necessario per tutti abbandonare lo spirito corporativo, e assumere uno sguardo strategico e di prospettiva, condividendo una visione della città che risponda ai lavoratori (attuali e anche futuri), ai cittadini e a tutti gli utenti del servizio pubblico locale. I beni comuni da tutelare con priorità sono la qualità della vita e dell'aria, lo sviluppo di una mobilità urbana moderna, efficiente, sostenibile, eco-compatibile, centrata sui mezzi alternativi all'auto.
È con quest'ottica che abbiamo analizzato il Pum, tenendo a mente le esperienze delle più avanzate città europee, dove il mezzo di trasporto pubblico è puntuale, rapido, leggero, ecologico e la ciclabilità urbana avanzata.
Riteniamo che le linee di indirizzo espresse dal Pum vadano in questa direzione. Se così non fosse il trasporto pubblico sarebbe destinato rapidamente a declinare con gravi conseguenze per i lavoratori, per chi ha bisogno del mezzo perché non automunito, per l'ambiente.
Il Pum può essere uno strumento flessibile e anche noi e i nostri Rappresentanti Sindacali in Aim Mobilità abbiamo presentato e presenteremo le nostre osservazioni con spirito costruttivo.
Ma la filosofia va salvata.
Chiediamo quindi a Confcommercio, per la sua responsabilità e l'importanza del suo ruolo, di assumere un atteggiamento costruttivo e propositivo, e proponiamo di promuovere un tavolo con il sindacato confederale e gli amministratori locali per affrontare le problematiche dei consumi, legate, ahinoi, molto più al calo di disponibilità economica delle persone che alla facilità di raggiungimento dei negozi con i mezzi privati.
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