Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

1° maggio, Vicenza Capoluogo: investire sui giovani è l'unico binario percorribile per un futuro migliore e un mondo del lavoro diverso

Di Emma Reda Domenica 30 Aprile 2017 alle 19:48 | 3 commenti

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"Investire sui giovani: questo è l'unico binario percorribile per inseguire un futuro migliore e regalare un mondo del lavoro diverso": così sintetizza Sandro Pupillo, presidente di Vicenza Capoluogo, il contenuto della nota che la più "antica" civica vicentina ci invia per il 1° maggio e che pubblichiamo di seguito.

La festa del Primo Maggio, scrive quindi Vicenza Capoluogo, nasce alla fine dell'Ottocento come giornata di impegno e di lotta per migliorare la condizione di lavoratori. Una festa figlia delle lotte operaie per le "otto ore di lavoro", laddove si lavorava fino a 12 ore in condizioni spesso disumane. È cambiato quasi tutto oggi, ma in tanta parte del mondo si continua a lavorare 11 ore al giorno. O a non lavorare. Da qualche decennio, la Festa del Lavoro è una celebrazione meno gioiosa.

Le nostre comunità sono attraversate da una profonda crisi economica, i cui dati sono sotto gli occhi di tutti: la disoccupazione, schizzata al 12% con quella giovanile (15-24 anni) che supera il 40%, gli oltre 3 milioni di disoccupati, i circa 4 milioni di italiani in povertà assoluta.

La morte sul lavoro è ancora una piaga reale, 600 persone, in Italia, solo nel 2016. Ma non sono soltanto incidenti e disoccupazione a indebolire il lavoro in Italia. Potremmo citare il lavoro nero, o il non rispetto dei diritti dei lavoratori, come ad esempio nei finti contratti part-time. Recentemente, ha fatto scalpore la notizia del livello di occupazione giovanile nella Pubblica Amministrazione, dove solo il 3% dei lavoratori è sotto i 30 anni. Leggendo questi dati, viene da chiedersi se la "Festa del lavoro" non debba tornare ad essere sentita come in origine: momento di rivendicazione e di lotta alla poca sicurezza e ai pochi diritti.

Come Vicenza Capoluogo, ci sentiamo di mettere al centro per questo Primo Maggio le nuove generazioni. È un augurio e una ricetta. Investire sui giovani: questo è l'unico binario percorribile per inseguire un futuro migliore e regalare un mondo del lavoro diverso.

Al centro della questione lavoro ci sono proprio i giovani, che il lavoro non trovano, che stanno pagando alla crisi un prezzo insostenibile [...] La generazione più istruita di tutte quelle precedenti è posta al margine, proprio dalla società e dal mercato che richiedono più conoscenze e più saperi. Non possiamo assistere inerti allo spreco di larga parte di una generazione. L'Italia non può permetterselo, si condannerebbe da sola [...]
Vanificherebbe risorse, limiterebbe la produttività e la carica innovativa, svilirebbe i talenti, paralizzerebbe il rinnovamento sociale che proprio i giovani possono promuovere. Un Paese che non riuscisse ad includere i giovani sarebbe un Paese fermo [...].

Sono le parole del Presidente Sergio Mattarella, pronunciate nel 2016.

Vi è anche un personaggio che vale la pena citare, lo troviamo nel libro Il bosco degli Urogalli di Mario Rigoni Stern. Protagonista è un mulattiere veneto, uscito per la prima volta dal suo paese di montagna nel 1890, per andare militare in Piemonte, e quindi emigrare in Austria, in Germania, in Francia e negli Usa. Ritornato per nostalgia in Altopiano, intorno al 1960 quasi novantenne e in pieno boom, riassume in un brontolio alla fine del racconto e della sua esistenza, la sua filosofia di vita: "Lavorare bisogna. Lavorare se si vuole essere contenti nella vita".

Il lavoro fa parte dei desideri che rendono l'uomo consapevole della possibilità di contribuire a dare un senso alla vita. Desiderarlo e non poterlo avere oggi è la realtà che molti individui purtroppo hanno in comune. L'augurio è quello di tornare a vivere questa Festa condividendone lo spirito e il senso con ogni persona del mondo.


Commenti

Inviato Lunedi 1 Maggio 2017 alle 07:47

Nulla di più triste del luogo comune che si mette a pensare, Da K. Marx.
Inviato Lunedi 1 Maggio 2017 alle 15:02

Considerazioni corrette, amare, dolorose: un punto di partenza per chi vuole ricostruire senza arroccarsi nei privilegi del passato.
Inviato Mercoledi 3 Maggio 2017 alle 18:03

Il giovanilismo alla Renzi non è più di moda! Cosa vuol dire investire sui giovani? Io come padre ho investito sui miei figli ora cercheremo di investire sui nipoti, finché il "toscano" non farà fuori i nostri risparmi dovuti a lavoro, impegno, sacrifici, niente ferie, poche pizze e altro! Altro che privilegi signor Kaiser. Provi a fare famiglia e vedrà cosa sono i privilegi della CASTA, dei Banchieri, dell'Alitalia, dei giornalisti dell'Unità mantenuti dai cittadini...e altro. Ricostruire cosa? Forse il PCI dei Soviet? Amen.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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