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Riceviamo da Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale di Vicenza una nota ufficiale in relazione alle polemiche sulle firme degli stranieri residenti a sostegno dei candidati sindaci Otello Dalla Rosa, Jacopo Bulgarini d'Elci e Giacomo Possamai per le primarie del Partito Democratico. "Ce lo ricordiamo tutti - esordisce il portavoce del M.I.S. - il vice-sindaco Bulgarini presiedere con orgoglio la prima riunione del "Consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri di Vicenza."

"Ricordiamo - continua Deghenghi - anche la soddisfazione sua, di Achille Variati e della sinistra plaudente, per aver creato tale organo pseudo-istituzionale, destinato ad aumentare la partecipazione politica degli stranieri residenti nel comune, a dar peso alla loro opinione. E adesso, con le primarie PD, che le firme degli stranieri residenti a sostegno dei candidati dovrebbero effettivamente contare qualcosa, ora che questi nostri concittadini potrebbero veramente dire la loro? Giunge notizia che da parte di due candidati, Possamai e lo stesso Bulgarini, il gradimento non sia proprio elevato. Inclusione degli stranieri a corrente alternata, dunque?"
"In realtà, i grandi discorsi di sinistra, ideologici, di certi personaggi sull'inclusione e sulla rappresentanza da concedere di diritto agli stranieri in città - conclude la nota del M.I.S. - si rivelano, di fronte a questi episodi, come slogan ipocriti ed immani fandonie. Nei giochi per scegliere il candidato sindaco del Partito Democratico e del centro sinistra in città, le firme dei concittadini stranieri non contano, non sono regolari, danno fastidio. Bell'esempio di inclusione, proprio da parte di chi, a chiacchiere, se ne dichiara paladino. Siamo ansiosi di sentire un commento ufficiale anche da parte del "Consiglio degli stranieri di Vicenza" (anche per averne un segnale di esistenza in vita) su questa incresciosa situazione."