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Pomigliano: i diritti non si barattano

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 23 Giugno 2010 alle 12:00 | 0 commenti

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Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della sinistra - PdCI-PRC - L'accordo-ricatto di Pomigliano cancella i diritti inalienabili di ogni cittadino in nome del "dio mercato". In quell'accordo non c'è nulla di moderno. C'è, forte, la volontà di sfruttare i lavoratori e di cancellare in un colpo solo i diritti conquistati con dure lotte e sacrifici.
L'accordo ultimativo della FIAT è un vero e proprio ricatto.

In cambio di lavoro prevede:
· un sistema di sanzioni nei confronti di sindacati, RSU, singole lavoratrici e lavoratori che, di fatto, cancella il diritto alla contrattazione collettiva;
· di punire chi sciopera anche con il licenziamento;
· di non pagare il trattamento di malattia previsto a suo carico;
· di derogare al riposo di almeno 11 ore previsto per legge da un turno all'altro;
· di ridurre le pause in catena di montaggio;
· di prevedere lo straordinario obbligatorio (che passa da 40 a 120 ore) comandato dall'azienda a sua discrezione, anche durante la pausa mensa o nei giorni di riposo.
E così via, aumentando i ritmi, riducendo i diritti, trasformando i lavoratori in "pezzi di un ingranaggio" che serve solo a produrre profitto. Lavoratori-robot, macchine che devono comunque ringraziare il padrone che concede loro di lavorare. E qualcuno ha il coraggio di chiamare "modernità" tutto questo.
Anche se vogliono farla ricadere sulla FIOM, la responsabilità di quello che succederà a Pomigliano è comunque dei padroni della FIAT, della loro arroganza. Sono loro che, volendo imporre un vero e proprio ricatto mascherato da accordo umiliante, di fatto puntano una pistola alla tempia dei lavoratori. Lo fanno perché si sentono forti e sanno di poter contare su un governo a loro servile. Dopo aver creato le condizioni per l'aumento della disoccupazione, chiedono a gran voce maggiore "produttività" e la vogliono raggiungere con lo sfruttamento del lavoro altrui.
La Fiom ha fatto bene a non accettare il ricatto e a non firmare la proposta della Fiat
Noi condanniamo con fermezza le posizioni del governo, di confindustria, di CISL, UIL e UGL. Ma ugualmente condanniamo la posizione di un'opposizione parlamentare che è troppo timida e servile nei confronti delle imposizioni di Marchionne. Per troppi esponenti del PD (da Letta a Veltroni, dal piemontese Chiamparino al veneto Bottaccin) cancellare i diritti costituzionali è diventato "inevitabile". E così senza opposizione in Parlamento passeranno nuove "riforme" che colpiranno i lavoratori e i pensionati. Un poco alla volta, lentamente, pacatamente, "veltronianamente" ci troveremo a vivere in una società sempre più ingiusta. Ma la dovremo subire senza protestare perché, ci dicono, non c'è alternativa al ricatto della FIAT e dei padroni.
Noi non ci stiamo.
Ogni democratico dovrebbe aprire gli occhi, alzare la testa, informarsi e informare su quello che sta succedendo a Pomigliano e in tutta Italia. È non solo utile ma necessario appoggiare la lotta della FIOM per costringere la FIAT a non violare diritti costituzionali, a riaprire le fabbriche in Italia e rispettare le leggi e i contratti nazionali in vigore. Ne va della libertà di ognuno di noi. Per questo il 25 giugno siamo al fianco di CGIL e FIOM, in piazza per lottare uniti. Solo con la determinazione necessaria senza baratti né compromessi si difende il lavoro.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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