Peroni (Pd): "Ora sostegno attivo alla giunta"
Lunedi 26 Luglio 2010 alle 09:05 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 196 in distribuzione ora scaricabile anche da questo sito e su cui c'è anche l'intervista all'altro neo segretario del PdL, Bruno Carta.
Il giovanissimo segretario eletto a inizio luglio spiega come dare vita ad un partito mai davvero decollato. E approva eventuali ingressi nella maggioranza di Udc e lista Cicero
Reduce da cinque mesi immerso nella caliente movida di Madrid - cosa che non gli ha impedito di dare vari esami tutti passati molto bene, lui che studia diritto dell'integrazione europea all'università di Padova - il 23nne neo-segretario del Partito Democratico vicentino Enrico Peroni è già molto adulto per la sua età .
Ha una buona capacità di rispondere alla democristiana, sa già essere sufficientemente ecumenico per non urtare le diverse sensibilità coesistenti nel partito (lui è gay e ha fondato nel 2006 l'associazione Aletheia, di conseguenza «il registro comunale sulle coppie di fatto? non sarei contrario», che è come dire che non è una priorità ) e dalla Spagna zapaterista sa discernere molto razionalmente il positivo e il negativo («la voglia di vivere della gente, che però diventa individualismo ed edonismo a volte eccessivi»).
Il Pd berico ha un problema: non esiste. Che si fa?
Deve fare le seguenti cose: diventare un attore politico e sociale vero attraverso le cosiddette cellule di partito. In pratica prendere l'elenco dei votanti alle primarie, i nostri simpatizzanti, e suddividerlo per i 50 militanti della città , le sentinelle sul territorio; secondo, non deve mai diventare alternativo all'amministrazione che è quasi un monocolore Pd ma deve fare da supporto in termini di idee e proposte; terzo, proseguendo un processo già avviato spontaneamente, istituire in modo sistematico assemblee di quartiere organizzate dal partito che facciano da tramite fra cittadini e amministrazione. Infine, creare commissioni a progetto, gruppi di lavoro che poi avranno una valutazione finale.
Tutto ciò sperando che l'immagine disastrosa del Pd nazionale non continui a essere un handicap.
Il mio progetto prescinde dalle filosofie autocelebrative o all'opposto autoflagellanti che il partito ha a livello nazionale. Il Pd di Vicenza sui temi nazionali farà attività di concerto col livello regionale e provinciale ma non parlando di organizzazione interna ma dei problemi concreti come la crisi economica.
Non pensi di essere il classico giovane mandato avanti, cioè allo sbaraglio, dai maggiorenti che tirano le fila?
Lo sapevano tutti che volevo impegnarmi come segretario da tempo, e in questi mesi passati in Spagna sono stati molto pochi quelli che ho sentito. Non c'è un disegno che mi vede come una marionetta. Mi sono candidato da uomo libero e finirò il mio mandato da uomo libero.
Il Pat e le intese edilizie coi privati prefigurano una crescita che non pare giustificata dalla demografia e una certa preferenza per alcuni poteri forti economici, soprattutto per il nuovo commerciale-direzionale intorno al nuovo stadio a Vicenza Est. Che ne pensi?
Il Pat dell'assessore Lazzari è equilibrato perché punta sul riuso delle aree dismesse, e a fronte di una previste crescita della popolazione c'è una crescita del verde. Poi, parliamoci chiaro, non puoi dare servizi sociali senza soldi, e i soldi vengono anche dagli oneri di urbanizzazione per nuove costruzioni. Quanto ai poteri forti, mi fido totalmente degli amministratori, nel senso che secondo me questa preferenza non c'è.
A leggere certe condizioni capestro dell'intesa nuovo stadio, una certa simpatia pare esserci. Ma andiamo avanti. Tu sei giovane, farai qualcosa per promuovere il sottoutilizzatissimo servizio internet gratuito in Piazza dei Signori e in Piazza Matteotti?
Non solo sarà una prossima campagna del Pd e della sezione giovanile del partito che aveva promosso gli hotspots, ma dico di più: faremo campagne per mostrare i risultati positivi dell'amministrazione su altri temi, come Aim, il Parco della Pace, le asfaltature.
Per essere confermato nel 2013 il sindaco molla definitivamente la sinistra e vira al centro anzi a destra pensando ad imbarcare l'Udc con Pecori e la civica dell'ex An Claudio Cicero. Approvi?
Se c'è un ampliamento della maggioranza non c'è un cambio del nostro programma politico, a cui invece i nuovo arrivati devono aderire. E poi il patto con queste forze deve coinvolgere i partiti, proprio in vista delle elezioni comunali del 2013. Il Pd dovrà essere il fulcro di una grande alleanza civica progressista di tutte le forze alternative a Lega e Pdl.
Ma Cicero, l'uomo che ha gestito la vicenda Dal Molin per conto del centrodestra: pure lui dentro?
Cicero si è astenuto su quasi tutte le delibere in questi anni.
Vuoi dirmi che non è più di destra?
Può essere. Chiedilo a lui.
Parco della Pace: vittoria o sconfitta?
Vittoria. Si è risanata una ferita con un messaggio di pace e ambiente. E poi si sapeva fin dall'inizio che era impresa impossibile evitarla, questa base.
Quindi Variati e il Pd a Vicenza hanno cavalcato una protesta che sapevano perdente?
L'obbiettivo è sempre stato ottenere il massimo per Vicenza.
Caso Canceeto: il Pd è per la sicurezza poliziesca o per far vivere la città senza troppi divieti, sta con l'assessore Dalla Pozza o con l'assessore Moretti?
Partiamo dal fatto che quando si parla di rumore, feste, musica e giovani bisogna tener conto di chi abita intorno. A Madrid ho visto pisciare sul portone della casa dove vivevo, ma lì nessuno protesta. E' una questione culturale: Vicenza è una città piccola dove la qualità della vita è collegata alla tranquillità . Bisogna trovare mediazioni fra gestori, giovani e residenti, e questo deve farlo il Comune. Nel 2009 è stata fatta più di una riunione coi gestori dei locali del centro, alcuni si sono attrezzati, altri no. Con Fabio Casarotto del Canceeto si è voluto dare un esempio. Ma tutto questo riporta alla necessità di spazi pubblici giovanili. In ogni caso, occorre un costante patto fra locali, ragazzi e residenti garantito dal Comune, e sono sicuro che l'assessore alla sicurezza e l'assessore alle politiche giovanili opereranno in questo senso di comune accordo.
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