Percorso naturalistico risorgimentale ai piedi dei Colli Berici, domenica l'inaugurazione
Venerdi 8 Aprile 2011 alle 16:30 | 1 commenti
Comune di Vicenza  - Grazie all'iniziativa degli alpini di Campedello in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Passeggiare alle pendici dei Colli Berici alla scoperta degli eventi storici vicentini dal 1848 al 1945, dei luoghi vissuti dal Fogazzaro, dell'ambiente floreale e della religiosità popolare del luogo.
È quanto offre il sentiero lungo poco più di 7 chilometri che da Campedello sale verso Monte Berico per scendere poi in Riviera Berica e che verrà inaugurato domenica 10 aprile con ritrovo alle 9.30 davanti alla filiale di viale Margherita 115 della Cassa rurale ed artigiana di Brendola. Ci saranno tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia: dai promotori, il gruppo Alpini di Campedello, allo sponsor principale, la Cassa rurale ed artigiana di Brendola, passando per gli sponsor tecnici, "Flying design" e "Adesso Web!". Saranno presenti anche gli assessori del Comune di Vicenza Ennio Tosetto (lavori pubblici) e Antonio Dalla Pozza (verde urbano) in rappresentanza dell'amministrazione comunale che ha appoggiato l'iniziativa, approvando a gennaio il progetto presentato dagli alpini e sostenendolo con un finanziamento di 3 mila euro. Hanno inoltre contribuito all'iniziativa Aim Valore Città , il gruppo Fidas donatori sangue di Campedello, il Museo del Risorgimento di Vicenza, e il comitato "Vicenza-Italia 150°" coordinato dal consigliere comunale delegato ai festeggiamenti per l'anniversario dell'Unità d'Italia, Marco Appoggi.
Il percorso, che attraversa anche proprietà private, parte da Porta Monte (piazzale Fraccon) e utilizza la pista ciclopedonale Casarotto fino alla località Gallo, per proseguire poi lungo via della Rotonda. Da lì prosegue costeggiando l'oasi didattica della Valletta del Silenzio di proprietà del Comune di Vicenza, che si estende su un'area di 33.400 metri quadrati. Proseguendo per via Pergoletta, oltrepassata la roggia Ariello, il sentiero gira in una stradina privata per salire verso alcune aziende agricole e il colle di Monte Bella Guardia, dove si svolsero i fatti cruciali della battaglia del X giugno 1848. Seguendo la dorsale berica, il percorso scende verso il santuario di Monte Berico per poi salire verso Villa Guiccioli, passando così davanti al cenotafio eretto in ricordo dei caduti austriaci del X Cacciatori da campagna. Raggiunto il santuario il percorso scende verso la città passando per le 150 arcate dei portici del Muttoni e arrivando alla spianata del Cristo. Da lì il cerchio si chiude ritornando verso villa La Rotonda.
Grazie al finanziamento della Cassa rurale, gli alpini hanno potuto corredare il percorso di dieci bacheche che illustrano in sette tappe la storia del luogo, specie dal punto di vista risorgimentale, ma anche i suoi aspetti naturalistici, religiosi e architettonici. Fatti storici importanti, del resto, hanno coinvolto fortemente le varie località attraversate dal percorso, sia nel periodo risorgimentale, sia nei due conflitti mondiali, al punto che gli eventi del 1848 e della seconda guerra mondiale hanno attribuito al Comune di Vicenza due medaglie d'oro al valor militare.
Le bacheche inoltre sono dotate del codice QR ("Quick response", risposta rapida) che, attraverso codici a barre bidimensionali leggibili dai telefoni cellulari, possono fornire ai passanti ulteriori informazioni in italiano, inglese e tedesco.
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