Per Monti siamo maturi ... Ma lui ci fa marcire
Lunedi 9 Aprile 2012 alle 11:49 | 0 commenti
Giorgio Langella, Segretario provinciale PdCI FdS Vicenza - A Gerusalemme, dopo la Messa di Pasqua, Mario Monti ha detto che le nuove regole contenute nella cosiddetta "riforma del lavoro" rendono "il mercato del lavoro molto più flessibile a beneficio delle imprese".
Ed è soddisfatto. Sta raggiungendo gli obiettivi che gli avevano dato i potenti che gli hanno "affidato" il governo. I lavoratori dovranno essere meno tutelati, avranno sempre meno diritti, saranno più ricattabili ... e andranno in pensione sempre più vecchi ("abbiamo elevato l'età pensionabile a 67 anni" gongola Monti).
Monti è proprio contento. Ha fatto tutto per il profitto dei propri padroni. Ma il presidente del consiglio è anche soddisfatto perché, come sostiene, il consenso di cui gode "è calato solo di poco". Secondo lui gli italiani si dimostrerebbero, così, più maturi.
Monti fa le cose che avrebbe voluto fare Berlusconi. Dice le cose che diceva Berlusconi. Fa pagare la crisi a chi vive del proprio lavoro o della pensione. "Regala" tasse e sacrifici ai cittadini onesti e non prevede nessuna patrimoniale per chi ha accumulato enormi ricchezze con la speculazione e lo sfruttamento. Ha l'impudenza di dire che queste misure sono "eque". Non è così. Non lo sono neanche se vengono condivise e votate dai maggiori partiti che siedono in parlamento (PDL, UDC, PD).
Di fronte a queste misure ci si dovrebbe ribellare e pretendere di tornare presto alle urne. Che siano i cittadini a decidere del proprio futuro e non qualche padrone o qualche sondaggio ben indirizzato.
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