Per giro d'Italia Villanova Tosi, Nicolai, Preto: un groupage che sarebbe stato meglio evitare
Lunedi 30 Gennaio 2012 alle 00:12 | 0 commenti
Ieri mattina avevo appena terminato di sfogliare la cronaca del GdV di domenica 29 gennaio per cercarvi, invano, qualcosa sull'annuncio ufficiale del congresso del Pdl provinciale, apparso da venerdì sul sito del partito, o sull'appello per la "pura e semplice" celebrazione del processo Marlane Marzotto che vede una certa signora Margherita Hack come prima firmataria in un sempre più lungo e corposo elenco di nomi della cultura, della società e della politica italiana (ci sono, invero tra i pochi di Vicenza, anche il prof. Renato Ellero, e, perdono, l'immeritevole sottoscritto).
Avevo cercato, ma sempre inutilmente, una qualche nota, anche nelle pagine della provincia, sul convegno a Nanto sui presunti rifiuti tossici ferrosi sotto la Valdastico sud e sulle indagini connesse dell'antimafia di Venezia, di cui in Italia hanno parlato tutti a partire da L'Espresso e dalle Tv nazionali. Non volendo, mai, essere nei panni dei colleghi del GdV, sicuramente pronti a soddisfare, se qualcuno gliene desse la possibilità (libertà ?), la mia curiosità (ma, penso, anche di tanti altri) su quei temi, e non solo, sono passato alle pagine sportive per distrarmi. Ma subito mi balza all'attenzione un articolo, per le foto dei suoi protagonisti che lo illustrano: "Il Giro d´Italia vicentino ha ufficializzato la sua squadra dopo una lunga serie di incontri.", esordiva Antonio Simeone, il collega de Il Giornale di Vicenza nel suo annunciare che sono iniziati gli sforzi per riportare in città una tappa della corsa rosa (nella foto Sirotti l'arrivo della tappa Meda Vicenza del 1996). "Sarà Stefania Villanova a guidarla, affiancata da Umberto Nicolai, nella veste di vicepresidente - continuava -. Stefania Villanova Tosi (è la signora di Flavio Tosi, e diciamolo apertamente, coraggio! ndr), Capo di Gabinetto dell´Assessorato alla sanità del Veneto, è stata scelta come presidente della società (Asd) che avrà il compito di portare il Giro d´Italia a Vicenza dopo 18 anni. A completare sono ... Danilo Preto, noto manager, il commercialista Ruggero Cortese ..." E l'articolo prima di altri dettagli proseguiva con una dichiarazione della signora Tosi :" sia la Regione che il Comune saranno ben lieti di poter offrire il loro contributo per raggiungere questo obiettivo ...". Bello, direte. Certo. Ma...
Ho conosciuto un anno fa, prima di nome, poi di persona, la signora Villanova Tosi (un riferimento per il dg regionale della sanità , Domenico Mantoan, e non solo per lui) per le sue attività di beneficenza, tra cui la raccolta di 40.000 euro per gli alluvionati con una cena per 700 amici pagata tutta da aziende sponsor, sicuramente, credo, non fornitrici del settore sanità della regione, e lo spettacolo col Circo Orfei per Carpediem contestato dagli amici degli animali così tanto che anche Variati ha pronunciato il solito: "io non c'entro". Conosco da sempre, per i miei 15 anni nel volley di vertice, il più sempiterno di me Umberto Nicolai, Presidente del Coni, Assessore allo sport, ex responsabile sport della scuola vicentina, nonché noto appassionato e "compro vendo" di mobili di antiquariato, amico, tra gli altri, di un uomo di vertice del Pd Veneto, Angelo Guzzo, sponsor economico storico proprio del Coni con Latterie Vicentine, in cui si occupa di marketing, nonchè da tempo presidente di Acque Vicentine ("mai politici nelle controllate!" promise il Variati elettorale a cui il quaquaraquà Meridio ha suggerito di leggere Sciascia anche per se stesso), nonché sordo a tutte le richieste di chiarimenti da noi fattegli sui suoi legami e intrecci. Ma questa deve essere una caratteristica nel Dna dei "trissiniani", intesi come frequentatori di Palazzo Trissino e dintorni. E conosco ancor di più, perché per anni ha sottoscritto per conto essenzialmente di Sisa importanti contratti di sponsorizzazione del volley, Danilo Preto, manager e imprenditore in varie attività oltre che braccio destro (o viceversa, dicono alcuni) di Sergio Cassingena, presidente del Vicenza Calcio, prima e dopo di lui.
Danilo Preto si sarebbe dimesso dal Cda della Fondazione del Teatro di Vicenza per l'uscita di Sisa dalla stessa fondazione (ma questo non risulta ad oggi nel sito ufficiale così come non risultano, potere della trasparenza pubblica, gli ingressi di Marco Zocca e Giannino Boarina che la Regione aveva messo al posto di Fausta Bressani e Maria Teresa De Gregorio come reso noto il 21 dicembre dal GdV) e, pur conservando, per quanto noto, interessi e legami paralleli al Vicenza, come il Centro Tecnico di Isola Vicentina, si è dimesso dalla carica di presidente biancorosso, anche, si dice, per evitare indesiderati turbamenti per l'inchiesta da tempo in corso sui suoi presunti legami col clan dei Lo Piccolo, di cui ha riferito sempre e inizialmente Il Giornale di Vicenza. Ora si sa che chi scrive è indagato per questioni attinenti alle sponsorizzazioni del volley su cui dal 2009 sono stato, sono e sarò pronto a rispondere, anche pubblicamente, come tutti ben sanno, a partire dagli inquirenti.
Che c'entra questo con la perplessità che ha generato in me la notizia del "groupage" pro giro d'Italia a Vicenza di Villanova Tosi, Nicolai, Preto? Tempo fa, riprendendo un pour parlèr del 2008 che era anche un sogno personale (l'ipotesi di un manager - consulente sportivo per la gestione economica degli impianti sportivi) dissi nel suo ufficio a Palazzo Trissino a Variati, durante un lungo colloquio con lui sull'indipendenza dei mezzi che dirigo, che neanche era il caso di riprendere in considerazione il progetto per non permettere che alcun dubbio, legato alla fase inquirente su di me, ricadesse sull'Amministrazione per il cui successo, tra l'altro, mi ero fiduciosamente speso (pur con le ben note e successive delusioni). Questioni di opportunità , gli dissi, oltre che di lealtà , anche se, ripeto, sono stato, sono e sarò un libro aperto da leggere al riguardo.
Ma allora, posto che Danilo Preto avrà i miei stessi convincimenti sui suoi comportamenti pre e post indagini, perché Villanova Tosi e Nicolai non accettano gli analoghi consigli di "rinuncia" alla possibile collaborazione che "il manager" e imprenditore, notoriamente capace e anche sempre attento agli interessi che cura, avrà sicuramente dato a loro stessi?
Io, pur avendo potuto fare altre cose, magari meno, che so, stressanti, dirigo dei media, privati, su cui nessun altro ha potere decisionale e "finanziario" e per i quali giorno per giorno lavoro mettendo a continuo rischio, nel piccolo del mondo VicenzaPiù, la mia tranquillità per le battaglie, giuste o sbagliate che siano, che portano avanti. Con decisione, pari alla serenità , che il conoscere me stesso e la mia storia mi dà .
Ma lei, signora Villanova, Capo di Gabinetto dell´Assessorato alla sanità del Veneto e moglie del sindaco di Verona, Flavio Tosi, e lei professor Umberto Nicolai, assessore allo sport e presidente del Coni, sottoponete al rischio del dubbio dei cittadini anche le istituzioni che servite in nome degli stessi cittadini per una tappa del giro che sarà pure promossa da una "asd" (Associazione sportiva dilettantistica, ndr) come diceva il collega del Gdv ma intorno alla quale gireranno in due giorni non indifferenti interessi economici.
Anche non facendo distinguo tra le diverse tipologie di indagini (ipotetici favori a sponsor, in un caso, ai Lo Piccolo, nell'altro) e pur presumendo l'innocenza o, almeno, la buona fede per tutti, perché Villanova Tosi e Nicolai dovete alimentare altri dubbi in una città e in una regione che, nel pubblico, dai dubbi è sempre più dilaniata?
Io, questo è certo, ho detto no ad ogni ipotesi di vicinanza al pubblico.
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