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Pedemontana Veneta, le prese di posizione della maggioranza e dell'opposizione dopo il parere di ANAC

Di Note ufficiali Giovedi 7 Dicembre 2017 alle 18:40 | 0 commenti

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Vediamo ora le prese di posizione di Luca Zaia, presidente della regione Veneto, e quello delle opposizioni sul parere reso noto oggi 7 dicembre dall'ANAC relativo al Terzo Atto Convenzionale per la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta. Iniziamo dal leader leghista che sostiene il suo operato con queste parole di soddisfazione: "Avevamo detto che sulla questione Pedemontana ci saremmo mossi con la massima trasparenza e coinvolgendo tutte le Istituzioni dello Stato: il parere dell'Autorità anticorruzione è il suggello più importante a questa impostazione che avevo voluto imprimere alla vicenda."

"Innanzitutto ringrazio il dott. Raffaele Cantone per averci consentito di concludere in modo positivo un percorso sicuramente complesso, cominciato quando, con la mia Amministrazione, ereditammo questa opera viaria strategica con tutti i suoi problemi e le sue incertezze - prosegue Zaia - si completa pertanto un percorso progettuale che ora trova l'approvazione anche di uffici, come l'Anac, non certo abituati a fare sconti a nessuno."

"Anac conferma con estrema chiarezza la bontà dell'impostazione del Terzo atto convenzionale e quindi degli interventi contrattuali e convenzionali decisi nei mesi scorsi - riprende il Presidente del Veneto -. Una relazione che, a dispetto di chi vuole cercare soltanto negatività, esprime una serie di positività evidenti che io voglio cogliere, sottolineare, rendendo atto alla professionalità del Presidente Cantone e dei suoi collaboratori."

"Ci sarà ancora lavoro da fare, aggiustamenti da compiere, criticità da superare che con lucidità l'Anac ci segnala- conclude Zaia - ma ora possiamo dire di aver attraversato uno di passaggi fondamentali per dare certezze ai territori e alle maestranze di quell'opera che cambierà la logistica di uno dei distretti industriali più importanti d'Europa.

Di parere opposto la senatrice Laura Puppato del Partito Democratico che così commenta: "Un aumento del contributo pubblico inammissibile che ha falsato la concorrenza, con impiego di risorse sbilanciato sulle finanze pubbliche e un ritardo ingiustificabile nei lavori, che non ha portato ad una revoca del mandato al promotore del project Sis come sarebbe stato obbligatorio stante il codice dei contratti; tutto ciò è quanto da mesi sto denunciando, inascoltata. Per concludere la strada, obiettivo prioritario per cui abbiamo manifestato anche recentemente con tutto il PD, era necessario avere il coraggio di cambiare rotta quando era possibile farlo, evitando di indebitare i Veneti per i prossimi 40 anni, tra l'altro per una strada indispensabile, ma che doveva vedere pedaggi gratuiti per i residenti."

"Non deve ingannare - evidenzia l'esponente dem - l'unico apprezzamento contenuto nella lunga fila di contestazioni di ANAC, che porteranno la procura della Corte dei Conti a doversi occupare della vicenda, infatti la gestione diretta dei pedaggi da parte della Regione, in realtà è la drammatica conferma che tutto il rischio di impresa è ora nostro. Mentre il privato gongola grazie alle incapacità sovrapposte di Galan-Zaia, non metterà fondi propri ed ha la garanzia che i bond non saranno coperti dai volumi di traffico (rischio d'impresa) ma dalla Regione con la tassazione generale. Al danno si assomma la beffa, visto che il progetto originale prevedeva il pedaggio gratuito per i residenti, mentre ora dovranno pagare tutti - ha continuato Puppato - le stime stesse di traffico, ANAC le ritiene troppo ottimistiche, quindi nel dire che la Regione gestirà il pedaggio, si sta già prefigurando una perdita economica futura che pagheranno i nostri figli."

"Non posso non sottolineare ancora una volta quello che ANAC ha detto chiaro e tondo e che è sotto esame anche da parte della Corte dei Conti, ovvero che l'idea di costruire, tramite project financing, una strada a percorrenza veloce che togliesse traffico dal centro dei comuni e collegasse le province di Treviso e Vicenza alle arterie autostradali si è definitivamente arenato, per incapacità certa di chi ha per 15 anni raccontato frottole. Alle fanfare tante volte suonate in 1000 inaugurazioni ora si contrappone l'ennesimo fallimento della classe politica Veneta, sotto inchiesta per incapacità come nel peggiore Sud Italia tanto vituperato", ha concluso.

Dello stesso avviso In una nota congiunta, i consiglieri regionali Andrea Zanoni (PD) e Cristina Guarda (AMP), che commentano così "la Deliberazione pubblicata oggi dall'ANAC e inviata alla Procura della Corte dei Conti, in cui sono evidenziate le criticità relative all'iter per la realizzazione dell'infrastruttura": "Troppi fondi pubblici, ben 300 milioni, pericolo di falsare la concorrenza, rischio sbilanciato a sfavore del committente, ovvero la Regione. Sulla Superstrada Pedemontana i nodi stanno venendo al pettine e a dirlo adesso non è l'opposizione, ma Raffaele Cantone, presidente dell'ANAC - Autorità Nazionale Anticorruzione."

"Una delibera in cui, inoltre - spiegano gli esponenti della minoranza - si giudica non ammissibile un ulteriore slittamento dei lavori, con conclusione al 30 settembre 2020, e si chiede di riesaminare la stime dei volumi di traffico, che potrebbero non essere realistiche."

"Adesso - continuano i consiglieri regionali - la palla passa alla Procura della Corte dei Conti di Roma che da due anni sta indagando e che entro fine dicembre dovrebbe esprimersi. Siamo soddisfatti perché finalmente verrà fatta piena luce su quanto sollecitiamo da tempo, non da ultimo in Commissione e Consiglio, nel marzo scorso."

"Dubbi, questi - puntualizzano Zanoni e Guarda - che sono gli stessi espressi dalla massima Autorità Anti Corruzione."

"Ricordo - conclude Andrea Zanoni - che tre mesi fa avevo trasmesso un esposto, sottoscritto assieme alla senatrice Laura Puppato, direttamente a Cantone, in cui evidenziavo le troppe ombre relativamente alla terza convenzione con Sis. Evidentemente, ci avevamo visto giusto."

Così invece si esprime il consigliere regionale Piero Ruzzante (Articolo UNO - Mdp): "Zaia dovrà rivedere stime dei flussi di traffico della Pedemontana: è quanto chiede l'Anac, confermando quello che abbiamo sempre sostenuto. Ma il documento dell'Autorità nazionale anticorruzione individua altre criticità nell'iter della Pedemontana: l'incremento del contributo pubblico "non appare ammissibile", ci sono problemi legati alla concorrenza e lo slittamento del termine dei lavori a fine 2020 è anche quello "non ammissibile"".

"Noi di Articolo UNO ci siamo opposti da subito al regalo ai privati, 300 milioni di euro per i quali è stata introdotta la Zaiatax - l'addizionale Irpef poi cancellata con un clamoroso dietrofront facendo ricadere la spesa sulla fiscalità generale, con due mutui che verranno pagati da un'intera generazione di contribuenti veneti. Cantone lo scrive chiaramente, informando la Corte dei Conti: il contributo in termini di risorse è sbilanciato a sfavore del soggetto pubblico, che ad oggi mette il 40% dell'investimento. Penso che potrebbe leggersi anche come un'ipotesi di danno erariale. Felice di non averla votata, come non voterò il bilancio, anche perché se le affermazioni di Cantone dovessero essere confermate qualcuno dovrà pagare."

Vediamo ora le parole della consigliera regionale Giovanna Negro (Veneto del Fare)."Tutte le perplessità che abbiamo esternato nelle sedi politiche e mediatiche erano esatte, ma oggi non siamo solo noi ad affermarlo, perché quanto riportato dalla delibera ANAC, a firma del presidente Raffaele Cantone, certifica nero su bianco tutte le problematiche che l'operazione ‘aumento di capitale pubblico della Regione Veneto' per i lavori della Pedemontana Veneta erano state puntualmente e preventivamente segnalate."

"Da parte nostra - sottolinea la consigliera - non c'è certo soddisfazione per questa conferma da parte di ANAC, bensì preoccupazione, da una parte per il proseguo dei lavori, dall'altra in ordine alle finanze della Regione del Veneto."

"Dopo l'approvazione del DEFR - conclude Giovanna Negro - chiediamo una sospensione dei lavori consiliari. Prima di discutere in merito al bilancio 2018, sarebbe opportuna una specifica seduta straordinaria del Consiglio regionale del Veneto in merito ai rilievi sollevati da ANAC."

 

 

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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