Pedemontana Veneta, i pareri di Andrea Zanoni e Cristina Guarda dopo l'incontro con il ministro Delrio
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 16:32 | 0 commenti
Consiglio regionale del Veneto
“La situazione di stallo della Superstrada Pedemontana Veneta è stata al centro dell’incontro odierno a Roma tra una delegazione di consiglieri regionali, deputati e rappresentanti del territorio e il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio†Lo comunicano in una loro nota i consiglieri regionali Andrea Zanoni (Pd) e Cristina Guarda (AMP) che hanno fatto della delegazione che ha incontrato il ministro assieme i parlamentari del Partito Democratico Roger De Menech e Filippo Crimì.Â
“Nel corso dell’incontro – hanno spiegato i partecipanti – abbiamo illustrato al ministro quelle che sono le principali preoccupazioni del territorio relative alla grave situazione della Pedemontana Veneta: cantieri fermi da settimane con aziende non pagate, viabilità in difficoltà con forti disagi per i cittadini a causa dei lavori in corso, espropriati che da anni attendono di essere risarciti. Inoltre sono stati evidenziati i problemi relativi alla gestione e al finanziamento dell’opera come l’assenza del closing finanziario ovvero l’incapacità di SIS di far fronte al piano economico, e poi una gestione commissariale carente su troppi fronti, così come evidenziato ripetutamente dalla Corte dei Conti, ed un concessionario (SIS) che è in grave difficoltà ed incapace di terminare anche altri cantieri di infrastrutture in fase di realizzazione (vedi caso Palermo)â€. Il ministro ha confermato ai partecipanti “che il Governo, pur non essendo responsabile del relativo project financing dell’opera, ha mantenuto fede ai suoi impegni, stanziando 380 milioni di euro e, successivamente, altri 180. Viceversa, chi doveva finanziare l’opera, la SIS, ad oggi ne ha investiti circa 70†Si legge nella nota diffusa dai due consiglieri.  “Il project financing della SPV è regionale e il concedente è sempre stata la Regione Veneto che, prima con Galan nel 2009 e poi con Zaia nel 2013, ha sottoscritto una convenzione capestro che fa acqua da tutte le parti. In attesa inoltre del responso della Corte dei Conti, che ha sollevato molte pesanti critiche sulla gestione e sulle convenzioni economiche dell’opera, sarebbe opportuno porre fine alla gestione commissariale – spiegano i consiglieri - al fine di riconsiderare i troppi aspetti irrisolti a danno del territorio e dei suoi cittadiniâ€. La delegazione ha infine concordato con il ministro di mantenersi reciprocamente aggiornati sui prossimi sviluppi.
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