Pd, Poletto a Parolin: no a discriminazione per orientamento sessuale, Italia ancora clericale
Giovedi 11 Agosto 2011 alle 23:55 | 1 commenti
Riceviamo da Luigi Poletto e volentieri pubblichiamo
Torno adesso da Londra (London burning) e leggo uno sconcertante intervento di Parolin (riportato a seguire*). In tutta Europa ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale delle persone è bandita dagli ordinamenti giuridici e dai sentimenti dell'opinione pubblica e in tutta Europa alle persone omosessuali legati da relazioni affettive sono riconosciuti diritti civili ampi ed estesi.
Il problema non è secretare il dibattito su queste materie nelle pieghe autoreferenziali dei dibattiti interni del PD bensì rendere le battaglie per i diritti civili centrali nella cultura politica di un moderno Partito Progressista. A dire il vero i diritti civili in Europa sono patrimonio comune anche di molte componenti politiche moderate e liberali, ma tant'è: in Italia evidentemente il clericalismo riesce a condizionare ancora governi e forze parlamentari. Non l'opinione pubblica che ha già metabolizzato la più autentica delle verità e cioè che l'amore non conosce confini e che quello tra persone dello stesso sesso non è meno profondo, vibrante e ricco dell'amore tra persone di sesso diverso. Tutto qua.
Luigi Poletto
*Allego, una notizia apparsa sulla stampa del 6 agosto.
L'onorevole del PD Paola Concia si è sposata a Francoforte. Fiori d'arancio ecc.....
Adesso che ha coronato il sogno d'amore, speriamo la smetta di presentare disegni di Legge ad personam (a nome del PD) in difesa di non so quali diritti NEGATI. Domanda seria, è questa la Famiglia che (tutti) si vogliono formare? Sono queste le famiglie che si devono sostenere? Il PD, quando la smette di appoggiare proposte in difesa delle LOBBY omosessuali che accampano diritti di "sostegno"?
Luciano Parolin
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Mentre l? intellighentzja Democratica e Progressista discetta dei massimi sistemi e disegna scenari planetari immancabilmente proiettati verso il sol dell?avvenire (che però non arriva mai), io vedo ogni giorno questo Buon Soldato battere palmo a palmo il quartiere di VialeTrento, parlare con le persone, annotarsi tutto quel che vede e sente per poi riferirlo in Comune, animare un?associazione civica, organizzare incontri politici al Bar Clinto cui accorrono Assessori e Parlamentari.
Io non condivido le opinioni di Parolin sul tema specifico dei diritti civili ma credo anche che il quadro idilliaco tratteggiato da Gigi Poletto di una Europa ormai affrancata da pregiudizi e discriminazioni rifletta al massimo delle conquiste legislative ( il che ovviamente non è poco). Credo che ci sia invece molta strada ancora da fare per le conquiste che davvero contano, quelle delle menti e dei cuori: temo che per farlo si debba però abbandonare una certa alterigia intellettuale, il disprezzo non dichiarato ma palpabile per chi, poveretto, non ci arriva , non capisce e ,magari, è pure in malafede.
Quando la Sinistra scenderà dal piedistallo e si farà veramente carico delle contraddizioni del mondo ( che sono anche le proprie), con umiltà e rispetto anche per chi la pensa diversamente, solo allora anche i buoni soldati poseranno il fucile dei pregiudizi e dei luoghi comuni e, sentendosi comunque rispettati e non considerati dei reietti, forse accetteranno l?idea di mettersi in discussione e provare a pensare, come si dice, che "un altro mondo è possibile?.
Maurizio Thiene