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Pd, 130 amministratori votano Moretti. Puppato e Rubinato non ci stanno

Di Emma Reda Mercoledi 22 Ottobre 2014 alle 09:24 | 1 commenti

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di Al.A.*

Laura Puppato è la prima. Ed è tranciante: «Non ho ancora deciso di non candidarmi alle Primarie, piaccia o non piaccia». A ruota anche Simonetta Rubinato va giù dura: «È un attacco infame,un avvertimento mafioso di qualche prezzolato della politica». La voce circolata insistentemente in alcune segreterie del Pd e tra alcuni dirigenti a proposito di un «patto segreto» tra le due signore democratiche per garantirsi una continuità elettorale nel prossimo futuro, ieri è stata rispedita al mittente dalle interessate (Nella foto da sx Puppato, Moretti e Rubinato).

Bollata come «un tentativo vile di certi dirigenti incattiviti e incapaci di leggere il consenso» (copyright Puppato) e «l'ennesima operazione per impedire le primarie annullando ogni candidatura alternativa a quella di Alessandra Moretti» (copyright Rubinato).

E in effetti è proprio questo il punto centrale del contrasto interno al partito: secondo alcuni esponenti dei democratici Puppato e Rubinato si sarebbero accordate per concentrare i loro voti e la loro vasta rete territoriale in funzione alternativa alla candidata indicata dalle segreterie che ha invece il sostegno totale dei renziani e di una larga fetta della componente dem (ex bersaniani). A questo proposito, proprio ieri (sarà un caso?) ha cominciato a circolare un documento firmato da centotrenta amministratori locali di tutte le province a sostegno dell'europarlamentare vicentina. «Abbiamo a cuore le sorti del Pd, ma ancora di più le sorti del Veneto - scrivono i sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali, i segretari provinciali, di circolo e i dirigenti del partito -. Queste elezioni sono un'occasione che non possiamo lasciarci sfuggire. Ma per raggiungere questo obiettivo serve un candidato che sia in grado di incarnare la svolta: per questo crediamo che Alessandra Moretti sia la persona giusta». Secondo gli amministratori che la sostengono, Moretti ha accumulato l'esperienza necessaria facendo il vicesindaco di un capoluogo e ha dimostrato di saper intercettare il consenso di una grande parte del popolo veneto con gli oltre duecentomila voti della tornata europea. Patti o non patti dunque, ieri una parte del partito ha voluto approfittare dell'emersione del contrasto tra una parte di una segreteria territoriale e le due democratiche (da tempo considerate «outsider») per lanciare un messaggio di insofferenza verso la decisione di fare le primarie (comunque molto limitate visto che per partecipare serviranno quattromila firma su circa ventimila iscritti al Pd in tutto il Veneto) e per invitare i competitors a fare un passo indietro per concentrare tutte le energie elettorali «contro chi ha amministrato la Regione in questi ultimi vent'anni perché il Veneto non resti ostaggio della fallimentare stagione Galan-Chisso-Zaia».

«Dietro queste falsità fatte circolare appositamente vedo persone che dopo essersi auto-flagellate per 4 anni dentro le segreterie tornano vergini il quinto pronte a ricommettere gli stessi errori», attacca Puppato.

«Proprio in questi giorni ho respinto al mittente le proposte di chi, a nome dell'apparato, mi ha contattato chiedendomi di ritirare la mia candidatura così da evitare le primarie in cambio del riconoscimento di un ruolo», aggiunge Rubinato assicurando di non essere interessata a un posto in consiglio regionale e chiedendo che venga organizzata una nuova direzione regionale per chiarire le regole della partecipazione «visto che nella seduta di sabato non è stato votato nulla se non la condizione delle quattromila firme e che non è ancora scongiurato il rischio che l'apparato vincoli a condizioni impossibili le candidature alternative alla Moretti».

Per questo Rubinato ieri ha voluto chiamare in causa anche il segretario del partito Roger De Menech sperando «che prenda le distanze da questo infame attacco e si comporti da arbitro garante di tutti i candidati alla sfida delle primarie».

In attesa di sapere chi si candiderà veramente alle primarie di coalizione (i nomi saranno resi noti i primi giorni di novembre, dopo gli incontri previsti questa settimana), De Menech lancia un avvertimento ai naviganti: «Non voglio entrare nel merito di questa polemica sterile. Ma chiunque abbia tirato fuori questa vicenda è avvisato: non siamo qui per creare scandali o divisioni. Siamo qui per discutere di contenuti e di programmi per la nostra regione».

D'altra parte De Menech ricorda che il Pd in fin dei conti è un partito coerente e coeso. «Non come il Pdl spaccato in tre parti (Ncd e le due Forza Italia) e la Lega divisa e bloccata a causa degli scontri tra Zaia e Tosi»

*Da Il Corriere del Veneto


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Inviato Sabato 22 Novembre 2014 alle 21:54


PUPPATO DEFINISCE PUPPATO SUPPONENTE.

supponènte agg. [part. pres. di supporre, con accezione propria, prob. region.]. ? Che ha o rivela presunzione, sdegnosa superiorità; altezzoso e arrogante: un individuo s.; avere un?aria s.; parlare con tono s.; una critica s.; parole, frasi s.
Supponente è un termine offensivo. Non è la prima volta che senatrice Puppato offende. Pochi giorni fa è stata querelata dal sindaco di Padova, Bitonci, per offese.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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