Patto di stabilità, Cub: rispediamolo al mittente come Bologna
Giovedi 29 Marzo 2012 alle 14:31 | 0 commenti
Cub Pubblico Impiego - Vicenza - Il Comune di Vicenza non riesce a rispettare il patto di stabilità in quanto una norma assurda obbliga gli enti locali ad aggiungere alle proprie spese per il personale anche le spese del personale delle Aziende Municipalizzate, impedendo ai comuni di assumere personale sia precario che di ruolo. Alcuni Comuni, come il Comune di Torino, hanno deciso di cedere le proprie quote delle aziende municipalizzate.
Altri invece come il Comune di Bologna (vedere dichiarazione dell'assessore al consiglio Comunale di Bologna allegata) hanno deciso che, per salvaguardare i propri servizi, era indispensabile disobbedire al patto di stabilità , in quanto è una norma irresponsabile, mettendo quindi in primo piano la tutela dei servizi all'infanzia. E a Vicenza? A Vicenza invece, nonostante la gravità della situazione in molti settori (uffici tecnici, biblioteche, servizi sociali, asili, scuole d'infanzia, ecc.) non sta succedendo nulla: Variati ignora il problema, non risponde alle domande di attualità poste in Consiglio Comunale su questo argomento e si limita a fare quadrato in difesa del suo costosissimo staff. Nel settore educativo/scolastico, ad esempio, lascia campo libero al Dirigente che, forte del suo ruolo, presenta al personale -sotto ricatto occupazionale- piani di riorganizzazione del settore che riportano personale e qualità dei servizi indietro di decenni. Non solo i servizi rivolti all'infanzia sono sotto scacco: situazioni analoghe di sfruttamento del personale e di conseguente scadimento dei servizi sono all'ordine del giorno in diversi altri settori della macchina comunale. È evidente che tutto questo ai lavoratori e alla nostra organizzazione sindacale non sta bene. Il prossimo anno scolastico è alle porte e nessuna decisione politica è stata ancora presa a riguardo. Il Consiglio Comunale, a differenza di altri enti analoghi, è estromesso da ogni decisione a riguardo e anche da qualsiasi altro tipo di informazione. In questi giorni, ci sono stati consegnati dal responsabile dell'Ufficio Stipendi, i dati di spesa del personale precario che di seguito riassumiamo, e che comprendono sia i dirigenti a tempo determinato che di tutto lo staff - precario - del Sindaco: Spesa totale personale precario anno 2009 € 2.520.066,48; Quanto si può spendere nel 2012 (50% del 2009) € 1.260.033,24; Quanto pesano le spese per il personale di staff e dei dirigenti a tempo determinato sul totale di questa spesa? Spese di staff annue € 161.581,00; (sono espresse per difetto perché un addetto è stato assunto a fine anno 2011, e quindi la spesa annua è più alta di quella che ci è stata fornita): Spese per i Dirigenti a tempo determinato € 410.969,00; Totale costo Dirigenti-staff precari anno 2012 € 572.550,00; Resto "spendibile" € 687.483,00 per assunzioni di personale precario anno 2012. Da questi dati si evince che lo staff del Sindaco e i Dirigenti a termine "mangiano" metà del budget di spesa per l'assunzione di personale precario. E' questo il dato "politico" che emerge ora con chiarezza ufficiale. Questi dati non ci sono nuovi, perché "due conti" li sappiamo fare, e come sindacato li abbiamo denunciati da tempo. Il Sindaco, invece di fornire risposte serie alle preoccupazioni di utenti e lavoratori sul futuro dei servizi all'infanzia, si lamenta del fatto che tutti gli rinfacciano i costi del suo portavoce, e non va oltre. Inoltre è doveroso sottolineare che i contributi comunali alle scuole private non hanno subito tagli. È giunto il momento di farsi sentire e di coinvolgere i genitori dei bambini che frequentano asili e materne comunali che sono completamente all'oscuro di quello che sta avvenendo all'interno delle strutture comunali, alla faccia della tanto sbandierata "continuità didattica, della progettualità , della pedagogia ecc." paroloni di cui troppo spesso assessori e dirigenti si riempiono la bocca in contesti dove questi significati possono dare lustro alla loro immagine politica, ma che invece, come sta avvenendo in questi mesi, tradiscono una realtà completamente diversa. È per questo che oggi la CUB con alcuni lavoratori sarà presente in Consiglio Comunale, per assistere al dibattito richiesto dalle minoranze su questo argomento, ed è solo l'inizio di un percorso di protesta che culminerà in altre azioni di "disturbo" che saranno organizzate in simbiosi con i lavoratori e i genitori dei bambini che frequentano le strutture comunali.
CUB Pubblico Impiego - Vicenza; Maria Teresa Turetta, Patrizia Cammarata, Katia Todesca, Emilio Dalla Riva
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