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A Vicenza parchi pubblici allo sbando ma l'amministrazione Variati punta sul verde

Di Piero Zanin Mercoledi 9 Agosto 2017 alle 12:25 | 2 commenti

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Non tutte le ciambelle escono con il buco. Se da un lato le aree verdi cittadine sono in aumento, la gestione dei parchi pubblici sembra essere un problema difficilmente superabile dall'Amministrazione comunale. Fin dal suo ritorno a palazzo Trissino, il sindaco Achille Variati ha voluto imprimere un impronta green al suo governo, una scelta che, almeno in parte, si è rivelata un'arma a doppio taglio. Quando il prossimo anno i cittadini si ritorneranno al voto, Vicenza avrà, più o meno ultimati, due nuovi grandi parchi: quello nell'ex area Zambon, dove da poco sono iniziati i lavori, e il Parco della Pace. Sulle due aree gravitano pesanti incognite, ma più di tutto è l'esistente a preoccupare. Campo Marzo è un'area ancora da recuperare, Parco Querini è affollato solo dai conigli e a quello delle Fornaci serve, ancora, manutenzione. Insomma, bene ma non benissimo.

Fornaci, sia di nome che di fatto.
"La fontana io l'ho vista accesa solo all'inaugurazione" racconta Maria, un'anziana signora che  ogni giorno cerca rifugio dal caldo  nel parco di via Farini. Delle tre fontane presenti si sono, effettivamente,  perse le tracce. Oltre dieci anni fa, al taglio del nastro, il Comune annunciava: "Il parco, recintato, è dotato di un centinaio di piante, panchine, luoghi di ritrovo come un laghetto, tre fontane con giochi d'acqua, strutture ricreative come un campo da bocce, un percorso vita ed una pista da skate-board".  Spuntando la lista ad oggi solo lo skatepark è attivo.  Il prato ingiallito dal sole non viene mai annaffiato e così le piante lungo le siepi, il campo da bocce non è pervenuto, il laghetto ristagna e, appunto, le fontane non funzionano. Non sono rotte, ma attivarle, esattamente come il sistema d'irrigazione, costa troppo. A giugno di quest anno, il Comune è intervenuto. "La manutenzione di parco Fornaci è stata eseguita con interventi di vera e propria cura urbana, prestando particolare attenzione verso l'importante parco cittadino" dichiarò l'assessore Cristina Balbi mettendo sul piatto 12.949 euro per la manutenzione delle fontanelle (quelle per bere), l'acquisto di quattro nuove piante e la sistemazione dei bagni. Annaffiare il verde urbano, però, resta un optional così come la pulizia dei bagni e le famose fontane che pure avranno avuto un costo.
La situazione al Querini.
A parco Querini le cose non vanno molto meglio. Dopo i danni per l'alluvione, il verde è stato ripristinato. Il polmone cittadino, però, è quasi sempre deserto. Tolti gli sportivi, tanti i vicentini che corrono armati di cuffiette all'ombra dei viali alberati del parco, quelli della ginnastica e del Tai chi, organizzato per tutta l'estate all'interno del parco, il nulla. Per l'estate 2017 non è stato possibile nemmeno attivare il tradizionale chiosco dei gelati. Tra furti e la  bassa affluenza il vecchio gestore non ha voluto ripartire. Nelle ultime settimane ci si è messa anche la cronaca nera, con l'ennesimo accoltellamento di questa estate forse legato a questioni di droga, avvenuto proprio all'interno delle antiche mura. La sorveglianza applica le regole: niente giuoco del calcio sul prato, si potrebbe danneggiare. Il giardino però è un porto senza vele e nel sottobosco accade un po' di tutto.
Campo Marzo, una questione infinita 
C'è chi chiede l'intervento dell'esercito, chi degli alpini, chi maggiore animazione o nuove recinzioni. Qualsiasi sia la soluzione è evidente che Campo Marzo è una questione aperta, la più urgente probabilmente anche in vista delle elezioni. Inutile soffermarsi troppo sui diversi tentativi proposti dall'ottimo Stefano Dal Pra Caputo, il consigliere con specifica delega, la fotografia del Caffè Moresco recintato eppure assediato da senza tetto e tossici basta e avanza. I molteplici fatti di sangue delle scorse settimane, forse, sono una cartina tornasole troppo severa dello stato del parco che è comunque frequentato, ma il problema resta e rischia di peggiorare.
Come si garantirà la sicurezza e la manutenzione dei nuovi parchi se non si riesce a farlo con quelli che già esistono? Con che costi? E ancora, servivano davvero nuove aree verdi come il gigantesco parco della Pace?
 
 


Commenti

Inviato Mercoledi 9 Agosto 2017 alle 13:17

"Achille dei parchi": nuova denominazione assunta dal Sindaco.
Inviato Giovedi 10 Agosto 2017 alle 09:31

E' mai possibile sperperare "denaro pubblico" per un Parco della Pace, mentre la nostra gente dorme in auto ? Si può continuare ad assecondare l' EGOCENTRISMO di UN SOLO CITTADINO ?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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