Mentre Aim sposa Cgil, Cisl e Uil, le altre sigle sono sbattute fuori "house". Con D'Angelo
Giovedi 21 Marzo 2013 alle 00:59 | 3 commenti
Ieri ci era parsa strano l'annuncio di «Cgil Cisl e Uil di Vicenza nelle persone dei segretari generali Marina Bergamin, Gianfranco Refosco e Grazia Chisin», che «dopo aver appreso le dichiarazioni del Sindaco di Vicenza, Achille Variati sulle AIM, si riservano di diramare un comunicato stampa congiunto nella giornata di domani mercoledì 20 marzo 2013». E titolavamo con "Cgil, Cisl e Uil non parlano. Anzi no, lo fanno domani" il dubbio che ci tormentava dopo l'annuncio di Variati e Colla dell'uscita di Aim dalla gestione In house.
Ci chiedevamo, infatti, se i confederali fossero preoccupati dal perchè l'amministratore unico di Aim, Paolo Colla, avesse annunciato, come solo da noi riportato (perchè?), che il passo era stato concordato con loro, mentre, e da qui il rinvio annunciato ... dell'annuncio della reazione, Cgil Cisl e Uil "niente sapevano".
Oppure, ecco l'alternativa che supponevmo, all'annuncio dell'uscita di Aim dalla gestione In house la triplice aveva gioito così tanto da brindare tutta la notte prima di osannarla pubblicamente.
Nel frattempo arrivavano le proteste compatte delle altre sigle sindacali non solo per il cambio, sia pure motivato, della strategia dell'Amministrazione Variati, ma anche, e soprattutto, per il timore di essere state escluse dalla linea di comunicazione diretta riservata a Cgil, Cisl e Uil come aveva, forse incautamente, rivelato Paolo Colla.
Dopo circa 22 ore di attesa post annuncio è arrivata a sciogliere i dubbi la nota da sposini di Peynet di Marina Bergamin, Gianfranco Refosco e Grazia Chisin: «sapevamo tutto e siamo d'accordo» salvo le frasi di prammatica su salvaguardia dell'occupazione e della proprietà pubblica (della capogruppo aveva precisato Variati, non delle controllate operative, però).
E a pronunciare il sì definitivo al matrimonio (d'amore?) tra triplice e azienda, fino a poco prima accusata da (una parte di) Cgil di essere aver tradito l'anima pubblica diventando padronale e confindustriale, arrivava il comunicato di Aim, tutto baci e abbracci per Marina, Gianfranco e Chiara.
Ma perchè questi fidanzatini avevano rimandato l'annuncio di aver messo su casa insieme ancora non si sa.
Delle due l'una, ancora una volta e fino a quando qualcuno non chiarirà l'arcano anche per disinnescare le possibile proteste delle forze sindacali più radicali.
O Colla non doveva anticipare che i giochi, sia pure per il bene ... Comune, erano stati già fatti con i sindacati più rappresentativi, ma anche guidati dai vrtici meno critici con la proprietà , prima che qualcuno disinnescasse la reazione più "accaldata" degli altri, per giunta tenuti all'oscuro del cambiamento di rotta.
Oppure l'affrettato annuncio di Colla sull'amore fraterno ha spiazzato proprio i vertici confederali vicentini che ancora dovevano gestire o che volevano gestire diversamente le reazioni interne.
E questo vale specialmente per la Cgil, che ha, tra gli altri, un Massimo D'Angelo particolarmente combattivo per i suoi rappresentati della mobilità e che ha i colleghi veneziani della Filctem alle prese con l'espulsione di fatto di una manciata di operai da Aim Bonifiche a Marghera.
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