Oggi Calearo è uno dei cortigiani più vicini al sovrano. Grazie a Veltroni & c.
Sabato 7 Maggio 2011 alle 14:45 | 0 commenti
Giorgio langella, PdCI, FdS - Massimo Calearo è diventato consigliere personale di Berlusconi per il commercio estero. In pratica oggi Calearo è uno dei cortigiani più vicini al sovrano. Calearo dice che farà grandi cose con Berlusconi. Afferma che farà un'analisi su come è possibile aiutare le piccole e medie imprese a muoversi all'estero (ma non dovrebbe già saperlo visto che è un "esperto"?).
Si autodefinisce un "imprenditore prestato alla politica". È soddisfatto, contento. Ha raggiunto il suo obiettivo. Resta imprenditore e anche in Parlamento. Sostiene che delle auto blu e del nuovo stipendio che prenderà non gli interessa nulla. Lui è ricco già di suo.
Calearo viene "eletto" alla Camera nelle liste del PD (qui il manifesto con Variati, Veltroni, Calearo e Nerozzi , "il nuovo che avanza"). Poi, dichiarando di non essere mai stato di sinistra, passa all'API (il gruppo fondato da Rutelli). Infine dà vita, con Scilipoti e Cesario, al Movimento di Responsabilità Nazionale che appoggia il governo Berlusconi. Il tutto in meno di tre anni. Questo è quanto si ricorda dell'attività parlamentare di Calearo. Un percorso che dimostra un "grande travaglio" personale e intellettuale. Un percorso che lo porta all'unica cosa che lo interessa: fare gli interessi suoi e di quelli come lui. Ma non è colpa di Calearo. Lui è un padrone. E non gli interessa altro che il privilegio di classe. Calearo è sempre stato così. Ha sempre agito guardando a destra. L'errore è stato all'origine del suo "prestito alla politica", quando è stato presentato (meglio dire imposto) in una lista sedicente di sinistra. E il responsabile massimo di questo "errore" è stato Veltroni (nella foto con la 'sponda' vicentina di Variati). È bene ricordarlo.
In piena campagna elettorale, a Prato il 2 marzo 2008, Walter Veltroni affermava: "Calearo è un grande industriale Veneto, che incarna quello che è il progetto del Pd, e cioè un patto fra produttori e lavoratori per la crescita del Paese. Sento che la Sinistra Radicale parla di lotta di classe dei padroni. Noi abbiamo un'idea diversa." Imbarazzante.
Una visione politica, quella di Veltroni, disastrosa che ha contribuito in maniera determinante alla caduta del governo Prodi, ha spalancato le porte alla vittoria schiacciante della destra di Berlusconi e della Lega, usando lo slogan del "voto utile" ha contribuito ad escludere la sinistra (quella vera) dal Parlamento, ha ridotto l'attuale opposizione parlamentare a ben poca cosa. Credendo di accattivarsi la benevolenza dei padroni Veltroni ha imbarcato un padrone in un'avventura che si sapeva già come poteva finire.
Ieri, tra le migliaia di lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale promosso dalla CGIL e che hanno manifestato a Vicenza molti, certamente molti avevano votato PD e, di conseguenza, Calearo. Sono stati traditi non tanto da Calearo, quanto dalle scelte di Veltroni. Il loro "rappresentante" è, oggi, il consigliere personale di Berlusconi. Proprio un bel risultato.
Il problema è che Veltroni non è andato in Africa come aveva promesso. È rimasto in Italia. È ancora tra noi, è rimasto qui e tenta ancora di fare danni. Alle prossime elezioni cerchiamo di ricordarlo e votiamo la sinistra vera, quella che non farebbe mai eleggere un personaggio come Calearo.
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