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Nuovo stadio e poteri forti. La replica della Lazzari: "Nessun regalo"

Di Luca Matteazzi Domenica 20 Dicembre 2009 alle 10:40 | 0 commenti

Articolo pubblicato sul numero 176 di VicenzaPiù, da ieri in edicola a 1 euro e ancora più facile da trovare nei punti di distribuzione in città (elencati nel box a destra da cui è possibile scaricare anche pdf) grazie alla tiratura aumentata.

 

L'assessore Lazzari col sindaco Variati alla presentazione del PatL'assessore all'urbanistica risponde alle critiche sull'accordo con Vicenza Futura:
"C'è solo una pre-intesa, si tornerà in consiglio, e ci saranno anche parcheggio di interscambio e fermata per la metropolitana di superficie"

 

"Allora, da dove cominciamo, dai poteri forti?". L'assessore all'urbanistica Francesca Lazzari ha appena terminato una telefonata piuttosto accesa che riguarda - non c'è nemmeno il bisogno di dirlo - alcuni punti caldi del Pat. E parte subito all'attacco. "A me vengono a dire certe cose - riprende facendo riferimento proprio alle accuse di chi vede un Pat troppo sbilanciato, almeno in alcuni suoi punti, a favore di certi potentati economici -. A me che sono una donna di sinistra, di sinistra vera, non di quella demagogica e che mette la testa sotto la sabbia. Perché la sinistra vera non ha mai fatto demagogia e non ha mai nascosto la testa sotto la sabbia: al contrario, ha affrontato i problemi. Ed è questo che bisogna fare, se non vogliamo consegnare la città alla destra più becera: affrontare i problemi. E sporcarsi un po' le mani. Io non credo all'etica dei principi, credo a quella delle conseguenze". C'è poco da fare: è in una di quelle giornate in cui si stenta a tenerla a freno. Poco male, visto che uno degli obiettivi è proprio sviscerare i punti più critici del nuovo Piano di assetto del territorio appena approvato dal consiglio comunale. A cominciare da uno dei suoi progetti più ambiziosi: quello per il nuovo stadio a Vicenza Est, su cui si sono concentrate buona parte delle contestazioni.

 

Pianta Nuovo Stadio a Vicenza EstCominciamo dallo stadio e dalla Sau, (la Superficie agricola utilizzata che può cambiare destinazione d'uso). Il progetto la consuma quasi tutta, 281 mila metri quadrati su 297 mila totali a disposizione di tutta la città. Che senso ha, e che fine fanno tutti gli altri progetti previsti grazie a trasformazioni di Sau?
"Lo stadio è una scelta che l'amministrazione ha fatto. Ed è una possibilità: la realtà attuale è insufficiente, inadeguata e costosa, e oltre tutto occupa un'area di grande pregio che andrebbe riqualificata, in cui servirebbe sviluppare un polo tecnologico e della meccatronica in collegamento con l'università. È arrivata una proposta dai privati, e il sindaco ha inteso che fosse una proposta da valutare. Per questo abbiamo aperto un tavolo con i privati, mettendo sul piatto una serie di problematiche che a nostro avviso andavano affrontate, come la demolizione del vecchio Menti, l'equilibrio economico all'interno dell'area, un parcheggio di interscambio, le opere per la viabilità. È ovvio che chi poi deve realizzare queste cose non è la Caritas, e vorrà averne un ritorno".


Appunto: un giudizio ricorrente, da destra come da sinistra, è che l'intesa sia troppo favorevole ai proponenti. Cosa risponde?
"Intanto questa è una pre-intesa. E comunque abbiamo portato a casa molto di più rispetto a prima"


Secondo il consigliere ed ex assessore Marco Zocca, non è così: la viabilità esterna all'area, ad esempio, prima era a carico dei privati, adesso no.
"Per rispondere a Zocca, intanto va detto che la Sau che utilizziamo adesso è esattamente la stessa che usava lui".

Zocca sostiene di no: la Sau dello stadio sarebbe aumentata di quasi 100mila metri quadrati.
"E' esattamente la stessa. Loro, inoltre, prevedevano edificabilità nell'area dell'attuale stadio, e questo è un grosso errore. Il vero interesse pubblico dell'operazione sta proprio nell'entrare in proprietà dell'area del Menti".

Vista area Stadio MentiMa il Menti è già comunale.
"Sì, ma non ci possiamo fare niente, se non pagare qualche centinaia di migliaia di euro all'anno. Qualcuno ha detto che potevamo tenerci lo stadio. Ma per noi non c'è nessun interesse: lo stadio finora è stata una cambiale in bianco. Perché continuare? Con questa pre-intesa, invece, possiamo riutilizzare l'area del Menti. E a Vicenza est i privati faranno, oltre allo stadio, che sarà anche arena per grandi eventi, e anche questo va sottolineato, un parcheggio di interscambio e la fermata per l'Sfmr, il sistema metropolitano di superficie".


Queste cose non sono esplicitate nell'intesa: se la si legge, si trova molto chiaro quanto il privato può costruire, mentre le contropartite sono vaghe. Di parcheggio di interscambio e di fermata per l'Sfmr non si parla in modo preciso.
"Perché quella è una pre-.intesa. Non l'accordo vero e proprio. E comunque l'abbiamo pubblicata, tanto è vero che la possono scaricare tutti. Io vorrei sapere chi ha potuto leggere l'accordo preparato da Zocca, tanto per parlare di trasparenza. In ogni caso, Non ci sarà l'edificabilità fino a quando non ci sarà l'accordo e fino a quando non ci sarà una convenzione che andrà in consiglio comunale. Ripeto, è stata fatta una scelta politica: perché ci interessava spostare lo stadio, avere un'area centrale come quella del menti riqualificata, sistemare un nodo viabilistico, ottenere il parcheggio di interscambio e la fermata dell'Sfmr. Ai privati interessa trovare un equilibrio, e se avranno le risorse andremo all'accordo".


Ha parlato dei passaggi in consiglio comunale. Questo è un altro punto delicato: dal protocollo d'intesa si capisce che, a parte il piano degli interventi, non ci saranno altri esami da parte del consiglio.
"Non è così. La convenzione dovrà tornare in consiglio, e il piano degli interventi dovrà tornare in consiglio. In ogni caso io ho una maggioranza, e non farò niente che non sia condiviso dall'intera maggioranza. Quando vedo che nelle critiche c'è convergenza tra la Dal Lago, Zocca e certa sinistra, allora sono tranquilla. Perché certe strane convergenze o nascondono una mancanza di idee, o una semplificazione, o pensieri inconfessabili".

Questo riferimento ai pensieri inconfessabili l'ha fatto anche ai microfoni del consiglio. A cosa, o a chi si riferisce?
"A chi attribuisce con tanta facilità ad altri una certa vicinanza ai poteri forti con cui forse ha più confidenza. Guardi, quando ci si occupa di urbanistica si ha a che fare con una storia pregressa, cioè con la responsabilità di gestire tutte quelle situazioni che si ereditano, ad esempio progetti come quello del Cotorossi, come i vecchi Piruea bocciati, come l'area ex Ftv, per la quale è stato fatto un progetto prima ancora che l'area fosse trasformata. Si ha a che fare con un territorio già ampiamente consumato, e con progetti già approvati da portare avanti. Dopo di che ci sono i portatori di interesse, che non sono solo i costruttori. Ci sono gli investitori, le imprese, le associazioni di categoria, gli altri enti pubblici, alcuni comitati, la stampa. Il problema non è la presenza dei poteri, è quando manca il potere dell'amministrazione comunale. Io credo invece che l'amministrazione comunale sia un potere che contratta, concorda le regole e media: e questo lo dico pensando alla sinistra, perché se non si media non si governa. Il mio compito è questo: mediare, riequilibrare e difendere un'idea complessiva di città. Dando a ciascuno il suo, anche ai costruttori. Ma facendo in modo che sia sempre la città a guadagnare".

E così torniamo allo stadio. A leggere l'intesa, il guadagno per la città non è così evidente. Avrete fatto un calcolo dei costi, di quanto valgono le contropartite, di quanto costerà la demolizione del Menti, di quanto può guadagnare il privato.
"Sì, ma questo verrà sviluppato in un secondo momento. Prima del Piano degli interventi, i privati dovranno preparare un layout con i costi di tutto il progetto. E su quella base ragioneremo per vedere se è possibile trovare un accordo. Non potrà mai succedere che loro abbiano l'edificabilità prima che ci siano le contropartite pubbliche".

Quindi al momento, anche con il Pat approvato, quell'area non è edificabile?
"No. Lo diventerà solo se l'accordo sarà perfezionato. C'è una pre-intesa: se ci saranno le condizioni per farlo si andrà avanti, se no continueremo ad usare il Menti e lì rimarrà un campo. Pazienza. Guardi, i costruttori ci sono, ed è giusto. Ma la scelta sta nel modo in cui si garantisce la città: non si può ragionare che se dico di no ad uno allora sono schierata con l'altro, o viceversa".


Visto che lei non fa nomi, li faccio io. Il discorso è questo: mentre prima si poteva osservare una vicinanza tra le decisioni politiche e gli interessi del gruppo che, semplificando, fa riferimento alle imprese di Gaetano Ingui, adesso più di qualcuno nota un occhio di riguardo per il gruppo Maltauro. È così?
"Maltauro ha fatto la domanda per lo stadio, e basta. E se vogliamo dirla tutta, il gruppo Maltauro aveva già vinto il project financing per i due nuovi parcheggi in centro storico, che potrebbe cominciare a costruire da un giorno all'altro, e per cui non abbiamo potuto far altro che aprire una trattativa. Ed è presente anche nel progetto del Cotorossi. Li abbiamo fatti noi quei progetti? Li abbiamo voluti noi? Questo per chi dice che adesso ha la strada spianata mentre pare che prima non avesse niente. E' una città con la memoria corta".

Vista campo MarzoLa trattativa a cui fa riferimento è quella per il parcheggio sotterraneo sotto campo Marzo? Lo farà la Maltauro?
"No, quella è un'altra balla colossale. Stiamo lavorando ad un accordo per una zona logistica a Vicenza est, ma è ancora tutto in fieri. L'idea del parcheggio sotto campo Marzo nasce dal progetto per la viabilità elaborato dal consigliere Soprana e da Tosetto: verrà fatta una gara e lo farà chi vicnerà l'appalto. Queste critiche vengono da chi è abituato ad una politica veramente di periferia. Né Maltauro nè Ingui sono dei mostri. Sono dei poteri economici con cui confrontarsi. E se devo essere sincera, ho avuto pressioni molto più forti per situazioni molto più piccole dello stadio. Dove, tra l'altro, Maltauro non è nemmeno l'attore principale".

Sì, ci sono Cestaro, Caoduro ed altri.
"Appunto, c'è tutta una cordata".


Se Maltauro ha avuto solo lo stadio, resta il fatto che il gruppo Ingui, dal Pat, non ha avuto niente.
"Ma non ha nemmeno chiesto nulla. Ingui ha delle aree, e su quelle si ragionerà. Come con tutti gli altri".

(1- continua. Nel prossimo numero, quello in edicola il 9 gennaio 2010, l'intervista sugli altri punti del Pat tra cui quello sollevato da VicenzaPiù nel n. 175 di sabato 12 dicembre e ormai noto anche ai più, vista la citazione odierna, senza fonte ovviamente ..., del maggior quotidiano locale, come Caso Ivem www.vicenzapiu.com/?a=inchiesta&o=2356)

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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