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No Dal Molin pronti alla battaglia contro generale Ben Hodges e Variati

Di Edoardo Andrein Sabato 28 Febbraio 2015 alle 15:54 | 1 commenti

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No Dal Molin e Vicenza Libera Dalle Servitù Militari in un comunicato dai toni aspri tornano a farsi sentire in merito all'invio dei soldati dalle basi Usa di Vicenza in Ucraina e sulla strada di accesso al Parco della Pace, scrivendo sul generale Usa Ben Hodges di “atteggiamento del crociato” e “arroganza inaudita”, e sull’amministrazione comunale Variati di “supporto a missioni di guerra” per “strade e servizi alle loro esigenze”. Infine annunciano che organizzeranno iniziative nelle prossime settimane.

Ecco la comunicazione integrale:

Il generale Ben Hodges, capo dell’armata Usa in Europa, è arrivato a Vicenza con l’atteggiamento del crociato e senza mezzi termini ha accusato i russi e Putin di avere invaso la regione del Donbass, in Ucraina. Ai seicento soldati americani acquartierati nelle basi in città e destinati ad una missione di addestramento della guardia nazionale ucraina, notoriamente composta da corpi di nazisti e nazionalisti, ha affidato un compito: ovvero difendere l’Europa e renderla più forte. Un gesto di arroganza inaudita che vede le basi di Vicenza esposte in prima linea, come mai era accaduto finora, in scenari di guerra così vicini e così esplosivi. Ma assieme ai siti militari, che non dimentichiamolo, furono spacciati a suo tempo per basi di difesa nazionale, anche la città è spinta ad assumere sempre di più un ruolo di supporto logistico e geopolitico a favore delle strategie degli Usa.

L’amministrazione Variati infatti, che non ha mai perso l’occasione di partecipare a cerimonie di accoglienza di esponenti dell’apparato militare americano in visita alle loro truppe, anche questa volta non si è tirata indietro ed ha approntato una strada che attraversa l’intero Parco della Pace per facilitare entrate ed uscite dei militari dalla caserma Dal Din. Attraversamenti che sono assolutamente vietati a tutti gli abitanti per le note bonifiche belliche ancora in corso. Attraversamenti che costarono denunce e sanzioni a quei cittadini che il 25 aprile di cinque anni fa diedero il via ad una manifestazione che portò alla smilitarizzazione di quell’area altrimenti destinata ad ulteriori funzioni belliche.

Ora questo spazio di 600 mila metri quadrati è passato dal demanio militare al demanio pubblico ed infine al comune di Vicenza. E’ un’area che appartiene quindi alla città, un bene comune destinato a pratiche di convivenza e di pace e non di supporto a missioni di guerra in nome dell’Europa anche senza l’Europa e utilizzando una città anche senza il suo consenso. Pretendiamo allora almeno una presa di posizione da parte dell’amministrazione di questa città che prenda finalmente le distanze da atteggiamenti e dichiarazioni belluine di generali stranamore americani, che la smetta di correre in soccorso con strade e servizi alle loro esigenze, perché queste sono strade che hanno una sola via d’uscita, la guerra.

Annunciamo fin da ora che organizzeremo iniziative nelle prossime settimane con un contenuto che porrà queste tematiche all’attenzione della città e dell’amministrazione comunale.


Commenti

Inviato Domenica 1 Marzo 2015 alle 14:47

Ci risiamo con la guerra contro gli Americani. Il bene comune cioè l'area deve essere ...dicono..loro i No Dal Molin destinata a pratiche di convivenza e di pace. Senti, senti, allora fate pratica di PACE cari Flli. Mica siete Voi i proprietari dell'area. Gli americani, non mi hanno rubato niente, mentre molti altri ..ospiti Stranieri sono mantenuti anche con il mio contributo. Meglio sarebbe, nel silenzio, festeggiare il 70° della fine della guerra e ringraziare l'esercito Usa per aver liberato il Veneto e il Friuli dai comunisti slavi, croati, e Giuliani..e poi Amen. Bisogna rileggere la storia.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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