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No a negozi cinesi? E al lusso made in China?

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Settembre 2010 alle 22:45 | 0 commenti

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Irene Rui, Fds, PdCI, Prc  - La signora Jannò tuona "Basta con i negozi cinesi in centro storico, i turisti e i vicentini hanno bisogno di qualità". Vorrei obbiettare alla signora Jannò che la piazza, il centro della città deve essere di tutti, quindi sia di quelli che si possono permettere i prodotti di lusso fabbricati in Cina, in Romania o in qualsiasi altro paese dove le grandi firme delocalizzano la produzione.

Sia per quelli che si possono permettere solo i prodotti a basso prezzo venduti direttamente dai cinesi. Probabilmente la qualità di questi prodotti sarà scadente, ma permette alla gente semplice, quel benessere psico-sociale che si appaga solo con l'acquisto di un prodotto nuovo e che il capital-consumismo ha creato. Le varie botteghe di prodotti di lusso o catene come Zara, per esempio, non offrono certo una qualità molto dissimile da altri negozi più a portata di mano o il "made in Italy" tanto propagandato. Offrono un prodotto fabbricato per lo più in laboratori stranieri, all'estero sfruttando una manodopera a basso costo a scapito dei lavoratori italiani che si vedono chiudere l'azienda, il comparto produttivo da un giorno all'altro. Un prodotto fabbricato a un costo cinese e venduto a migliaia di euro.
Trasformare i centri cittadini in centri elitari, non aiuta né l'economia, né il vivere la città, anzi ci fa ritornare al medioevo, quando i poveri erano banditi dai centri storici.
Aggiungerei che le zone a traffico limitato possono comportare per i centri cittadini solamente un beneficio sia per i residenti, sia per chi vi passeggia, magari guardando le vetrine o per acquistare qualche prodotto o semplicemente per lavoro o altro. Camminare senza respirare i PM10 fa bene alla salute dei cittadini e dei turisti, anche se non è apprezzato da quella "borghesia bene" che non è in grado di fare due passi ed ammirare le bellezze della città (sempre che ne abbia la cultura per farlo) e perciò preferisce sfoggiare i suv e le lussuose auto in centro città.
La dignità al centro storico la si fornisce riconoscendo la multietnicità e che la città e di tutti "borghesi benestanti" e gente semplice.

Irene Rui - PRC - PdCI, Federazione della Sinistra
Coordinamento provinciale di Vicenza


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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