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Mostra "Il trionfo del colore", Dalla Rosa, Selmo, Tosetto, Colombara e Asproso: "per Rucco un dono ricevuto in eredità"

Di Note ufficiali Venerdi 23 Novembre 2018 alle 18:57 | 2 commenti

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Ieri molti di noi - scrivono in una nota congiunta I consiglieri comunali Otello Dalla Rosa, Giovanni Selmo, Ennio Tosetto, Raffaele Colombara, Ciro Asproso - hanno partecipato a Palazzo Chiericati all'inaugurazione della mostra "Il trionfo del colore", dedicata ai capolavori del ‘700 veneto. Dopo aver visto le 64 opere possiamo dire con certezza che si tratta di una mostra importante e di livello, all'altezza di una città con grandi ambizioni culturali e turistiche. 

Dobbiamo però sottolineare alcune cose che non ci hanno convinto. La prima è una contestazione di stile: la mostra era stata interamente pensata dalla passata amministrazione e curata dall'ex direttore dei Musei Civici Giovanni Villa. Ebbene, ieri in un'ora intera di saluti istituzionali nessuno ha avuto il buon gusto di ringraziare chi aveva pensato e impostato quella mostra. Anzi, il professor Villa è persino scomparso dai cataloghi e non figura più come curatore. Il Sindaco Rucco negli ultimi mesi ha cercato di intestarsi la mostra, presentandola come "la prima grande mostra" del suo mandato: sarebbe stato per lo meno elegante sottolineare che era un dono ricevuto in eredità.  

Sul piano della mostra in sé, invece, dopo averla vista dal vivo siamo ancora più convinti che sia stato compiuto un grave errore strategico: "Il trionfo del colore" andava portato in Basilica Palladiana. Meritava uno spazio più ampio e un allestimento meno angusto, ma soprattutto meritava la ribalta del luogo per eccellenza delle grandi mostre cittadine.  

Anche perché l'allestimento non solo è penalizzante per il percorso espositivo ma anche per la Pinacoteca Civica: un'intera e importante sala, quella dei Lunettoni, è stata “oscurata” per ospitare i quadri in prestito, mutilandone il percorso. 

Infine, un ultimo tema: balza all'occhio in queste settimane l’inadeguata promozione della mostra, nonostante lo straordinario valore dei dipinti che la compongono. Manca secondo noi un adeguato piano strategico comunicativo, senza il quale potrebbe essere compromesso l’esito di questa importante esposizione.  

La mostra a Mosca ha accolto 400.000 visitatori in tre mesi, uno dei maggiori successi del Pushkin. A Vicenza, dove l’ultima grande mostra ne ha registrati 450.000, quale risultato si attende di ottenere l'amministrazione anche in termini di numero di visitatori, incremento dei soggiorni e vendita dei biglietti delle altre sedi museali comunali?


Commenti

Inviato Sabato 24 Novembre 2018 alle 10:27

La sinistra trombata, ha lasciato in eredità a Vicenza: La Rocchetta di Viale Mazzini! Scoperchiato tutto e lasciato lì! Porta Santa Croce 15 anni di Balbi e Compani ! Le mura di Viale Mazzini milioni di spesa mai conclusi! La Zambon del "senatore" A.M.D.P. dopo 30 anni di "bonifica" non si vede la fine! La bancarella della Biblioteca in Campo Marzio per far leggere chi, gli spacciatori? Gli sportelli "salva Vicentini" per quote rosa, senza famiglia, ecc.. costo migliaia di €! La Rolando bretel, iniziata mai, finita peggio ! Il Dal Cin era Tomaso Dal Molin, ora parco della Pace (anti americano come sempre) ! A Tormeno l'assessora Balbi ci ha messo 2 anni a coprire una busa, adesso firma petizioni, da non credere! Questi costi andrebbero addebitati alla passata amministrazione qui ci vorrebbe una bella indagine!
Inviato Sabato 24 Novembre 2018 alle 15:27

Quanto meglio sarebbe se, al posto che farsi la guerra, le diverse amministrazioni pensassero solo al bene del Comune! C'è una mostra. L'aveva organizzata il precedente assessore, la porta avanti l'attuale. Se la mostra è bella e riesce bene, merito di tutti. Punto.
Tutto sommato, abbiamo i rappresentanti che ci meritiamo....
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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