VicenzaPiù - Notizie, Inchieste, Analisi su Vicenza e provincia

Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  Bossi, capo (per lo meno fino a domani) della lega annuncia che, sì, 4 ministeri si trasferiranno al nord. Economia, Semplificazione e Riforme a Monza; Agricoltura a Mantova. E, poi, continua dicendo che ci saranno altre novità. Di certo la riforma fiscale (quale? quella che abbassa le tasse ai ricchi?). Richieste da parte di un partito (la Lega) che fino ad oggi ha appoggiato tutti i desideri di Berlusconi, tutti i suoi capricci. Tutti i suoi privilegi. Li ha appoggiati convintamente perché Berlusconi garantiva anche a loro grandi privilegi. E la lega, ormai da tempo, è molto attratta da poltrone e privilegi.

Adesso che sta crollando tutto. Adesso che il governo si sgretola; che i ministri perdono la testa (vedi Brunetta con i precari). Adesso che è chiaro che Tremonti non è, poi, quel genio della finanza che il mondo ci invidia (circa 270 miliardi di euro di debito pubblico in più in tre anni non è, certo, un "bel record" e Moody’s lo conferma minacciando di abbassare, forse già lunedì, il rating con conseguenze catastrofiche per la finanziabilità del debito). Adesso che Berlusconi deve affrontare i processi (l'udienza di oggi del processo Mills non sembra sia stata tanto favorevole al "cavaliere"), la Lega ritorna ad essere "dura". Fa la voce grossa. Strepita, urla, batte i pugni, pretende ... fa  propaganda per tenere buoni i suoi militanti che saranno domani a Pontida.

Sarà l'ennesima truffa perché le novità paventate da Bossi e soci non servono al paese. Ci faranno, forse, uscire dalla crisi? No di sicuro. E quanto costeranno? Non si sa. Non si vuole far sapere. Tanto, al solito, è tutta propaganda e i costi delle "novità leghiste" sarà Pantalone a pagarli. Saranno i soliti. I lavoratori, i pensionati. Quelli che le tasse le pagano tutte e da sempre.

Mandiamoli a casa. Licenziamoli per giusta causa.