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Migranti, informazione: Cie a porte chiuse, scatta la protesta

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 25 Luglio 2011 alle 04:54 | 0 commenti

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Rassegna.it - Lunedì 25 luglio l'iniziativa trasversale con una serie di presidi davanti ai centri di accoglienza di tutta Italia. Parlamentari, giornalisti, sindacalisti e associazioni, da Torino a Lampedusa: "LasciateCIEntrare"
Manifestazioni in tutta Italia davanti ai Cie (Centri di Identificazione) e ai Cara (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo), lunedì 25 luglio, in nome del diritto all'informazione. Si chiama ‘LasciateCIEntrare' l'iniziativa di un gruppo di parlamentari di Pd, Idv, Radicali, Udc e Fli, giornalisti, sindacalisti, associazioni e attivisti della società civile che si ritroveranno davanti all'ingresso dei centri d'accoglienza per reclamare il diritto ad accendere i riflettori su queste strutture e sulle persone che vi sono trattenute.

Il comitato promotore è guidato da Fnsi e Ordine dei Giornalisti e vede tra le adesioni quella della Cgil e di numerose associazioni e giornali. I presidi si terranno presso i Cie di Roma, Bologna, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Cagliari, Santa Maria Capua Vetere, Trapani, Catania, Lampedusa e Porto Empedocle, mentre a Bologna la protesta è stata anticipata a venerdì 22 luglio.
Il loro obiettivo è il ritiro della circolare n.1305 del 1 aprile 2011 con cui il ministero dell'Interno ha reso di fatto inaccessibili questi luoghi, fino a data da destinarsi, in nome dell'emergenza nordafricana, lasciando entrare soltanto alcune organizzazioni umanitarie scelte arbitrariamente. Secondo quella circolare, spiegano i promotori, "siamo considerati d'intralcio all'operato degli enti gestori e per questo tenuti fuori. Questo si traduce in una sospensione del diritto-dovere di informazione che si aggiunge alle tante violazioni già riscontrate".
Così, le poche fonti diventano i video registrati con i cellulari dagli immigrati trattenuti nei centri, le lettere che riescono a partire o le telefonate e le testimonianze di chi esce o fugge. "Tutto quello che si apprende - prosegue il comunicato - non è certo dimostrazione di trattamento rispettoso dei diritti umani. Il prolungamento votato nei giorni scorsi dal parlamento, poi, consente di trattenere le persone non identificate nei Cie fino a 18 mesi e aumenta il disagio e la sofferenza in cui si ritrovano persone che non hanno commesso alcun reato".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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