Maurizio Thiene, Poletto, Parolin e matrimoni gay: onore e lunga vita al soldato Parolin
Venerdi 12 Agosto 2011 alle 10:56 | 0 commenti
Nella discussione sui matrimoni gay si inserisce Maurizio Thiene che commenta la posizione espressa da Luciano Parolin e la reazione di Luigi Poletto.
Mentre l' intellighentzja Democratica e Progressista discetta dei massimi sistemi e disegna scenari planetari immancabilmente proiettati verso il sol dell'avvenire (che però non arriva mai), io vedo ogni giorno questo Buon Soldato battere palmo a palmo il quartiere di VialeTrento, parlare con le persone, annotarsi tutto quel che vede e sente per poi riferirlo in Comune, animare un'associazione civica, organizzare incontri politici al Bar Clinto cui accorrono Assessori e Parlamentari.
Io non condivido le sue opinioni sul tema specifico dei diritti civili ma credo anche che il quadro idilliaco tratteggiato da Gigi Poletto di una Europa ormai affrancata da pregiudizi e discriminazioni rifletta al massimo delle conquiste legislative (il che ovviamente non è poco). Credo che ci sia invece molta strada ancora da fare per le conquiste che davvero contano, quelle delle menti e dei cuori: temo che per farlo si debba però abbandonare una certa alterigia intellettuale, il disprezzo non dichiarato ma palpabile per chi, poveretto, non ci arriva, non capisce e,magari, è pure in malafede.
Quando la Sinistra scenderà dal piedistallo e si farà veramente carico delle contraddizioni del mondo (che sono anche le proprie), con umiltà e rispetto anche per chi la pensa diversamente, solo allora anche i buoni soldati poseranno il fucile dei pregiudizi e dei luoghi comuni e, sentendosi comunque rispettati e non considerati dei reietti, forse accetteranno l'idea di mettersi in discussione e provare a pensare, come si dice, "che un altro mondo è possibile".
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