Marlane Marzotto a giudizio: Omicidio plurimo (inosservanza antinfortunistica) e Disastro esterno ed interno
Sabato 13 Novembre 2010 alle 11:37 | 0 commenti
Noi c'eravamo. Eravamo presenti nell'aula penale Cesare Beccaria del tribunale di Paola quando, passate da poco le 18,00, il giudice Salvatore Carpino dopo qualche ora di ritiro, è rientrato in aula per rendere note le conclusioni inerenti il procedimento ormai noto come la strage Marlane Marzotto di Praia a Mare. Rinvio a giudizio per tutti gl'indagati: questa è stata la decisione inequivocabile del Gup al termine del "giorno più lungo", pur considerando le ovvie attenuanti generiche.
La fase propedeutica del processo è stata distribuita su otto udienze preliminari, l'ultima delle quali è stata ancora appannaggio del collegio difensivo e di Antonella Lauri, l'irreprensibile pubblico ministero in odore di ... trasferimento in altra sede. Non sono venute meno le attese cavillosità degli avvocati difensori, tuttavia meno decise di quelle udite nelle precedenti udienze: dall'incompatibilità territoriale del tribunale di Paola al non luogo a procedere con formula ampia per alcuni imputati, alle contestazioni ironiche alle tesi del p.m. Argomentazioni spesso singolari e fantasiose quelle sciorinate dai difensori degli accusati, frutto d'insostenibili strategie difensive messe in atto da avvocati di fama conclamata. Nessuna possibilità dunque di sottrarsi al giudizio per Pietro Marzotto, Antonio Favrin, Silvano Storer, Jean De Jaegher, Attilio Rausse, Lorenzo Bosetti, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Ernesto Emilio Fugazzola, Vincenzo Benincasa, Ivo Comegna, Carlo Lo Monaco e Salvatore Cristallino, tutti coinvolti a vario titolo nella tragica vicenda che ha interessato la l'azienda tessile. Il quattordicesimo indagato nel frattempo è deceduto. Ovviamente il rinvio a giudizio per "omicidio plurimo per inosservanza delle regole antinfortunistiche" e per "disastro esterno (ambientale) ed interno" per mancata tutela dei lavoratori è solo l'inizio di quello che si profila come un processo lungo e complesso e non privo d'incognite dovendo fare i conti con le prescrizioni nonostante ci sia la formula dell'aggravante. Il prossimo appuntamento per i 13 accusati è fissato per il 19 aprile 2011 presso lo stesso tribunale, chiamati al cospetto dei tre giudici della composizione collegiale, con l'avvertimento agli imputati che non comparendo saranno giudicati in contumacia. E' grande la soddisfazione delle parti civili ad iniziare dallo SLAI Cobas, il piccolo sindacato autorganizzato che per oltre 12 anni da solo ha tenuto testa con successo al gigante del tessile multinazionale. La vicenda Marlane non è chiusa, quindi, e qualcuno dovrà pur rispondere dei 107 morti e di un imprecisato numero di persone affette da gravi patologie, oltre che del disastro ambientale consumatosi a ridosso della spiaggia della nota località balneare del Tirreno Calabrese.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.