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Marcinelle, "oro rosso" e morti sul lavoro a Vicenza: la lettera di Giovanni Rolando

Di Lettere al direttore Mercoledi 8 Agosto 2018 alle 17:35 | 1 commenti

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"Ci sono 270 uomini lì sotto- disse l'ingegnere direttore dei lavori- e se il fuoco si muove nella direzione del vento saranno 270 morti". I morti furono 262 nella miniera di Marcinelle, in Belgio, in quei giorni di agosto 1956, 62 anni fa. Ma il ricordo resta indelebile. Di loro ben 136 erano italiani, 95 belgi e c'erano tedeschi, francesi, greci, polacchi, ungheresi, inglesi, olandesi, russi, ucraini. Quella catastrofe era rivelatrice del fatto che i belgi non avevano nessuna politica dell'immigrazione. I lavoratori che arrivavano a Charleroi e in tutta la Vallonia da ogni angolo d'Europa venivano trattati come bestie. 

Senza diritti. Vivevano in ghetti senza contatto con l'esterno. E il governo italiano di allora non aveva alcuna politica dell'emigrazione. Ci vollero 262 morti sul lavoro, 420 orfani, 240 famiglie distrutte per arrivare , soltanto un anno dopo nel dicembre 1957, alla firma di un protocollo per garantire ai lavoratori migliori condizioni di vita e di lavoro.
In questi giorni di agosto 2018 ci sono stati 16 morti di lavoratori extracomunitari nel foggiano. Lavoratori occupati e sfruttati per raccogliere l' "oro rosso" con il lavoro nero, schiavi del caporalato. E si continua a morire di lavoro.
Nei giorni scorsi, il 24 luglio, abbiamo presentato un Ordine del giorno in consiglio comunale per ribadire nella sede più alta della rappresentanza istituzionale di Vicenza, in sala Bernarda,  che non si può morire di lavoro. Con l'obiettivo di "adeguare leggi e risorse per promuovere concretamente una più diffusa cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro". Anche attraverso mostre fotografiche, proiezioni di film sulle acciaierie,...!
Vorrei rilanciare qui la proposta. È possibile che l'amministrazione di Vicenza promuova una mostra sui morti di Marcinelle in accordo con l'amministrazione di Charleroi? Io penso di sì.
È possibile che l'amministrazione di Vicenza levi la propria voce,  di concerto con la "filiera oggi al governo di Provincia, Regione, Governo centrale" , per potenziare l'organico di  Spisal veneto oggi ridotto a 150 unità? Numero troppo esiguo e renderlo più adeguato a intervenire, prevenire, controllare, sanzionare, a sviluppare formazione? Io penso di sì. 
Ancor più constatando che tra i banchi del consiglio comunale in sala Bernarda di Vicenza siedono  esponenti di spicco del partito al governo come il presidente del consiglio regionale del Veneto e parlamentari che so essere sensibili al tema dei morti sul lavoro.
Giovanni Rolando, consigliere comunale di Vicenza Gruppo Pd 


Commenti

Inviato Giovedi 9 Agosto 2018 alle 10:43

Sarebbe interessante sapere come giudicarono l'accordo ( “Protocollo Italo-Belga” firmato a Roma il 23 Giugno 1946 e aggiornato il 26 aprile 1947 firmato da Alcide De Gasperi per parte italiana nel cui governo, Ministro della Giustizia era il compagno Palmiro Togliatti e Ministro degli Esteri e della cooperazione sempre un compagno Pietro Nenni) . Ci furono proteste ufficiali da parte dei comunisti e dei socialisti sui loro giornali Avanti e L’Unità ; manifestazioni di piazza per l’accordo che non era certo favorevole ai lavoratori italiani. Negli anni successivi quando fu ben nota la condizione dei minatori italiani, sempre i kompagni protestarono o tacquero?
Forse un’ indagine storica potrebbe dare più chiarezza e dare più giustizia, , ai minatori morti.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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