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M5S: il "sacco di Vicenza", la città nota in tutto il mondo per i capolavori del Palladio

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Maggio 2015 alle 15:45 | 0 commenti

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La riflessione dei candidati Consiglieri del Movimento 5 Stelle in Regione Veneto, Giordano Lain, Rinaldo Verardo e Caterina Galiotto

Sulla TAV molte cose sono ormai chiare. A partire dal fatto che non può esistere Alta Velocità in un territorio come quello italiano. Semplicemente per le caratteristiche geografiche e la densità abitativa. Il trasporto su ferrovia può offrire un gran servizio ai cittadini se viene concepito, appunto, come servizio.

E non come occasione per lucrare, in maniera lecita e illecita, Grandi Profitti su Grandi Opere.

Ricordiamo che i costi per chilometro della tratta VR-PD sono circa tre volte quelli medi europei, e addirittura sei volte, se confrontati con la tratta VR-BO. Lo dice Mainardi, ex commissario TAV.

Ma Vicenza stessa è in una situazione di gravissimo pericolo per le scelte scellerate dei cosiddetti "potentati" locali. Non si sono accontentati di aver preteso e ottenuto che il tracciato, inizialmente previsto molto più a sud, passasse per il "budello" di Monte Berico e Borgo Berga, a due passi dalla Rotonda del Palladio. Quella era solo la condizione preliminare per il vero bottino. E cioè il piano delle opere complementari, che prevede due nuove stazioni (una in Fiera e l’altra a Borgo Berga) e la costruzione di ulteriori cubature di cemento tra le quali nuove strade, ponti e cavalcavia. Una perversa cementificazione che rappresenta un vero e proprio "sacco" di Vicenza.

E a proposito di Borgo Berga, si apprende dal Giornale di Vicenza di giovedì 28 maggio 2015 che l'Autorità Nazionale Anti Corruzione ha di nuovo chiesto chiarimenti al Comune di Vicenza in merito alle vicende dell'ecomostro perché si configurano sia una "sottostima dei vantaggi del privato e degli oneri comunali", sia "l'assenza di gara per la realizzazione delle opere di urbanizzazione".

Sulla mancata gara "viene contestato il fatto che si sia proceduto alla realizzazione diretta delle opere di urbanizzazione a scomputo senza ricorrere a un procedimento di gara di pubblica evidenza, rilevando che gli importi erano superiori alla soglia comunitaria di 5 milioni".

Il Comune tenta una difesa in due punti. 1) sostenendo che le opere di urbanizzazione primaria, prese singolarmente, non superano la soglia dei 5 milioni. 2) chiamando in causa gli accordi del 2004, quando "la normativa in vigore (...) non prevedeva la necessità di effettuare una gara".

Queste pretestuose affermazioni del Comune sono però stroncate definitivamente dall'Autorità Nazionale Anti Corruzione che scrive:"non appare consentito operare (...) un frazionamento tra opere primarie e secondarie". Come chiarito già prima della convenzione del 2010, la quale si configura come novazione rispetto a quella precedente. E ancora, per tagliare la testa al toro, alla data del 2010 "i lavori delle opere non erano ancora iniziati". Da qui la sentenza: l´affidamento delle opere a scomputo (...) "non appare conforme con le disposizioni da assumere quale riferimento in relazione al caso specifico".

L'Autorità Nazionale Anti Corruzione ritiene anche che si configuri una "sottostima sia dei vantaggi del privato, sia degli oneri comunali". il Comune di Vicenza continua a tacere su questo punto.

I cittadini hanno deciso di autorganizzarsi dal basso. Sono nati comitati spontanei che insieme alle associazioni e a realtà già esistenti per far conoscere gli aspetti devastanti, sia urbanistici che finanziari, dello scellerato progetto TAV su Vicenza.

Gli obiettivi da perseguire fin da subito sono molto chiari.

FERMARE il progetto. MANTENERE la Stazione attuale. CANCELLARE Il piano delle opere complementari.

Bisogna far presto. I tecnici delle Ferrovie stanno già entrando per eseguire i carotaggi dei terreni in numerose case e condomini, soprattutto a Vicenza Est. Il progetto Tav prevede infatti l'esproprio e l’abbattimento di case ed imprese. Ed è molto attivo un sedicente Consorzio Nazionale Espropriati che si propone di assistere i soggetti interessati. Pochi sanno che questo consorzio è strettamente legato, attraverso una Società a responsabilità limitata, a un appalto da 9milioni e 300mila euro elargito tra molte polemiche dal Comune di Firenze meno di quattro anni fa. Sindaco era tal Matteo Renzi. Solo coincidenze?

Bisogna far presto. E non perdere l'occasione che abbiamo domenica 31 maggio per MANDARE IN REGIONE PERSONE VERAMENTE CONTRARIE a questo scempio della TAV. E disposte a combattere sino all'ultimo sangue.

Fermiamo questo progetto TAV/TAC.

P.S. Abbiamo letto che pochi giorni fa che un "certo" studio Albanese di professionisti vicentini è stato incaricato di abbellire le due future stazioni. Forse temono di fare troppa brutta figura nella città adottiva del grande Architetto. Ma il Palladio era cittadino della Repubblica di Venezia, non era Albanese! Questo è "certo". Come è certo che non molleremo mai, a qualsiasi costo.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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