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Luc Thibault, Usb e 1° maggio: non si sa cosa ci sia da "festeggiare" in questo 1° maggio

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 1 Maggio 2012 alle 00:01 | 0 commenti

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Riceviamo da Luc Thibault, Usb Greta, e pubblichiamo.

Che cosa ci sia da "festeggiare" in questo 1° maggio 2012 non è dato sapere. D'altra parte è una giornata di lotta che negli ultimi decenni il "regime" Cgil Cisl Uil ha trasformato in una festa da baraccone e senza più alcun vero significato. Noi non festeggeremo in tutte quelle località dove Cgil, Cisl e Uil organizzeranno "feste", non ascolteremo la loro musica e non balleremo nelle loro piazze.

Piuttosto andremo "fuori porta" a mangiare fave e pecorino, ma non troppo lontano perché la benzina costa, o rimarremo a casa a pensare, perché sino ad ora, almeno pensare non costa e se si vuole non ci si sente neanche precari.
E certo perché oggi, si sia madri, padri, figlie o figli poco conta: ormai tutti sulla stessa barca della precarietà che fino a qualche tempo fa pensavamo termine esclusivamente usato per descrivere il contratto di lavoro dei più giovani.
Sei precario per il lavoro che non trovi dopo aver studiato, per quello che perdi dopo aver lavorato, per la pensione che non arriva più, per lo sfratto della casa o per l'affitto o il mutuo che non riesci a pagare, per il salario che non ti accompagna alla fine del mese, per i medicinali che non riesci a comprare ...... insomma, sei precario in un paese che si è fatto precario per milioni di persone e che presto lo diventerà per il 99% della popolazione italiana.
Certo c'è sempre quell'1% che ti guarda da lassù e che vive su un altro mondo, diverso, il mondo di chi sfrutta il lavoro e la miseria degli altri, il mondo dei ricchi, quelli che con un termine ormai sfruttato e interiorizzato un po' da tutti si trasforma e si legge .... "mercato".
Si, il "mercato", quello che sui giornali e in televisione è quasi divinizzato e "si preoccupa" e "deve essere tranquillizzato", quello che "è sensibile", quello che "sale e scende" in funzione dei sacrifici della gente, quello che è "euforico" se ci sono tanti licenziamenti e si "deprime" se ce ne sono troppo pochi.
E' si, quell'1% rappresenta chi utilizza la logica del "mercato", chi possiede aziende e banche, chi utilizza gli utili per farne di più investendo nella finanza internazionale che da decenni si "inventa e fabbrica" il denaro e continua a sfruttare la gente come 100 anni fa, insomma, quell'1% in fondo è "il mercato".
C'è molto da fare, c'è da costruire nella testa di chi si è adagiato, di chi è rassegnato e di chi non ce la fa più, che è possibile pensare e lottare per un mondo migliore, che non è assolutamente ineluttabile la resa totale, che è possibile e giusto ribellarsi a questo stato di cose e se si riesce a farlo insieme diventa ancor più vicina la speranza di un reale cambiamento.
E allora questo 1° maggio, in attesa di farne uno nel quale veramente festeggiare la riscossa del lavoro, passiamolo ad aiutare e stare vicini a chi lotta, a riflettere su che cosa fare dal giorno dopo.
Tra la gente come noi che non si arrende, tra le fave, il pecorino ed un buon bicchier di vino sicuramente ci verrà voglia di rimboccarci le maniche e provare a cambiare veramente le cose ed a trasformare nuovamente il 1° maggio in una vera giornata di lotta.
Buon 1° maggio a tutti ... NOI!

Leggi tutti gli articoli su: cgil, cisl, Uil, 1° maggio, Luc Thibault, USB Greta, 1 maggio 2012

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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