Lotta contro la povertà, piattaforma europea venerdì a palazzo Trissino
Lunedi 14 Ottobre 2013 alle 14:32 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Un convegno per presentare la piattaforma europea contro la povertà e l'emarginazione è la proposta dell'associazione Alda- Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale insieme al Movimento federalista europeo (sezione di Vicenza) e a Eyca-Alleanza italiana per l'anno europeo dei cittadini 2013, in collaborazione con il Comune di Vicenza.
Venerdì 18 ottobre alle 18 in sala Stucchi a palazzo Trissino si parlerà anche del ruolo degli enti locali e regionali in Europa in occasione della Giornata internazionale della lotta contro la povertà che ricorre il 17 ottobre.
L’incontro vedrà la partecipazione di Isabella Sala, assessore alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza, di Federico Formisano, presidente del Consiglio Comunale di Vicenza, di Mercedes Bresso, vicepresidente del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, di Nereo Laroni, presidente della Commissione Speciale per le relazioni internazionali ed i rapporti comunitari della Regione Veneto, di Antonella Valmorbida direttrice di ALDA, e di Fabio Pietribiasi, segretario dell’MFE – Sezione di Vicenza.
L’evento tratterà principalmente l’iniziativa della piattaforma europea contro la povertà e l'emarginazione che è una delle sette iniziative prioritarie della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e solidale. Si propone di aiutare i paesi dell'UE a centrare l'obiettivo di far uscire 20milioni di persone dalla povertà e dall’emarginazione. La piattaforma è stata inaugurata nel 2010 e resterà operativa fino al 2020 e prevede cinque ambiti d'intervento: misure trasversali in un'ampia gamma di settori, (il mercato del lavoro, il reddito minimo, l’assistenza sanitaria, l'istruzione); un migliore uso dei fondi europei per sostenere l’integrazione; un'accurata verifica di quali innovazioni funzionano nel campo della politica sociale; la collaborazione con la società civile per sostenere in modo più efficace l'attuazione delle riforme sociali e un maggiore coordinamento tra i paesi dell'UE, grazie al ricorso al metodo aperto di coordinamento per la protezione sociale e l'integrazione e, in particolare, al comitato per la protezione sociale.
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