Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Sergio Berlato: statuto della Fondazione Roi sempre rispettato da Zonin & c.? In campo chi denunciò sistema Galan: interrogazione bomba sul caso sollevato da VicenzaPiù

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 24 Luglio 2017 alle 00:17 | 0 commenti

ArticleImage

Abbiamo atteso quanto ci è parso giusto per rivelare il contenuto della "pesante" interrogazione che il consigliere Sergio Berlato, già noto per la determinazione delle sue battaglie contro il "sistema Galan", ha presentato il 27 giugno scorso affiancando e "indurendo" giuridicamente la richiesta già fatta dal suo collega di M5S, Manuel Brusco, e solo parzialmente accolta di accesso agli atti sul caso della mala gestio della Fondazione Roi da parte del suo ex presidente Gianni Zonin e dei consiglieri dei suoi Cda che ne hanno accompagnato, in maniera attiva o passiva ma, comunque, responsabile, il cammino su cui da anni sta "indagando" VicenzaPiù (cfr. "Roi. La Fondazione sbancata").

Ci siamo presi il tempo giusto prima di rendere note le domande di Berlato che sono anche una precisa e implicita denuncia delle inadempienze o, peggio, delle illiceità commesse dai vecchi Cda.

Ci siamo presi questo tempo per dare la possibilità, in passato disattesa, alla Regione di rispondere ai suoi consiglieri e a noi di verificare se col nuovo Cda, formato in parte da membri scelti da Zonin prima di doversi dimettere e ora anche da un vicepresidente, Andrea Valmarana, che ha assolto ruoli importanti in aziende del gruppo Zonin stesso, ci fosse spazio per atti di "auto-trasparenza".

Questi atti sono mancati o sono puramente di parata per cui, ringraziando Sergio Berlato, Manuel Brusco, Liliana Zaltron e quanti altri, sempre più numerosi, ci stanno affiancando in questa campagna giornalistica di verità, che forse meriterebbe anche un supporto specifico della magistratura, da oggi vi sottoporremmo una serie di altri documenti, cartacei e testimoniali, che non stupiranno certo chi li sta nascondendo nel nuovo cda, di cui è presidente Ilvo Diamanti, ma che faranno capire, se ce ne fosse ancora bisogno, l'uso personalistico e interessato, spesso illecito, che della Fondazione Roi hanno fatto i vecchi gestori e che non dimostrano di voler rivelare o, peggio, cambiare i nuovi.

Questa battaglia di verità, che può aiutare a svelare anche il modus operandi di Gianni Zonin con possibili conseguenze a cascata per tracciarne un ritratto complessivo, è fondamentale per impedire che il lascito materiale e morale del marchese Giuseppe Roi, dopo essere stato in parte dissipato e in altra parte destinato a tutto fuorché alle volontà del grande e illuminato mecenate vicentino, finisca nelle fauci ingorde di chi, in Comune o altrove, se ne volesse impadronire stuprando le volontà del fondatore e contro gli interessi del Museo civico che Roi voleva preporantemente tutelare. 

Leggete l'interrogazione e quello che da domani continueremo a rivelare e lottate con noi perchè da qui si parta, senza più fermarsi, per fare chiarezza su Vicenza, a partire dala Roi...

 

Interrogazione a risposta scritta n. 449 (qui l'originale)

Presentata il 27 giugno 2017 dal Consigliere regionale di FdI An Sergio Berlato

Premesso che:


La Fondazione Roi è stata costituita in data 26 luglio 1988 rep. 174.246.

Con DGR 7074 del 03/11/1988 è stata riconosciuta dalla Regione del Veneto la personalità giuridica di diritto privato e la stessa risulta iscritta al registro regionale delle Persone Giuridiche al numero 333 (Vl/89).

Il marchese Giuseppe Roi aveva voluto l'omonima Fondazione perché dedicasse le sue risorse ad attività culturali a sostegno in modo particolare del Museo Civico di Vicenza.

Il CdA insediatosi dopo la morte del Marchese , sembrerebbe aver deciso di investire la liquidità della Fondazione in azioni della Banca Popolare di Vicenza, allora al prezzo di 60,5 euro l'una (poi salito fino a 62,50).

Nel 2015, l'azione della Banca Popolare si è svalutata da 62.50 a 6,3 euro. Tale svalutazione causò un crollo, come preannunciato, oltre che dalle già ben note regole della BCE, anche da rating della BPVI sempre più negativi. Una situazione che ha portato a valutare le azioni della Banca vicentina da parte delle agenzie internazionali paragonabili a titoli considerati al grado immediatamente precedente a quello definito come "spazzatura" .

Premesso altresì che:

Nel 2014 la Fondazione Roi sembrerebbe aver acquistato (in contrasto con lo statuto dello stesso Ente?), l'ex Cinema Corso di Corso Fogazzaro a Vicenza al prezzo di 2,5 milioni di euro dalla Will 2004 srl che lo aveva comprato ben 10 anni prima nel 2004 da Cinema 5, societàpoi trasformatasi in Fininvest Sviluppi Immobiliari spa con sede portata a Milano e cancellata nel 2013.

Premesso che:

Da notizie di stampa sembrerebbe che il bilancio 2015 della Fondazione abbia chiuso con un risultato di esercizio negativo di 24 milioni di euro dovuto per lo più alla svalutazione delle azioni BPVI. La Fondazione sembrerebbe avere avuto all'attivo beni immobili per oltre 26 milioni di euro, beni mobili per oltre due milioni e liquidità per 10 milioni. Le principali variazioni rispetto all'anno precedente (2014) riguarderebbero i titoli e la liquidità: i primi con l'impatto della svalutazione BPVI sarebbero scesi da 67,8 milioni a 30,6 milioni , la seconda da 284 mila euro a 10,8 milioni. La somma di queste poste fa un attivo di 70,2 milioni un dato inferiore ai 96,7 milioni dell'anno precedente.

Sembrerebbe inoltre che la somma dei contributi liberali erogati dalla Fondazione dall'inizio della decade al 2015 risultasse essere superiore ai 2 milioni di euro, per le quali in diversi casi sembrerebbero mancare le "pezze giustificative" che spieghino a chi e in che modo la Fondazione abbia erogato contributi.

Premesso poi che:

Come riportato dalla stampa, il 13 marzo 2017, il Cda della Fondazione Roi ha aderito per 4 milioni 158 mila euro all'offerta di rimborso a 9 euro per azione formulata dalla Banca Popolare di Vicenza, cifra corrispondente a ben 455.000 azioni "acquisite", in base al perimetro di validità dell'Opt, dal 2007, e non " combacianti" con i precedenti dati presuntivi.

Preso atto che:

L'autorità competente (Prefettura o Regione) esercita funzioni di controllo e di vigilanza sulle Fondazioni ai sensi dell'art. 25 del Codice Civile. Provvede alla nomina e alla sostituzione degli amministratori o dei rappresentanti, quando le disposizioni contenute nell'atto di fondazione non possono attuarsi; annulla, sentiti gli amministratori, con provvedimento definitivo, le deliberazioni contrarie a norme imperative, all'atto di fondazione, all'ordine pubblico o al buon costume; scioglie l'amministrazione e nomina un commissario straordinario, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione o della legge. L'organo amministrativo della Fondazione non può deliberare lo scioglimento, ma solo proporre l'estinzione della stessa all'autorità competente. Ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 361/2000, spetta, in fatti, all'autorità competente dichiarare l'estinzione della Fondazione, dopo aver accertato, su istanza di qualunque interessato o anche d'ufficio, l'esistenza di una delle cause di estinzione previste dall'art. 27 del Codice Civile (cause previste nell'atto costitutivo e nello statuto, scopo raggiunto o divenuto impossibile).
Ai sensi dell'art. 28 del Codice Civile, anzichédichiarare l'estinzione della Fondazione, l'autorità competente può provvedere alla sua trasformazione, allontanandosi il meno possibile dalla volontà del fondatore. Ai sensi dell'art. 26 del Codice Civile, l'autorità competente può, altresì,disporre il coordinamento dell'attività di più fondazioni o l'unificazione della loro amministrazione, rispettando, per quanto è possibile, la volontà del fondatore.

La Regione del Veneto esercita le funzioni di controllo e vigilanza , di cui all'art. 25 del Codice Civile, sulle Fondazioni iscritte nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche di diritto privato, secondo le disposizioni dettate dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 2078 del 7 dicembre 20 I I e con successivi Decreti attuativi della Sezione EE.LL. Persone Giuridiche.

Le Fondazioni iscritte nel suddetto Registro, devono far pervenire, entro il 15 maggio di ogni anno la dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante e dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, o dal Revisore Unico, che dovrà attestare la situazione economica e patrimoniale in essere, la corrispondenza dell'attività svolta e programmata alle finalità statutarie e la persistenza della stessa attività entro l'ambito territoriale regionale.

Il I5% delle fondazioni, dice sempre la delibera, viene di norma sottoposto a un controllo a campione, che assieme agli Enti che non trasmettano la dichiarazione entro il termine indicato (15 maggio di ogni anno) o se la stessa è incompleta o contenga elementi di criticità, verrà richiesto agli stessi di far pervenire, entro 30 giorni, una serie di documenti contabili (bilanci consuntivi e preventivi e relazioni correlate), sui quali effettuare un controllo approfondito.

Qualora, poi, gli Enti non forniscano alcuna documentazione o non rispettino quanto a loro prescritto, la Sezione potrà porre in essere i provvedimenti più opportuni sino alla revoca del riconoscimento giuridico o alla trasformazione o all'estinzione della Fondazione (artt. 26, 27 e 28 CC - art. 6 DPR. 361/2000), nei casi di maggiore criticità.
Entro il 28 febbraio di ogni armo, inoltre , viene trasmessa, a cura della Sezione EE.LL., relazione al Presidente della Giunta Regionale sull'attività di vigilanza e co ntrollo riferita all'anno precedente.

Preso atto che:

Le operazioni finanziarie (acquisto di azioni del valore di 62 euro poi svalutate a 6,5 euro) ed immobiliari (acquisto ex Cinema Corso) autorizzate dai vertici della Fondazione unite alla gestione delle erogazioni liberali parrebbero non conformi a quanto previsto dall'art. 2 dello statuto "La Fondazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente fìnalità di solidarietà sociale nel campo della promozione della cultura e dell 'arte ... ... ... . In Particolare la Fondazione ha lo scopo di favorire il Museo civico di Vicenza nel perseguimento delle proprie finalità: la Fondazione pertanto potrà finanziare in tutto o in parte l 'acquisto di opere d'arte il loro restauro gli allestimenti di mostre ed esposi zioni organizzate dal Museo e la conservazione nonché gli allestimenti espositivi di Palazzo Chiericati e delle sedi museali vicentine. La Fondazione non potrà svolgere
,

 

attività diverse da quelle sopra descritte e da quelle ad esse direttamente connesse o da quelle accessorie per natura a quelle statutarie ... ... "

L'Avvocatura regionale già a marzo 2016 , a seguito di una lettera-esposto arrivata presso gli uffici regionali , era stata investita formalmente della questione ed alla stessa si chiedeva di acquisire la necessaria documentazione e di indicare le eventuali azioni da intraprendere, tenuto conto delle competenze afferenti il Registro Regionale delle Persone Giuridiche di diritto privato e al controllo sulle Fonda zioni, ai sensi dell'articolo 25 del Codice Civile e della delibera regionale m. 2078 del 2011.

Considerato che:

All'art. 3 dello statuto è previsto che "Gli scopi della Fondazione potranno essere raggiunti esclusivamente mediante l'impiego delle rendite del patrimonio con le modalità che di volta in volta verranno considerate più idonee dalla maggioranza del Consig lio" .

Nel CdA della Fondazione erano presenti 3 membri nominati (come prevede lo Statuto) dallo stesso CdA della Banca popolare di Vicenza, tra cui il Presidente della Banca stessa che in Fondazione Roi, ha assunto il medesimo ruolo.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere regionale


interroga la Giunta regionale


per sapere se:

- La Fondazione Roi ha sempre ottemperato all'obbligo, previsto dalla nota della Direzione EE.LL. del 27/08/2009, di trasmettere il bilancio consuntivo e prevent ivo, se previsto , entro il 31 luglio di ogni anno?
- La Fondazione Roi fino all'anno 2014 ha sempre presentato la dichiarazione prevista dalla DGR 2078/2011 ?
- La Direzione EE.LL. della Regione ha ricevuto il bilancio 2015 della Fondazione Roi come previsto dalla DGR 2078/2011? E se sì, quando?
- L'ufficio dirigenziale della Regione ha ricevuto il bilancio 2016 della Fondazione Roi come previsto dalla DGR 2078/2011?
- La Fondazione Roi è mai ricaduta nel campione del 15% da sottoporre a controllo previsto dalla DGR 2078 /2011?
- La Giunta da marzo 2016 ha avuto riscontri dall'Avvocatura Regionale al fine anche di verificare se lo Statuto della Fondazione è sempre stato rispettato? Se si quali?

Berlato Sergio


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network