Tremonti, Crosetto e loro mancanza di fiducia nella Gdf: smantellamento delle istituzioni 2
Sabato 30 Luglio 2011 alle 17:30 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Mai fidarsi della finanza. Il ministro Tremonti dopo aver dichiarato alla radio che non ha bisogno di rubare perché , prima di fare il ministro, guadagnava miliardi (di lire) ogni anno, ha affermato di essersi trasferito nell'abitazione di Milanese (per la quale pagava un contributo di 4.000 euro al mese in contanti) perché si sentiva spiato e non si sentiva al sicuro in una caserma della Guardia di Finanza. Il sottosegretario Crosetto (PdL), sempre alla radio, ha confermato: "In questo Paese so che se qualcuno dice qualcosa sulla Gdf rischia di pagarla".
È gravissimo che esponenti di primo piano del governo non si fidino della Guardia di Finanza e che anzi esprimano dei dubbi (o delle loro certezze) riguardo la correttezza istituzionale della stessa. È imbarazzante che lo facciano in trasmissioni radiofoniche e non nelle sedi preposte. Questa è l'ennesima dimostrazione di come questi "signori" considerino il governo del paese una cosa "privata" nella quale si può (e si deve) alimentare il pettegolezzo. Se i sospetti di Tremonti e Crosetto fossero veri non è una o più trasmissioni radiofoniche (o qualche giornale) che se ne deve occupare. Sono cose da affrontare con serietà dalle istituzioni dello Stato.
Questo è il secondo di tre fatti che oggi evidenziamo, fatti che non possono e non devono essere sottovalutati (qui il primo, qui il terzo, n.d.r.). I cittadini dovrebbero poter giudicare con la giusta severità . Anzi, con quella gente, bisognerebbe essere spietati.
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