L'invito di Rolando ai lettori lo leggano Variati e Moretti
Domenica 1 Febbraio 2015 alle 10:40 | 2 commenti
Gianni Rolando della Direzione regionale PD Veneto nonchè Coordinatore regionale Area progressista civatiana ci sottopone per le opportune riflessioni una frase scritta oggi su La Repubblica dal suo fondatore Eugenio Scalfari dopo l'elezione al Quirinale di Sergio Mattarella. La apprezziamo e la pubblichiamo volentieri ma Gianni Rolando dovrebbe prima di tutto farla leggere e, poi, se la capiscono, farla condividere da alcuni vicentini iscritti eccellenti al Pd.
Come il sindaco e presidente della Provincia Achille Variati, attorniato da uomini dichiaratamente della destra "moderna" come il suo amato vice ora anche appassionato patrocinatore di Almirante, Jacopo Bulgarini d'Elci, e come uno dei suoi principali avversari di pochi anni fa, il berluschin-hüllweckiano Maurizio Franzina, grazie alle ideee dem del primo cittadino convertitosi a... suo Capo di gabinetto.
E, poi, l'ex show girl, ora coperta per ordini superiori da casti completi pantalone e grigi tailleur, Alessandra Moretti, già ex leader dei giovani studenti di sinistra, ex carolliana, ex avvocatessa di famiglie devastate da medici pedofili, scoperti poi come collaboratori delle scuole materne a lei affidate, poi ex bersaniana, ex moglie, ex civatiana, ex deputato, ex europarlamentare pur di candidarsi alla regione non da paladina dei diritti che dovrebbe promuovere e tutelare il Pd che Scalfari vorrebbe, ma da finanziata e "sponsorizzata" da chi nel mondo degli affari spesso non sembra aver perso le mai abbastanza ex cattive abitudini dell'associazione benefica (per se stessa e i suoi affiliati) Galan-Sartori.
Il direttore
Il pensiero di Eugenio Scalfari da La Repubblica di oggi domenica 1° febbraio 2015
Il Pd ha dinanzi a sé una prateria: creare una nuova sinistra riformatrice in Italia e in Europa, un socialismo liberale. La vera cultura - l'ho scritto molte volte ma ancora lo ripeto perché oggi è il giorno adatto - è quella del socialismo liberale che è stato il lascito culturale e politico del partito d'Azione. Se avessi la bacchetta magica farei sì che il Pd fosse un partito d'Azione di massa. Vi sembrerà strano, a voi che mi leggete, ma questo negli ultimi anni della sua vita breve fu anche l'idea di Enrico Berlinguer. È stato eletto al Colle un antico democristiano di sinistra. Ebbene, è con Aldo Moro che si accordò Berlinguer. Pensateci bene e pensateci tutti.
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