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Lino Dainese subentra a dimissionaria "forzata" Lia Sartori: rimetterà in... moto il Cisa

Di Edoardo Pepe Martedi 1 Luglio 2014 alle 23:19 | 0 commenti

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Dopo le dimissioni "forzate" di Amalia Sartori, per la quale i pm dell'inchiesta sul Mose e su tangentopoli veneta hanno chiesto i domiciliari (domani si insedia il nuovo europarlamento e l'ex eurodeputato perderà la relativa immunità, ndr), arriva un nome prestigioso come presidente del Cisa Andrea Palladio (Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio). Come recita il comunicato appena giunto in redazione è Lino Dainese, sessantasei anni, imprenditore di fama internazionale.

Dainese, che «ha rivoluzionato la sicurezza dei motociclisti e degli sport dinamici, collaborando con Nasa e MIT di Boston e Politecnico di Milano» siede nel consiglio del CISA dal 2007.

Ecco le sue dichiarazioni dopo la nomina: «Sono onorato, e anche un po' preoccupato, di essere chiamato a presiedere una istituzione che in questi anni ha raggiunto a traguardi eccezionali. Con il consiglio scientifico e il consiglio di amministrazione affronteremo insieme la sfida più importante per le istituzioni culturali di questo momento, in cui la società civile è chiamata ad affiancare gli enti pubblici per garantire un futuro a centri di eccellenza come il CISA. Dovrà essere una azione improntata ad una nuova mission e una nuova visione che ponga al centro i giovani, i loro sogni e il loro futuro».

Premiato con il "Compasso d'oro" dalla triennale di Milano nel 2001 e con il Premio Masi nel 2009, Lino Dainese, conclude la nota ufficiale del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, «è da sempre appassionato d'arte di cui conosce bene anche i meccanismi di gestione, per essere stato per sette anni nel consiglio di amministrazione del MART di Rovereto. Ha creato lui stesso il "503 Mulino", uno spazio no-profit dedicato all'arte, con lo scopo di dare spazio a giovani artisti e divulgare la cultura dell'arte contemporanea nel territorio».

Al noto imprenditore vanno gli auguri nostri e del mondo culturale vicentino e non solo.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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