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Lettera docenti Liceo Pigafetta su mostra di Goldin, PRC: condividiamo giudizio
Martedi 6 Gennaio 2015 alle 21:42 | 2 commenti
Claudia Rancati, responsabile scuola PRC Vicenza, interviene sulla presa di posizione polemica di un gruppo di docenti del Liceo Pigafetta sulla mostra allestita da Marco Goldin dal titolo "Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh" attualmente in corso alla Basilica palladianaSta suscitando una discussione interessante, soprattutto perché ha il merito di evidenziare gli indiscutibili legami tra politica culturale del territorio e funzione della scuola.
Due settori pubblici ai quali da tempo vengono tagliati i finanziamenti statali, a differenza dei concorrenti privati, ai quali vengono stornate sempre più ingenti risorse.
Nel merito, condividiamo il giudizio da loro espresso. A nostro avviso il carattere commerciale della operazione prevale rispetto a quello culturale e su questo problema ci pare utile si sviluppi una riflessione collettiva.
Alla mostra manca un reale filo conduttore che collochi le opere esposte, (molte di
indiscutibile valore artistico) in un percorso che possa risultare utile alla crescita culturale e critica del pubblico, andando oltre alla pura esperienza emozionale.
Ma una riflessione andrebbe fatta su come oggi le ragioni del mercato sempre più spesso e con sempre maggiore invadenza entrino in contrasto proprio con l'obiettivo di dare un senso ed una prospettiva al mondo, soprattutto in questa fase di crisi economica e sociale, che provoca un sempre maggiore aumento della produzione di merci e stimoli, prodotti e servizi che non restano nella memoria collettiva, perché non durano più del tempo necessario alla soddisfazione di bisogni artificiali ed indotti, in assenza di qualsiasi strategia (non solo culturale).
In questo senso, accade spesso che la scuola pubblica e chi vi opera, appaiano, o meglio vengano fatti apparire, come elementi conservatori, perché in controtendenza rispetto alle spinte consumistiche dell'attuale modello di sviluppo.
Noi restiamo dell'idea che per chi opera nella scuola non si tratti di "conservare", ma piuttosto di "resistere" continuando a cercare un senso ed una interpretazione storica e ecritica oltre che estetica delle opere dell'uomo.
In questo senso ci appare utile la presa di posizione dei docenti del liceo classico, perché evidenzia la necessità di continuare a porsi questo obiettivo e pone domande sugli strumenti più utili a conseguirlo.
Da parte nostra riteniamo che lo strada giusta sia quella di chiedere più risorse per i settori pubblici della conoscenza e della cultura a tutti i livelli dell'amministrazione, per evitare che vengano consegnati a soggetti privati ed anche per il rispetto e la dignità di coloro che vi lavorano.
Commenti
kairos
Inviato Mercoledi 7 Gennaio 2015 alle 07:27
Il problema delle mostre a Vicenza è che nessuno sa nulla di entrate e spese sostenute effettivamente dal Comune, che finora ci ha solo rimesso, mentre la società dell'allestitore solo guadagnato e nulla ha dato sua sponte a beneficio della città, speriamo che sia stata fatta della beneficienza, che non deve essere dichiarata. Un dibattito sulla validità scientifica della mostra è sempre opportuno, ma la mostra non ha uno scopo scientifico, ma divulgativo mediante opportuna pubblicità.
Inviato Mercoledi 7 Gennaio 2015 alle 14:18
Ho concluso la mia attività scolastica 10 anni orsono. Per oltre 40 anni, ho organizzato gite scolastiche con obiettivi didattici ed educativi con completa adesione delle Famiglie di cui, ci dimentichiamo spesso la primaria Valenza educativa. Credo sia da condannare la decisione dei docenti del Pigafetta perchè fatta a priori. Prima vai a vedere, poi discuti in Collegio, segue quanto scritto nel POF e se non ti va fai a meno di andarci. Da sottolineare che l'rganizzazione Linee d'ombra, prima di Natale ha invitato numerosi docenti ad una pre-visione della mostra. Il territorio, ha risposto, come hanno risposto centinaia di visitatori da tutta Italia, continuare con l'opera continua e DENIGRATORIA di un fatto culturale Vicentino, non mi piace. Chi, al posto di Goldin avrebbe fatto meglio o solo di più? L'offerta formativa c'è stata, se il Pigafetta non vuol "partecipare" tanto meglio le scelte sono libe, ma non cominciamo come sempre a fare "partitismo" sulle interpretazioni storiche, la storia la scrivono sempre I VINCITORI (purtroppo). Non mi risulta che ingenti risorse vengano distribuite ai privati, anzi da quando il privato non sborsa una lira per la conoscenza e cultura, andiamo al ribasso. Se poi si vuole un controllo su quello che viene speso, esiste un Consiglio Comunale che dovrebbe...interrogare. Se non lo fanno male! Per il resto, un grazie ai promotori, finalmente Vicenza è entrata in un eccellente circuito culturale, basta mantenerlo. Chi sa fare megli, si faccia aventi. Basta ciacole. Luciano P.
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