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Lettera aperta al Consigliere Pietro Calogero: tessere Pdl, Paolo Pecori e Palazzo Nievo

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 13 Gennaio 2012 alle 00:19 | 3 commenti

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Lettera aperta al Consigliere Pietro Calogero

Signor Procuratore Generale, Lei mi scuserà se, anche a nome dei 130.000 contatti unici medi di VicenzaPiù online e delle decine di migliaia di lettori dell'omonimo periodico cartaceo, Le rivolgerò alcune domande. Da una decina di giorni i vicentini sono tempestati da una valanga di articoli di un quotidiano locale che li informa in diretta di ogni passo che compie la Procura della Repubblica di Vicenza in relazione ad alcune richieste di tessere, con firma falsa, in previsione del prossimo congresso provinciale del Pdl. Ognuno ha le proprie idee politiche ma l'unica cosa di cui Le posso dare assicurazione è che io non voto Pdl.

Ma come direttore responsabile di queste testate ho l'obbligo, nei confronti dei miei lettori, di fare chiarezza su alcuni punti. Comprenderà poi le ragioni per cui rivolgo a Lei, quale Procuratore Generale di Venezia, le domande dei miei lettori. Visto che dalla Procura di Vicenza si travasava e si travasa una specie di «calcio minuto per minuto» sul quotidiano locale, abbiamo chiesto al procuratore reggente Paolo Pecori notizie al riguardo con una e-mail certificata. La risposta via fax è stata che effettivamente c'è un procedimento contro ignoti, che si stanno facendo le indagini, e che si sta cercando cercando qualcuno che presenti querela.

Già, perchè qui, gentile Procuratore, comincia un rompicapo. Il comandante dei carabinieri presso la Procura, luogotenente Barichello, sta passando le sue ore di lavoro in giro ad interrogare persone la cui firma sarebbe stata falsificata e a chieder loro se vogliono presentare querela per consentire il prosieguo delle indagini. Ed il fax pervenuto dal dottor Paolo Pecori conferma ciò di cui eravamo stati informati. Ma il compito della polizia giudiziaria è quello di cercare qualcuno che presenti una querela? Guardato il codice e visto che questo reato è perseguibile a querela, e per di più rimettibile, sono a porLe alcune altre domande.

I magistrati si lamentano di essere oberati di lavoro; si lamentano che i loro collaboratori danno più di quanto umanamente si potrebbe chiedere; fanno ripetutamente sapere che nessuno può chiedere miracoli né con «processi brevi» né con «processi lunghi». E a noi ci tocca vedere gli investigatori impiegare ore e giorni a cercare qualcuno perchè presenti una querela? Il tutto mentre la magistratura si infila in una vicenda di faide politiche interna ad un partito. E non è finita.

Il Csm invia circolari dirette a indirizzare l'attività della Procura con la finalità funzionale di perseguire i reati secondo la loro gravità. Credo che anche la Sua Procura abbia dato le direttive conseguenti. Ebbene in una provincia che desta l'attenzione anche della Dia, è mai possibile che l'interesse primario sia quello della faida interna tra fazioni di un partito rispetto alla quale qualcuno cerca di infilarvisi al fine di trovare qualcuno che firmi una querela?

Ma per un momento pensi, Signor Procuratore Generale, che cosa succederebbe se qualcuno firmasse la tanto attesa e sperata querela? E pensi ancora, che succederebbe se dopo squilli di tromba sul giornale locale, dopo una polizia giudiziaria che si scatena e dopo espressioni soddisfatte della procura della repubblica, passati un paio di giorni, il querelante pentito, ritirasse la querela?

Io non commento ma credo che Lei certo comprenderà il pensiero dei miei lettori. E non solo di quelli. Da ultimo, potrei farLe molte altre domande ma non voglio abusare del Suo tempo, credo che Lei sia d'accordo che un magistrato, al di là della sua onestà, debba dar prova della sua trasparenza senza che alcuno abbia modo, maliziosamente magari, di avanzare qualche critica.
Premesso che il dottor Paolo Pecori, reggente della procura di Vicenza, attualmente vacante, alla quale è destinato il dottor Cappelleri, magistrato di grandi capacità ed a Lei ben noto, è padre dell'avvocato Massimo Pecori. Premesso che quest'ultimo è anche assessore agli affari legali al comune di Vicenza, nonché militante di una formazione politica inserita in una coalizione avversa a quella del partito afflitto dalle schermaglie precongressuali, va ribadito che è sempre cosa saggia evitare possibili critiche allusive. Ripeto, al di là delle buone intenzioni del singolo, si sentirebbe Lei di dire ai miei lettori che le cose a Vicenza vanno bene così? Resto, con loro, in attesa di una Sua risposta che, sono certo, data la Sua fama e la lunga carriera sarà del tutto esauriente.

Distintamente

Giovanni Coviello
direttore Vicenzapiu.com, VicenzaPiù e BassanoPiù


Commenti

Mario
Inviato Venerdi 13 Gennaio 2012 alle 09:14

Per fortuna che c'è l'ing. Coviello, denunciato dall Guardia di finanza x 5 milioni di fatture false, a difendere i miliardi di lettori del suo sito e del quindicinale che esce quando può. Ma valà Coviello..
Inviato Venerdi 13 Gennaio 2012 alle 12:21

E che ancora a maggior ragione può denunciare a viso aperto conoscendo fatti e meccanismi. Io poi non mi nascondo, mai, anche nei miei articoli, nè per la questione che spesso affronto nè per la firma che metto sempre: non come il solito vigliacco anonimo vicentino, poco artistico, però, ma molto ammanicato moralmente evidentemente con chi difende.
Giovanni Coviello
P.S. Lo so che VicenzaPiù dà fastidio a molti, mka se sa contare, almeno, conti che esce sempre due volte al mese senza finanziamenti dai Poteri! Comunuq e, se potrò, l'accontenterò: usciremo più spesso anche se non è la quantità ma la qualità del nostro mezzo che valutano le decine di migliaia di nostri lettori oltre ai 130.000 unici del quotidiano web. Sa distinguere e sommare? Non piace, neanche a lei, la stampa libera che denuncia e firma?
Vero?
Inviato Venerdi 13 Gennaio 2012 alle 12:30

P.S. Dimenticavo: visto che lei è così ben informato mi fa conoscere i dettagli dei 5 milioni di cui forse qualcun altro ... ? Ma se la fonte è il giornale amico di chi lei sicuramente sa siamo tranquilli ... Io aspetto sereno il giudizio quando ci sarà e io non sto facendo nulla per rinviarlo. Anzi, ragionando come farebbe lei, con le mie denunce non posso che ... accelerarlo. Ma nessuno mi toglierà il diritto di parola, documentato, però, sempre. Non con chiacchere anonime. Potevo cancellare il suo intervento ma VicenzaPiù e VicenzaPiu.com vogliono contribuire a cancellare gli stronzi, ma ancora non ci siamo riusciti ...:-)
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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