Categorie: Politica
Venerdi 26 Ottobre 2018 alle 17:18
Togliere le indagini sui Pfas alla Procura di Vicenza - è scritto in un comunicato del Movimento 5 Stelle - portandole a Venezia: è questa la richiesta che il Movimento 5 Stelle ha portato all’attenzione della Procura generale di Venezia. L'azione riveste particolare importanza alla luce dell'istanza di fallimento che oggi la Miteni ha deciso di depositare in tribunale. Una delegazione M5S si è recata questa mattina alla Procura generale di Venezia, dove è stata ricevuta dal procuratore generale della Corte d’Appello Antonio Mura.Â
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Categorie: Ambiente, Fatti
Sabato 8 Settembre 2018 alle 18:00
Ieri - scrive nella nota che pubblichiamo la
 Rsu di Miteni - a pagina 8 dell'edizione di Vicenza
Il Corriere del Veneto (di sotto* l'articolo, ndr) ha pubblicato una notizia in cui si riportano alcune accuse, che il quotidiano attribuisce ai vertici della
Miteni, circa una possibile responsabilità dolosa di dipendenti dell'azienda relativamente ai recenti casi di inquinamento da "
GenX". La Rsu di Miteni rende noto che ritiene offensivi, falsi e addirittura demenziali tali aberranti addebiti.
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Categorie: Lavoro, Fatti
Domenica 12 Agosto 2018 alle 21:14
Avete notato l'invasione di
volantini nelle
cassette delle lettere o in quelle
pubblicitarie divenute “virali� La crisi dei quotidiani di carta,
a Vicenza come in tutta Italia, pare ormai irrefrenabile; ma per i
giornali pubblicitari non c'è crisi. Ce ne sono di tutte le tipologie, soprattutto dei
supermercati. E a portarli sono nella maggior parte dei casi
immigrati con vecchie "biciclettine". Un'inchiesta da poco conclusa, come riporta
Il Fatto Quotidiano, dalla
Procura di Vicenza ha
 contestato l’associazione per delinquere a una organizzazione in città . Questa sì con fondamenta solide e preoccupanti, caro GdV e tutti gli altri giornali che hanno ripreso l'
intervento della Procura sulla non-notizia della vicenda profughi-Sky.Â
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Categorie: Politica, Ambiente
Giovedi 5 Luglio 2018 alle 15:47
Fare chiarezza immediatamente - scrivono in una nota congiunta il Movimento 5 Stelle - su quanto è accaduto fra la Regione, l'Arpav e la Miteni nel 2014, sequestrare l'azienda e bonificare l'intera area. Lo chiedono i parlamentari, i consiglieri regionali e comunali del Movimento 5 Stelle del Veneto, i quali vogliono conoscere tutta la verità sull'ennesimo capitolo della vicenda legata all'inquinamento delle falde venete. La richiesta è originata dalle notizie delle ultime ore, secondo le quali la Regione, per mano del direttore dell'area Tutela e sviluppo del territorio dell'Arpav, nel 2014 avrebbe autorizzato Miteni a trattare rifiuti tossici olandesi per la propria produzione.Â
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 24 Giugno 2018 alle 21:33
Liquidità per 106 milioni 387 mila euro e, con riferimento alla situazione patrimoniale, un'eccedenza contabile di 2 miliardi - così inizia
Sabrina Tomè su
Il Mattino di Padova nel suo articolo sulla ex
BPVi che riproduciamo integralmente. E poi, tra le voci di bilancio con segno positivo, assets finanziari per 850 milioni, crediti deteriorati per 4,9 miliardi, opere d'arte per 55 milioni di euro. È la fotografia di
Banca Popolare di Vicenza alla data del 25 giugno 2017, quando è stata messa in liquidazione con il discusso decreto governativo 99.
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 10 Giugno 2018 alle 19:14
Sono informato che il Governo è più che disponibile a un intervento a favore degli investitori nelle banche venete (
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca) e però sollecita delle proposte che siano condivise dalle varie associazioni, per non trasformare in boomerang mediatico un intervento promesso e voluto. Associazioni che non riescono peraltro a mettersi d'accordo perchè ciascuna ha solo in mente i propri iscritti, e se c'è chi vorrebbe estendere il ristoro agli aderenti alla OPT vi sono altri che perorano la causa di chi ha ereditato le azioni dal nonno che le aveva acquistate il secolo scorso.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Domenica 20 Maggio 2018 alle 12:03
Gianni Zonin non era un inconsapevole pensionato, ma un lucido manager che aveva le conoscenze di un economista e la capacità gestionale di un amministratore delegato. E dunque non poteva non sapere: non poteva essere all'oscuro delle operazioni baciate e delle altre irregolarità che hanno contribuito al tracollo del!'ex
Bpvi. È la convinzione della
Procura di Vicenza che nell'udienza preliminare di ieri per il crac dell'istituto, ha chiesto il rinvio a giudizio del potentissimo presidente.
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Martedi 1 Maggio 2018 alle 15:22
Ospitiamo e sottoponamo all'attenzione dei lettori, di Intesa Sanpaolo e del Governo un interessante scritto del dr. Riccardo Federico Rocca, che da tempo ci onora della sua firma e che fa parte del milanese studio legale Rocca, che, nato nel 1948 occupandosi fin dall'inizio di diritto civile e societario, a partire dal 2007 si è specializzato in diritto finanziario e, in particolare, nel settore della tutela degli investitori danneggiati da false comunicazioni rese da società di capitali. Il direttore
Lo scorso venerdì 27 aprile a Torino nel corso della propria Assemblea ordinaria, Intesa Sanpaolo [ISP] a fronte di una precisa domanda di un azionista che lamentava l'enormità della dote di sette miliardi di euro erogatale dallo Stato a carico di tutti i contribuenti, ha letteralmente risposto come di seguito.
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 15 Marzo 2018 alle 22:06
Nuove richieste di rinvio a giudizio da parte della
Procura di Vicenza per il crac della
Banca Popolare di Vicenza. I pm
Luigi Salvadori e
Gianni Pipeschi hanno depositato le domande per il secondo troncone di indagine, riguardante l'ostacolo agli organismi di vigilanza di Consob, Bankitalia e Bce. Per il solo ostacolo alla Consob, hanno chiesto il processo per l'ex direttore generale
Samuele Sorato, il suo vice
Emanuele Giustini e la stessa Banca Popolare vicentina. L'ex presidente
Gianni Zonin e tutti gli altri indagati già nel primo troncone (Giuseppe Zigliotto, Paolo Marin, Massimiliano Pellegrini, Andrea Piazzetta) sono chiamati a rispondere di ostacolo alla vigilanza verso Bankitalia e Bce.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Sabato 17 Febbraio 2018 alle 01:15
Dopo il pirotecnico tour de force della
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche a pochi giorni dall'indizione dei comizi elettorali, sembrava che il tema, sempre caldo e spinoso nella sensibilità dei cittadini-elettori - anche quando non direttamente toccati, né parenti o amici delle centinaia di migliaia di vittime - fosse passato in secondo piano. Su
Maria Elena Boschi, figura simbolo del presunto aiuto dato dal governo ai banchieri responsabili dei crac miliardari, o quanto meno della contiguità anche fisica di interessi in conflitto (quello dei banchieri appunto e quello della cosa pubblica da amministrare nell'interesse di tutti), si era già detto di tutto, anche se, nei tanti collegi dello stivale, da Bolzano a Ragusa, in cui l'ex ministra è candidata, ogni giorno c'è sempre qualcuno a ricordarglielo.
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